Pagina 3 - Opinione del 4-8-2012

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di
MASSIMO GIORDANO
sce ancora una volta sconfitto giu-
diziariamente il tentativo di togliere
ai moderati la voce della denuncia dell’estre-
mismo». Così la deputata Pdl Souad Sbai
commenta la decisione del tribunale di Mi-
lano di rigettare l’appello e confermare la
sentenza n. 14321/2009 che vedeva, già in
primo grado, l’onorevole Sbai non colpevole
di diffamazione a mezzo stampa nei con-
fronti dell’Ucoii, l’Unione delle comunità
islamiche d’Italia.
«In Italia – dichiara Sbai – nessuno vuol
rendersi conto che qualcuno usa i tribunali
per tappare la bocca a chi denuncia. Molti
sono caduti giudiziariamente in questa trap-
pola e hanno, involontariamente, foraggiato
le casse dell’estremismo, che in questo modo
fa
fund raising
per le proprie attività di pro-
selitismo».
«Spero che i precedenti – conclude – in-
ducano la giustizia italiana a ripensare il
modo di approcciare a certe denunce e que-
rele, che hanno fatto troppe vittime solo per-
ché hanno avuto il coraggio di parlare con-
tro l’estremismo, dicendo delle verità che
anche qualche buonista di casa nostra non
vuole sentirsi dire».
Una vittoria giudiziaria che per l’onore-
vole Sbai arriva a qualche mese da un altro
importante traguardo nella lotta contro gli
estremismi e il fanatismo religioso: la con-
danna dell’ex eurodeputata Pci Dacia Valent,
che aveva ripetutamente insultatao e diffa-
mato la deputata Pdl, in pubblico e in pri-
vato. «È una vicenda del 2005 - spiega la
Sbai - qualsiasi cosa io dicessi contro l’estre-
«E
mismo islamico e il radicalismo, lei mi mi-
nacciava e insultava la mia famiglia. È arri-
vata a definirmi “badante” e “ignorante” e
ogni volta che intervenivo in difesa di una
donna o veniva pubblicato un mio articolo
il giorno dopo Valent telefonava a casa pre-
annunciando una sua replica contro di me.
Un incubo. Dopo quegli insulti, ho subito
tante minacce dalla galassia del radicalismo
islamico nel tentativo di convincermi al si-
lenzio e non denunciare le violenze alle don-
ne. Non ci sono riusciti: ho continuato a di-
fendere la libertà di pensiero contro chi
istigava all’odio. Perciò alle donne musul-
mane dico: abbiate coraggio, denunciate gli
abusi. Non deve vincere l’estremismo che si
basa solo sulla paura e la minaccia della
fat-
wa
. Siamo in Italia, dove c’è libertà».
Souad Sbai aveva definito la sentenza,
arrivata lo scorso maggio, «la prima di una
lunga serie di cause contro chi tenta di oscu-
rare la libertà del pensiero, spingendosi fino
all’intrusione nella vita privata e calunniando
con una sequela di notizie false chi non ha
paura di parlare. La causa contro Dacia Va-
lent ha un valore particolarmente importan-
te, perché apre la strada alla battaglia contro
tutti coloro che pensano di poter distruggere
la vita e la reputazione di una persona solo
perché si oppone all’estremismo, che assolda
bassa manovalanza per fare il lavoro spor-
co».
Già allora Sbai aveva annunciato di non
voler demordere: «La giustizia farà il suo
corso anche per tutti gli altri che hanno ten-
tato maldestramente di screditare chi dice
la verità sull’estremismo dilagante in Europa
e in Italia».
II
ATTUALITÀ
II
Il Tribunale con la Sbai:
«Non diffamò l’Ucoii»
Cassazione: Lusi libero
Ma il giudice dice no
L’Italia morirà di Imu con la rata di dicembre
e non si provvede a correg-
gere sollecitamente i vizi co-
stituzionali denunciati, Confedilizia
avvierà in autonomia le procedure
per giungere al giudizio avanti la
Corte Costituzionale, per l’inammis-
sibilità dell’Imu, della maggiorazione
dell’ex Tarsu e della riduzione for-
fettaria dei canoni», afferma il pre-
sidente di Confedilizia, Corrado
Sforza Fogliani, conscio di come la
vicenda della rata Imu di dicembre
stia assumendo tinte fosche. Anzi,
siamo a cospetto d’una vera e pro-
pria truffa: tutti ben ricordano che
l’Imu sulla prima casa non avrebbe
mai dovuto superare il 5 per mille,
mentre quello sulla seconda casa
non sarebbe mai stato superiore al
10 per mille. Invece scopriamo che,
il famoso incremento sulla rata di
dicembre dell’Imu farà lievitare il
balzello sulla prima casa a ben oltre
il 10 per mille. In un convegno a
Cortina, con la partecipazione co-
stituzionalisti e tributaristi, sarebbe
emerso che esistono i presupposti
«S
costituzionali per l’impugnativa sul-
l’inammissibilità dell’Imu. «I vizi ri-
guardano l’Imu come imposta in re-
lazione ai servizi apprestati dai
Comuni e perché indetraibile, l’ex
Tarsu in relazione a servizi indivisi-
bili che non possono essere posti a
carico di una sola categoria e la ri-
duzione della quota forfettaria dei
canoni a titolo di spese dal 15 al 5%
che si risolve in una tassazione delle
spese, che sono ben più del 5%», fa
presente il presidente di Confedilizia.
