Pagina 3 - Opinione del 17-8-2012

Versione HTML di base

II
POLITICA
II
Monti,marcia indietro:
«Niente tagli all’Irpef»
Ilva, il governo seguirà
le indicazioni di Ue e gip
Grillo all’attacco,
Iacopino risponde
eppe Grillo contro la stampa:
il giorno di ferragosto, il co-
mico genovese non risparmia le
sue bordate anche nei confronti
dei media. «Da mesi, con un ritmo
sfiancante - scrive Grillo sul suo
blog - i quotidiani, e le testate on-
line che vivono di notizie “copia e
incolla” e rimbalzano le falsità, in-
sultano, diffamano, spargono men-
zogne, inventano fatti, creano dis-
sidi inesistenti, diffondono odio su
di me e sul Movimento 5 Stelle».
Secondo Grillo, i giornali «dan-
no spazio a personaggi che non in-
tervisterebbe neppure un giornali-
no scolastico, scavano nel passato
e osservano con una gigantesca
lente di ingrandimento il presente
dei consiglieri 5 Stelle per trovare
il più piccolo indizio per dimostra-
re che il M5S è uguale agli altri,
peggio degli altri e, se messo alla
B
prova, ruberebbe più di qualunque
partito. Nulla gli è perdonato, so-
prattutto l’onestà».
A Grillo ieri ha risposto con
durezza, tra gli altri, anche il pre-
sidente dell’ordine nazionale dei
giornalisti, Enzo Iacopino: «Beppe
Grillo usa il web per le sue batta-
glie politiche, puntando a portare
il M5S in Parlamento. È suo dirit-
to, incontestabile e incontestato. Il
diritto che non ha è di ricorrere al-
la denigrazione degli altri». «Gli
insulti ai giornalisti - conclude Ia-
copino - rientrano in uno stantio
repertorio di chi considera liberi
solo quanti scodinzolano perfino
davanti alle sciocchezze che non
solo in agosto vengono dette. Se
Grillo ha nomi, e prove, di chi si
“vende l’anima” li faccia. Vedrà
che l’Odg saprà agire tutelando il
diritto dei cittadini alla verita».
di
GIANLUCA PERRICONE
aro Direttore, ma che estate è
questa? Èil giorno di Ferrago-
sto (me ne sto sulla costa toscana
in quanto minoranza in una fami-
glia composta da amanti delle onde
mentre io, con il mio inguaribile vi-
zio di essere sempre minoranza, me
ne starei volentieri a far compagnia
a Mario Monti sui monti svizzeri)
e sui quotidiani di oggi c’è una sor-
ta di tragico riassunto di un’estate
“da brividi” che ci ha catapultato
addosso di tutto. A farla da padroni
(in tutti i sensi), i giudici ai quali
non bastava evidentemente più de-
cidere soltanto sulla durata di go-
verni ed amministrazioni (il caso
della giunta regionale d’Abruzzo e
del suo presidente Ottaviano Del
Turco grida ancora vendetta), e so-
no così passati a decidere sulla
chiusura di poli industriali. Intanto
il Fatto Quotidiano
ha dato vita al-
la raccolta di firme a favore dei giu-
dici alla quale, permettimi di scri-
vere anche a tuo nome,
aderiremmo anche noi se non fosse
il fatto (mi si scusi il bisticcio di pa-
role) che Travaglio e soci intendono
difendere i togati ovunque e dovun-
que, anche quando il loro operato
va ben oltre le competenze assegna-
te per legge ed i loro comportamen-
ti sembrano non tener (paradossal-
mente) per nulla conto di ciò che
la legge prevede. L’unica cosa certa
C
è che, dopo venti anni, ancora non
sappiamo chi e perché ha ucciso il
giudice Borsellino: il resto è fuffa!
Caro Direttore, che dire poi dell’as-
soluzione di quei giovinastri che nel
centro di Roma hanno mangiato
“a sbafo” in un ristorante, picchian-
do poi camerieri e carabinieri in-
tervenuti? Assolti perché il fatto
non costituisce reato. Con simili
presupposti, la prossima volta che
ci incontriamo nella Capitale, il
pranzo lo offro io: per il conto so
come provvedere! E proprio oggi,
Ferragosto bollente di un’estate al-
trettanto torrida, è uscita anche la
notizia del giovane beccato con 5
grammi di cocaina in tasca anziché
i 750 milligrammi consentiti dalla
legge per considerarne il possesso
ad uso personale. Lo studente è sta-
to assolto perché il giudice ha con-
siderato quasi naturale, in estate,
fare scorta di sostanze stupefacenti:
o perché l’interessato sta per partire
e non sa se sul luogo di vacanza
troverà la sostanza, o perché lo stes-
so assuefatto rischia di rimanerne
sprovvisto perché è oramai nota la
tendenza degli spacciatori ad emi-
grare in periodi di ferie verso luoghi
più frequentati da turisti. Salvo tra-
stullarsi frequentando le gallerie
presenti nel sottosuolo di Roma.
