Pagina 1 - Opinione del 11-8-2012

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Direttore ARTURO DIACONALE
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Sabato 11 Agosto 2012
delle Libertà
I quarantamila de“Il Fatto”e le colpe della sinistra
quarantamila che hanno sotto-
scritto l’appello de
Il Fatto
a so-
stegno dei magistrati di Palermo che
indagano sulla “presunta” trattativa
tra stato e mafia rappresentano una
cifra sicuramente consistente. Che,
tra l’altro, conferma l’ampiezza del
bacino di lettori su cui può contare
il giornale di Antonio Padellaro e
Marco Travaglio e premia la linea
editoriale di sfida giustizialista agli
altri giornali di sinistra (in partico-
lare
La Repubblica
ma anche
L’Uni-
) portata avanti con determina-
zione dalla direzione del quotidiano.
Ma quei quarantamila non sono
solo una dimostrazione eloquente
della tenuta del mercato editoriale
I
di riferimento de
Il Fatto
. Sono, an-
che e soprattutto, l’espressione di
indicazioni politiche precise. La
principale è che chi pensa di poter
cancellare dal prossimo Parlamento
con una legge elettorale apposita le
componenti politiche d’ispirazione
giustizialista, sbaglia clamorosamen-
te e s’illude pericolosamente. Esiste
un blocco giustizialista nel nostro
paese, coccolato e cresciuto grazie
all’apporto della sinistra tradizionale
(Padellaro e Travaglio hanno fatto
le prove del
Il Fatto
a
L’Unità
, or-
gano del Pds-Pd diretto da Furio
Colombo), che è formato da media
agguerriti, da intellettuali e giorna-
listi super-affermati (Santoro, Sa-
viano), da settori sempre più ampi
della magistratura, dal nucleo dipie-
trista dell’Italia dei Valori, da un pu-
gno di finiani manettari in cerca di
collocazione e che può contare su
una fascia di veri e propri militanti
(i quarantamila in questione) e su
un’area più ampia di potenziali con-
sensi elettorali.
La sinistra tradizionale si è com-
portata da apprendista stregone per
oltre trent’anni con questa mino-
ranza usata come lancia di punta
contro i propri nemici. Ed ora che
non riesce più a tenerla sotto con-
trollo e che è diventata il “nemico
a sinistra” da eliminare ad ogni co-
sto secondo la lezione mai dimen-
ticata della Terza Internazionale,
pensa di eliminarla dalla scena pub-
blica con lo sbarramento del cinque
per cento nella nuova legge eletto-
rale ed usando qualche “quinta co-
lonna” inserita dentro l’Italia dei Va-
lori.
L’illusione è pericolosa non solo
perché i numeri indicano che questo
blocco giustizialista può superare lo
sbarramento. Ma soprattutto per-
ché, se anche i suoi rappresentanti
non riuscissero ad entrare in Parla-
mento, potrebbero tranquillamente
portare avanti i loro disegni e le loro
strategie politiche senza alcun pro-
blema.
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Un film(per niente) al di sopra di ogni sospetto
a riproposizione (qualche
giorno fa su La7) del film di
Elio Petri,
Indagine su un cittadi-
no al di sopra di ogni sospetto
(1970) consente una riflessione
storico-politica su molto cinema
degli anni ’70.
Perchè nella sua metafora sul
capo della Mobile talmente sicuro
della propria impunità da uccide-
re la propria amante, mettendo
per di più in evidenza le prove
della colpevolezza nella certezza
di farla franca proprio in quanto
rappresentante dello stato e del
potere (e dunque al di sopra di
ogni sospetto), è riscontrabile la
matrice stessa della teoria del
L
doppio stato, criminale/legale, e
dunque delle stragi di stato, delle
strategie della tensione, dell’im-
punità garantita ai simboli di pez-
zi di stato deviati, anche sessual-
mente oltre che criminalmente.
È anche in virtù della riuscita
affabulazione della iperbole me-
taforica - grazie ad un Gian Ma-
ria Volontè eccezionale, alle mu-
siche di Ennio Morricone, alla
sensualità della Florinda Bolkan
e a un formidabile Santuccio -
che il film apre la lunga galleria
del cinema (e della cultura) con-
tro, con una radicalità inusuale,
un background nichilista, pasoli-
niano, furoreggiante, antagonista
e inconciliabile con qualsiasi ipo-
tesi minimamente riformista.
È un film che all’indomani
della strage di Piazza Fontana -
ben presto divenuta strage di sta-
to, e dell’anarchico Pinelli fin da
subito “suicidato” in Questura da
rappresentanti dello stato, cioè i
poliziotti anzi quel poliziotto, il
commissario Calabresi - contri-
buisce,non da solo beninteso, a
creare un clima di sfiducia, di
scherno, di irrimediabile sospetto
in riferimento alle azioni più tor-
bide, alle ipotesi più golpiste, alle
evidenze più repressive.
Non a caso, quasi in concomi-
tanza col film, lo stesso Petri in-
sieme a Pirro e a Volontè, a nome
del comitato cineasti contro la re-
pressione, girava un documenta-
rio sulla morte di Pinelli, parten-
do dal presupposto esplicito che
era la Dc alla testa della repres-
sione in atto, con la copertura di
Saragat al Quirinale e con la
complicità di organi di stampa e
di istituzioni e concludendo, tra
l’altro, che nessuna delle ipotesi
affacciate...
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2
di
PAOLO PILLITTERI
La riproposizione
del capolavoro diretto
da Elio Petri nel 1970
provoca riflessioni
storiche e politiche.
Si tratta di un film
sottile di propaganda,
un veleno immaginifico
immesso nelle vene
di intere generazioni
di
ARTURO DIACONALE
Non sarà la legge
elettorale a sciogliere
un blocco giustizialista
che è la vera opposizione
antisistema nel paese.
L’unica possibile
soluzione è una riforma
della giustizia che riporti
l’equilibrio tra i poteri
dello stato di diritto
Regalod’estate: aumenta labenzina
K
Ennesimo aumento delle ac-
cise sui carburanti. L’agenzia delle do-
gane, infatti, ha disposto che da stamani
e fino al 31 dicembre 2012, vi sarà un
aumento delle tasse su benzina e diesel
per strutturalizzare il bonus ai gestori di
carburanti e coprire il “buco” della ri-
scossione agevolata delle imposte
nell’Abruzzo del terremoto.
Le nuove quote sono state diffuse sul
sito internet dell’Agenzia delle Dogane:
+ 4,20 euro per ogni mille litri per l’ac-
cisa sulla benzina saliranno di 4,20 euro
per mille litri (da 724,20 a 728,40 euro),
stesso importo per l’aliquota delle ac-
cise sul diesel (da 613,20 a 617,40
euro). Secondo l’Agenzia, grazie ai
nuovi aumenti verranno incamerati 65
milioni di euro in più. Come se non ba-
stasse, aumentano contemporanea-
mente anche le quotazioni
internazionali dei carburanti, che toc-
cano quota 1.100 dollari la tonnellata
per la benzina e 1.000 per il diesel.
E per gli automobilisti? Gli esperti pre-
vedono rincari di 0,42 centesimi al litro,
o meglio 0,51, includendo anche l’Iva al
21%. Buon viaggio