Intanto, la stangata Imu sul paga-
mento del “saldo Imu” per le case
date in affitto svaluta inesorabilmen-
te i patrimoni immobiliari. I pro-
prietari arriveranno a pagare fino
all’80% in più rispetto all’acconto
pagato a giugno: lo denunciano i
dati elaborati da Confedilizia. Sforza
Fogliani aveva già calcolato l’impat-
to dell’Imu sulle case affittate rispet-
to all’Ici, evidenziando aumenti fino
al 2.330%: ora ha verificato che, tra
la prima rata e quella di dicembre,
si pagherà con aliquote ritoccate al
rialzo. C’è il rischio concreto che le
case rimangano sfitte, soprattutto
che molta gente con basso redditto
per non pagare l’affitto cerchi riparo
in baracche ed alloggi di fortuna.
La stangata maggiore sarà nelle città
come Roma, Napoli e Perugia, dove
per la seconda rata si applicherà in-
distintamente l’aliquota del 10,6 per
mille. Per esempio, se a Roma la pri-
ma rata è stata di 503 euro, la se-
conda sarà di oltre 900 euro. Una
vera angheria in danno di redditi
bassi e pensionati: hanno già versato
in media per la prima casa un ac-
conto Imu di 84 euro, ma i dati del
Caf Cisl ci dicono che dovranno
versare a dicembre quasi il triplo.
Le fotografie scattate da Confedilizia
e Caf Cisl prendono spunto dai dati
reali, dai versamenti effettivi. «L’ag-
gravio dell’Imu - sostiene il coordi-
natore della Consulta dei Caf, Va-
leriano Canepari - è certamente
molto forte nei capoluoghi. E certo
per chi non pagava più l’Ici sulla
prima casa, o aveva dato in como-
dato la seconda ai figli, l’aggravio
c’è». Per quanto riguarda la prima
casa Roma risulta la più penalizzata:
i romani hanno pagato il 102% in
più della media nazionale. Il secon-
do acconto sarà ancora più elevato
per Roma, di oltre il doppio della
prima rata. Anche l’introduzione
della possibilità di pagare in tre rate
(anziché in due) per l’abitazione
principale s’è rivelata una truffa per
i contribuenti: vi ha abboccato solo
l’1,6% degli italiani. Nel pagamento
in tre rate l’importo si triplica: si
passa infatti da una prima rata me-
dia di 81 euro a ben ben 229 euro
per l’ultima. La sorpresa si conferma
sempre il saldo finale, quello di di-
cembre. E l’effetto Imu s’è abbat-
tuto anche sui commercianti: entro
l’anno rischiano la chiusura almeno
150.000 piccole attività commerciali
ed artigianali, l’Imu ha fatto pro-
pendere per la cessazione dell’atti-
vità. E col rinnovo dei contratti di
locazione ci saranno ulteriori au-
menti dei canoni: lo rileva Giuseppe
Bortolussi, segretario Cgia di Me-
stre, che ha stilato una statistica sul-
la moria d’attività a causa degli af-
fitti mensili più cari per colpa
dell’Imu. La Cgia ricorda che «nello
stesso intervallo di tempo l’inflazio-
ne media nazionale è cresciuta del
+24%». «In Italia - osserva Borto-
lussi - noi stimiamo che almeno 2
negozi/botteghe artigiane su 3 siano
in affitto. È vero che in questi ultimi
2/3 anni c’è stato una leggero calo
del prezzo degli affitti, tuttavia se
sommiamo gli aumenti avvenuti ne-
gli ultimi 10 anni dei canoni di lo-
cazione, delle tasse locali e delle
utenze il peso dei costi fissi a carico
dei piccoli negozianti e degli artigia-
ni è diventato insopportabile. La cri-
si che non accenna a venir meno, il
costante calo dei consumi e la con-
correnza sempre più dilagante della
grande distribuzione, non è da esclu-
dere che almeno 150.000 piccole
aziende commerciali ed artigianali
saranno costrette a chiudere i bat-
tenti entro il 2012». Nella stessa di-
rezione vanno anche i dati raccolti
dell’Istat: tra il 2005 ed il 2011 l’in-
dice delle vendite del commercio fis-
so al dettaglio è diminuito del 4,7%,
mentre le vendite della grande di-
stribuzione sono aumentate del
6,6%. L’effetto della crisi non ha
tardato a manifestarsi sul «mancato
pagamento dell’Imu»: in Toscana a
causa dello scollamento tra incasso
reale dell’Imu e stime del ministero,
mancherebbe all’appello circa il
16% del gettito previsto. Lo afferma
in una nota Anci Toscana, secondo
cui «probabilmente evasione ed elu-
sione fiscale potrebbero spiegare in
parte la questione, ma certamente
non si deve correre il rischio di sot-
tovalutare una possibile sovrastima
del gettito da parte del Mef».Ma i
comuni italiani hanno esaurito i loro
margini, molti sono in deficit di li-
quidità, altri hanno ricevuto meno
di quanto pensavano dal gettito
Imu. Il sindaco di Lecce, Paolo Per-
rone ha tenuto una riunione opera-
tiva a Roma sulla questione Imu.