Ma possiamo andare avanti così?
Anche in questo periodo estivo non
possono mancare le vicende legate
al presidente della Camera, Gian-
franco Fini, che avrebbe fatto me-
glio a definire il periodo nel quale
intendeva frequentare Ansedonia
consentendo così di ridurre al mi-
nimo indispensabile il soggiorno
della sua scorta nell’hotel di Orbe-
tello. Comunque lo scoop sembra
essere piuttosto “debole”. Caro Di-
rettore, un’ultima cosa. Hai notizie
recenti del ministro del Turismo,
Piero Gnudi? Perché, sai, ci sarebbe
in piedi (si fa per dire...) WindJet e
la sua vicenda che coinvolge traffi-
co aereo, dipendenti e viaggiatori.
Sarebbe opportuno che il titolare
di tale dicastero facesse sapere co-
me la pensa sulla questione. A me-
no che l’interessato non sia in va-
canza su qualche atollo polinesiano
dove ha difficoltà ad essere raggiun-
to dalle notizie relative alle vicende
di casa nostra.
CaroDirettore,ma che strana
l’estate che stiamo vivendo...
Giudici a tutto campo,
raccolte di firme contro
la legge, deliquenti
assolti, sentenze strane,
tossici in vacanza.
E l’ennesima puntata
della Telenovela-Fini.
Buon Ferragosto a tutti!
iduzione dell’Irpef? Monti non ci sta af-
fatto pensando. Basta una nota, al pre-
mier, per mettere a tacere le voci secondo cui
il governo starebbe studiando una possibile
riduzione dell’Irpef. «
La Repubblica
del 15
agosto annunciava in prima pagina “Monti
studia il taglio dell’Irpef” - si legge nel comu-
nicato diffuso da Palazzo Chigi - Non ho vo-
luto smentire il giorno stesso, per non ama-
reggiare il Ferragosto degli Italiani. Per serietà,
devo però precisare che il governo non ha
attualmente allo studio un provvedimento di
questo genere. Il carico fiscale sulle persone
fisiche e sulle imprese in Italia è senz’altro
eccessivo, ma in questo momento l’attenzione
per il riequilibrio della finanza pubblica non
può essere allentata». «Fin dall’inizio del suo
mandato il governo - prosegue Monti - con
il costante ed essenziale appoggio del Parla-
mento, pur avendo dovuto fronteggiare una
grave emergenza, ha avviato riforme strut-
turali dell’economia e dello stato che rende-
ranno possibile conseguire un bilancio strut-
turalmente in pareggio (condizione per uno
sviluppo economico e sociale sostenibile) pur
con minori imposte. Un fisco meno gravoso
è una sacrosanta esigenza per i contribuenti
onesti. Renderlo concretamente possibile,
senza fare promesse irrealizzabili, è un obiet-
tivo tra i più importanti per il governo. Ma
prima che la politica di risanamento e di ri-
forma venga consolidata, se possibile anche
con radici che ne rendano probabile la pro-
secuzione con i governi che verranno, iniziare
a distribuirne i benefici (ad esempio riducen-
do l’Irpef) sarebbe prematuro». «Quando
una tale prospettiva verrà delineata e sarà
considerata credibile anche dai mercati - con-
R
clude Monti - ipotesi di un minore carico fi-
scale saranno non solo auspicabili, ma con-
cretamente realizzabili».
Una smentita, quella del premier, che non
è piaciuta agli esponendi della vecchia mag-
gioranza di governo. «Dice bene il presidente
del Consiglio Mario Monti sull’impossibilità
di tagliare le tasse senza aver prima consoli-
dato i conti - dichiara Osvaldo Napoli, vice-
presidente dei deputati del Pdl - È una verità
condivisibile. Ma ogni timidezza del governo
nella revisione della spesa complessiva e di
quella sociale avrà come conseguenza un ri-
tardo nel taglio delle tasse, obiettivo priori-
tario per rilanciare la crescita del paese. Non
farlo, significa che Monti ha sposato una li-
nea di politica economica che lo porta in una
condizione di conflitto o di distanza con il
Pdl».
