Pagina 7 - Opinione del 01-9-2012

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II
CULTURA
II
California, terra di conquista del Made in Italy
di
UMBERTO MUCCI
a rete consolare italiana negli
Stati Uniti tocca le principali
città americane, e rappresenta il
punto di riferimento per i tantis-
simi connazionali residenti in
America. Nel nostro viaggio alla
scoperta dei rapporti tra i due
paesi, oggi ospitiamo il Console
italiano a Los Angeles, Giuseppe
Perrone, che ringraziamo per la
sua disponibilità.
Come descriverebbe la parte di
America sulla quale ha competen-
za il Consolato da Lei guidato?
Ricordiamo che si tratta di
un’area molto vasta, che copre la
California del Sud, il Nevada,
l’Arizona ed il New Mexico.
È un’area dalle grandi poten-
zialità per l’Italia, soprattutto
sotto il profilo degli investimenti,
della penetrazione commerciale,
della collaborazione culturale. Il
Made in Italy ha qui una corsia
privilegiata. C’è una sorta di ap-
prezzamento automatico per tut-
to quello che proviene dall’Italia.
Ma si tratta anche di aree con
una propria struttura socio-eco-
nomica, una identità culturale
forte, ma fondata sull’apporto di
diverse culture e di diversi gruppi
etnici e sociali. In questo senso
l’esperienza del sud-ovest degli
Stati Uniti è importante ed offre
spunti di riflessione sicuramente
utili anche per noi. La
leadership
di quest’area nel settore delle
energie rinnovabili, delle nuove
tecnologie e dello spettacolo offre
opportunità di collaborazione
fondamentali che è interesse
dell’Italia cogliere nella loro pie-
nezza.
La rete diplomatica e consolare
sta ammodernando le proprie ca-
ratteristiche, mediante le oppor-
tunità fornite dalle nuove tecno-
logie. Lei pensa che ci sia spazio
per una maggiore interazione via
web tra Italia e cittadini america-
ni, sia di origine italiana che non,
interessati al nostro paese? Una
piattaforma online di condivisio-
ne di contenuti permetterebbe
una ulteriore capacità di scambio
e di informazione per istituzioni,
cittadini, aziende, associazioni.
Ormai gran parte della nostra
attività si svolge attraverso il
web. Sempre più comunichiamo
con i nostri utenti e con i nostri
interlocutori attraverso l’offerta
di contenuti online, sia testuali
che video. I Consolati stanno at-
traversando una fase importante
di trasformazione: da unità am-
ministrative a centri di rappre-
sentanza territoriale aventi
l’obiettivo di avanzare gli inte-
ressi economici, sociali, culturali
del paese di provenienza. E la re-
te facilita e rende più efficace
questo inevitabile, ma benefico
processo.
Come mai a suo avviso la lingua
italiana ricopre ancora una così
grande importanza nella comuni-
tà italoamericana? Insegnarla e
diffonderla può costituire un vei-
colo di miglioramento commer-
ciale, oltre che culturale?
Tutte le indagini svolte in que-
sto campo dimostrano come l’ita-
liano negli Stati Uniti sia la lingua
straniera più apprezzata e ambita
dagli studenti, quando si offre lo-
ro la possibilità di sceglierla. Il
L
ministero degli Esteri, l’Amba-
sciata a Washington e la rete con-
solare negli Usa sono impegnati
a diffondere l’insegnamento della
lingua e della cultura italiana at-
traverso una strategia articolata
che include iniziative sia a livello
nazionale che locale. Nella parte
degli Stati Uniti di competenza
del Consolato Generale a Los An-
geles sta emergendo una partico-
lare opportunità nell’insegnamen-
to dell’italiano diretto alla
crescente popolazione studentesca
ispanofona, attraverso l’uso di un
sistema innovativo di “inter-com-
prensione” che sfrutta la simili-
tudine esistente con la lingua spa-
gnola. È questo un ambito sul
quale siamo profondamente im-
pegnati a compiere progressi an-
che nel breve termine.
Vi state già preparando per il
2013, l’anno della cultura italiana
negli Stati Uniti?
L’obiettivo del 2013 è quello
di conferire massima visibilità al-
la straordinaria produzione del
nostro paese, offrendo agli spet-
tatori il piacere di “meravigliarsi”
di fronte ad espressioni artistiche
e culturali uniche. In quest’ottica
stiamo lavorando a fondo con le
istituzioni cittadine e con il sin-
daco di Los Angeles per fare in
modo che le celebrazioni che si
svolgeranno in questa città rive-
stano particolare rilievo, proprio
per i legami che questa straordi-
naria città ha con il nostro paese
e per la sua storia di continuo
contatto e cooperazione con l’Ita-
lia, risalente all’arrivo di una im-
pegnata e sofisticata comunità di
italiani all’inizio del ‘900 e svi-
luppatisi poi con l’apporto di ar-
chitetti, artisti, registi ed impren-
ditori di altissimo livello diventati
ormai parte del patrimonio sto-
rico di questa città.
Come si caratterizzano gli italiani
e gli italoamericani che vivono nel
territorio di Sua competenza?
Quanti sono? Ricadono nel clas-
sico stereotipo, che a nostro av-
viso penalizza la comunità italoa-
mericana, oppure no?
La comunità italiana a Los
Angeles, come ho accennato, si
caratterizza per il suo alto profilo
professionale ed intellettuale, per
la sua perfetta integrazione nel
tessuto cittadino e per la sua ca-
pacità di mantenere rapporti fe-
condi con il Paese d’origine. Gli
italo-americani sono sempre i pri-
mi ad interessarsi alle vicende del
nostro Paese e a sostenerci nelle
nostre iniziative di promozione.
Rappresentano una grande risor-
sa che è interesse dell’Italia valo-
rizzare al massimo.
Pensa che il nostro paese potreb-
be meglio ottimizzare la ricchezza
rappresentata dagli italiani negli
Stati Uniti? E se si, come?
E’ un’attività che perseguiamo
quotidianamente. La storia della
presenza italiana in America è
particolarmente ricca e interes-
sante. Gli italiani d’America pos-
sono aiutarci a capire meglio il
nostro Paese grazie all’obiettività
che matura con la distanza. Pos-
sono anche insegnarci ad apprez-
zare di più l’Italia e tutto quello
che a volte si da per scontato, ma
che invece, visto dall’estero, rap-
presenta una risorsa unica e pre-
ziosa.
Parla Giuseppe Perrone,
Console italiano a Los
Angeles: «Tutte
le indagini svolte
dimostrano
come l’italiano
negli Stati Uniti
sia la lingua straniera
più apprezzata e ambita
dagli studenti, quando
si offre loro la possibilità
di sceglierla. Il ministero
degli Esteri, l’Ambasciata
aWashington e la rete
consolare negli Usa sono
impegnati a diffondere
l’insegnamento
della lingua
e della cultura italiana
attraverso una strategia
articolata che include
iniziative sia a livello
nazionale che locale.
Nella parte degli Stati
Uniti di competenza
del Consolato generale
a Los Angeles,
sta emergendo
una particolare
opportunità
nell’insegnamento
dell’italiano diretto
alla crescente
popolazione studentesca
ispanofona, attraverso
l’uso di un sistema
innovativo
di “inter-comprensione”
che sfrutta la similitudine
esistente con la lingua
spagnola. È questo
un ambito sul quale
siamo profondamente
impegnati a compiere
progressi anche
nel breve termine»
L’OPINIONE delle Libertà
SABATO 1 SETTEMBRE 2012
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