Così dal presidente Anci Graziano
Delrio, al sottosegretario all’Interno
Saverio Ruperto, al sottosegretario
all’Economia Vieri Ciariani e ai sin-
daci di Roma, Cagliari e Livorno,
Gianni Alemanno, Massimo Zedda
e Alessandro Cosimi. Tutti hanno
concordato sulla necessità comuni-
care all’Italia le difficoltà del mo-
mento: «L’imposizione dell’Imu ha
inciso negativamente sulla pressione
fiscale e ha creato non pochi danni
alle amministrazioni comunali, in-
capaci di far fronte alle primarie esi-
genze della cittadinanza e impossi-
bilitate a garantire i servizi
fondamentali».
RUGGIERO CAPONE
iente domiciliari per Luigi Lusi. L’ex
tesoriere della Margherita dovrà tra-
scorrere l’estate in carcere. Il giudice per le
indagini preliminari del tribunale di Roma
ha respinto l’istanza presentata dagli avvo-
cati del senatore del Partito democratico,
indagato per aver stornato dalle casse del
fu partito oltre 25 milioni euro per uso per-
sonale. Una decisione arrivata dopo che il
pubblico ministero aveva dato parere fa-
vorevole alla concessione degli arresti do-
miciliari. Una decisione che ha scatenato
l’ira di Renato Archidiacono, il legale che
difende Lusi: «Un accanimento senza pre-
cedenti nei confronti del cittadino Luigi Lu-
si», ha commentato seccamente. Ma Archi-
diacono ha parlato anche di un
provvedimento «che non ci stupisce più di
tanto, era nell’aria». «Una più complessa
valutazione - ha aggiunto poi l’avvocato -
si potrà fare dopo aver letto il provvedi-
mento del giudice. A questo punto atten-
diamo la fissazione dell’udienza del Tribu-
nale del riesame». Insieme a Luca Petroci,
Archidiacono aveva presentato un’istanza
di scarcerazione molto circostanziata per
il suo assistito. In particolar modo dopo
che la Corte di Cassazione aveva annullato
con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare
del Tribunale. Un provvedimento, quello
della Cassazione, ambivalente. Da un lato
ha dato ragione agli avvocati del senatore,
dall’altra ha confermato gli indizi di colpe-
volezza che inficiano la posizione di Lusi.
Gli stessi che hanno condotto i pm a chie-
derne l’arresto. Gli appunti della Cassazione
portano a pensare che nelle prossime set-
timane altre persone potrebbero finire nel
N
registro degli indagati. «Per ben quattro
anni», destinati «a proseguire finché nes-
suno si fosse accorto di nulla», l’ex tesoriere
della Margherita, Luigi Lusi, avrebbe or-
ganizzato, con i suoi complici, una vera e
propria associazione a delinquere per de-
predare le casse del partito, «oscurare gli
sprechi, acquisire immobili di prestigio, in-
vestire in polizze». Un provvedimento duro,
corredato anche da considerazioni bizzarre.
Secondo i magistrati di Cassazione, Lusi
avrebbe commesso reiteretamente i reati
contestatagli al di sopra dei suoi mezzi di
«avvocato di provincia e [all’epoca dei fatti
n.d.r.] neo-senatore». Nonostante ciò, il se-
natore è accusato di aver «promosso un’as-
sociazione per delinquere finalizzata alla
commissione di un numero indeterminato
di delitti di appropriazione indebita, rici-
claggio, fraudolenta intestazione di valori
strumentali alla realizzazione di una serie
indeterminata e sistematica di sottrazione
di risorse dai conti della Margherita, di cui
Lusi era tesoriere da destinare ad impieghi
privati».
Il gip Simonetta D’Alessandro ha lascia-
to intendere che in un prossimo futuro la
possibilità dei domiciliari non è da esclu-
dere. Il giudice ha fatto una serie di consi-
derazioni e tra questa anche il contegno
dell’indagato da quando è finito in carcere.
Secondo il gip questo «contegno» è peg-
giorato nel tempo, tanto che la pubblica
accusa gli ha contestato anche il reato di
calunnia. Un altro impegno richiesto a Lusi
è quello di fare rientrare in Italia le somme
di denaro trasferite in Canada.
VLADIMIRO IULIANO
L’OPINIONE delle Libertà
SABATO 4 AGOSTO 2012
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