Ancora più diretto l’ex ministro leghista
Roberto Calderoli, attualmente responsabile
organizzativo federale e responsabile del ter-
ritorio per la Lega Nord, che ipotizza un in-
tervento per così dire “esogeno” alla base
delle dichiarazioni del premier. «È bastato il
semplice abbaiare del “cane pastore tedesco”
contro la Grecia per far subito innestare la
retromarcia a Monti sulle tasse - dice Calde-
roli - Non ne dubitavamo, del resto sarebbe
stato un atto contro natura per il governo
Monti quello di ridurre le tasse, visto che
questo governo è stato creato e poi sostenuto
per aumentare le tasse e affossare il Nord. E
comunque le tasse ce le ridurremo da soli
non appena verrà realizzata l’indipendenza
della parte sana del paese». Sempre, aggiun-
giamo noi, che Frau Merkel dia il suo bene-
stare alla secessione.
a nuova autorizzazione integrata am-
bientale per l’Ilva di Taranto incorpo-
rerà le prescrizioni ordinate dal gip Patrizia
Todisco per la sicurezza degli impianti. Pa-
rola del ministro dell’Ambiente, Corrado
Clini. Il ministro spiega di aver «fissato per
il 30 settembre la conclusione della proce-
dura per l’aggiornamento della Autorizza-
zione Integrata Ambientale (Aia), che re-
golamenta l’esercizio degli impianti dell’Ilva
di Taranto, rilasciata il 4 agosto 2011 dal-
l’ex ministro, Stefania Prestigiacomo, d’in-
tesa con il presidente della Regione Puglia,
Nichi Vendola». L’aggiornamento, aggiunge
il ministro, «è stato avviato nel marzo scor-
so, dopo che erano emerse diverse e con-
trapposte criticità rispetto alla autorizza-
zione del 4 agosto 2011». Il ministro
ricostruisce poi gli eventi che hanno portato
allo “scontro” tra governo e magistratura:
«Ilva ha presentato ricorsi contro molte
delle 462 prescrizioni contenute nell’Aia
del 4 agosto scorso, osservando che que-
st’ultime erano più restrittive delle norme
nazionali, ed il Tar ha dato parzialmente
ragione ad Ilva. Il procuratore capo di Ta-
ranto ha trasmesso al ministero dell’Am-
biente, nel febbraio di quest’anno, le perizie
ordinate dalla procura nel procedimento
contro Ilva. Il presidente della Regione Pu-
glia ha trasmesso al ministero, con lettera
del 5 marzo 2012, i risultati del monito-
raggio ambientale del benzopirene nell’area
dello stabilimento di Taranto. La Commis-
sione Ue ha pubblicato l’8 marzo 2012 la
lista delle migliori tecnologie disponibili
(Bat) nel settore della siderurgia. La deci-
sione della Commissione prevede che l’im-
L
piego delle Bat sia prescritto a tutti gli im-
pianti europei, a partire dal 2016. A questo
proposito va rilevato che la perizia ordinata
dalla procura di Taranto aveva osservato
che mancava nell’Aia del 4 agosto 2011 il
riferimento alle nuove Bat, riferimento for-
malmente impossibile in assenza della de-
cisione Ue, ancorché fossero già note le in-
dicazioni elaborate dall’organismo tecnico
della Commissione». Il ministro aggiunge
di aver «dato indicazioni alla Commissione
ministeriale incaricata della procedura
istruttoria di aggiornare le prescrizioni am-
bientali, assumendo che l’adeguamento de-
gli impianti sia realizzato senza pregiudizio
per la continuità produttiva, incorporando”
nella nuova Aia il riferimento alle Bat e alle
prescrizioni ordinate dal gip di Taranto per
la sicurezza degli impianti». «Voglio ricor-
dare poi - conclude Clini - che il presidente
Bruno Ferrante ha accolto la mia richiesta
di ritirare il ricorso di Ilva contro la riaper-
tura, aprendo la strada alla collaborazione
tra impresa e ministero. Questa è la strada
trasparente ed efficace per ricondurre la
questione nell’ambito delle leggi nazionali
e delle direttive europee, senza la necessità
di provvedimenti straordinari».
Le spiegazioni di Clini, però, non con-
vincono il presidente dei Verdi, Angelo Bo-
nelli, secondo il quale «i ministri inviati da
Monti non andranno a Taranto per difen-
dere il diritto alla vita ed alla salute (diritto
costituzionalmente garantito) ma per so-
stenere le ragioni della produzione per
un’industria fortemente inquinante e per
intimidire i magistrati che stanno facendo
il proprio dovere».
L’OPINIONE delle Libertà
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
3