Page 1 - Opinione del 23-9-2012

Direttore ARTURO DIACONALE
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Domenica 23 Settembre 2012
delle Libertà
Il mondo sinistro pieno di cittadini da spremere
ra inevitabile che con l’appros-
simarsi delle elezioni la sinistra
italiana, con sfumature diverse tra
le sue varie componenti, cavalcas-
se a spron battuto la cosiddetta
questione del lavoro, così come la
definisce il segretario del Pd Ber-
sani.
Ora, al di là delle singole prese
di posizione, mi sembra evidente
che sul piano della conservazione
dell’esistente, ossia di un sistema
pubblico chiamato a sovvenzio-
nare molte aziende decotte, i peg-
giori parrucconi si trovano pro-
prio nel fronte progressista. Non
solo, sull’occupazione in generale
questa gente propone un modello
E
di sviluppo sostanzialmente basa-
to su una staticità ed un immobi-
lismo da far concorrenza alla me-
dievale economia curtense, basata
essenzialmente sul baratto.
Molto in breve, la concezione
che esprimono gli eredi di un co-
munismo che non sembra mai
passare è legata fondamentalmen-
te a due presupposti.
In primis l’idea balzana di ve-
nire incontro alla domanda di la-
voro stabile prescindendo dalle ra-
gioni fondamentali del mercato,
inteso come luogo di equilibrio tra
ragioni della produzione e interes-
si individuali. Quindi, sotto questo
profilo, se la domanda di inse-
gnanti eccede l’offerta di impiego,
occorrerebbe fare in modo - dila-
tando la stessa offerta - di venire
sempre incontro alle aspirazioni
dei singoli.
In secondo luogo la sinistra
italiana si batte strenuamente per
mantenere immutato il livello del-
l’occupazione sul piano industria-
le, senza tenere in alcun conto le
crescenti evoluzioni produttive
che l’era della globalizzazione
comporta. Questo significa che
una volta che si è cristallizzato
un settore economico, a parere
della sinistra, lo Stato dovrebbe
usare ogni risorsa per garantire
la stabilità delle varie aziende,
consentendo a chi ci lavora di
continuare a farlo nel medesimo
luogo e con le medesime mansio-
ni fino al raggiungimento dell’età
della pensione.
Ebbene, da questa incredibile
distorsione economica, nascono
e si giustificano gli enormi sper-
peri di soldi pubblici con i quali
per decenni si sono voluti tenere
in piedi carrozzoni altamente im-
produttivi i cui costi, come dimo-
stra il caso della Carbonsulcis, so-
no così alti che al contribuente
converrebbe pagare uno stipendio
ai relativi dipendenti lasciandoli
a casa.
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2
L’alleanza di ferro tra i media americani eObama
i fa ogni giorno più ampio il di-
vario tra il modo in cui i media
descrivono la corsa alla presidenza
negli Stati Uniti d’America e ciò
che succede effettivamente. In par-
ticolare, notiamo che si mettono
sistematicamente in rilievo quelle
notizie che favoriscono il presiden-
te e si tacciono quelle che lo dan-
neggerebbero.
La recente trattazione della
De-
mocratic National Convention
ad
opera dei media tradizionali è stata
servile: non è stata proferita pa-
rola (o quasi) sull’asse estremista
pro-aborto o sulla sconfitta deci-
siva della mozione per ripristinare
un riferimento a Dio sulla piatta-
S
forma (cosa che è stata comunque
decisa dall’establishment del par-
tito) e un riconoscimento di Geru-
salemme come capitale di Israele
(
un linguaggio pro-Israele che era
stato incluso nelle precedenti piat-
taforme). In questo modo i demo-
cratici hanno vinto la
convention
con un colpo solo. Poi, sebbene il
rimbalzo di Obama fosse piuttosto
modesto rispetto alla media stori-
ca, e non riuscisse comunque a
passare il 50% in tutto il paese o
negli
swing states
più importanti,
gli obbedienti media tradizionali
hanno dichiarato non solo che
Obama stava vincendo, ma che la
campagna di Romney era un disa-
stro completo. E su cosa sono pas-
sati sopra i media la scorsa setti-
mana? Il prezzo della benzina è au-
mentato in media di 0.04 dollari,
nonostante sia finita l’estate, cioè
la stagione d’oro. Con i prezzi del
greggio Brent che si mantengono
alti, il prezzo della benzina proba-
bilmente non è destinato a scende-
re in tempi brevi. L’Indice dei prez-
zi ai consumatori
(
consumer price
index)
è aumentato dello 0.6% di
mese in mese. È un’impennata in-
credibile, dovuta soprattutto al-
l’aumento del costo dell’energia.
Le vendite al dettaglio, eccezion
fatta per benzina e automobili, si
sono mantenute basse. La produ-
zione industriale è scesa di oltre
l’1% solo o scorso mese, e lo sfrut-
tamento dei fattori produttivi è
sceso di un punto di percentuale.
La situazione occupazionale nel
mese di agosto è stata una vera mi-
seria. In generale, l’economia è così
ferma che Ben Bernake, presidente
della Federal Reserve, ha dato ini-
zio ad una terza fase di alleggeri-
mento quantitativo, che stavolta
rimarrà aperta.
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2
di
JAY COST
C’è una porta girevole
tra la blogosfera
di sinistra, il più vasto
establishment
democratico e i media
tradizionali. La narrativa
fasulla di un’Obama
in fuga è solamente
un risultato di questo
insidioso intreccio
di
CLAUDIO ROMITI
È evidente che sul piano
della conservazione
dell’esistente, ossia
di un sistema politico
e burocratico chiamato
a finanziare molte
aziende decotte,
i peggiori parrucconi
si trovano, come sempre,
nel fronte progressista
Un’idea nazionale, un’idea liberale
K
Il gruppo “Amici de L’Opi-
nione” annuncia ad Assergi la nascita
di un Movimento d’Opinione. Un movi-
mento destinato a svolgere una fun-
zione di stimolo e di sollecitazione nei
confronti delle diverse forze politiche
decise a sostenere la necessità indero-
gabile di portare a compimento cinque
grandi riforme. Riforme destinate a ri-
solvere le grandi questioni italiane (isti-
tuzioni, fisco, lavoro, autonomie e
giustizia) e da aggiungere nella pros-
sima legislatura al piano di risana-
mento economico e finanziario
richiesto dall’Europa.
Le idee portanti delle cinque riforme
non possono che essere l’idea nazio-
nale unita all’idea liberale.
La storia dello stato unitario insegna
che per superare i particolarismi, gli
egoismi, gli interessi corporativi e lob-
bistici, le ostilità viscerali di schiera-
mento e le infinite spinte centrifughe
che impediscono l’uscita dalla grande
crisi, bisogna recuperare un forte
senso civico. E compiere finalmente
una autentica e grande rivoluzione cul-
turale liberale.