Pagina 6 - Opinione del 31-8-2012

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ll’inizio dell’estate 2005, l’amico Cesare
Bramante, un grande informatico, non
ne poteva più di ascoltare quotidianamente
le mie lamentele sulle fittizie libertà di stampa,
dettate soprattutto da quella presunta politica
che governava già allora: da un lato vecchi
schieramenti che avallavano testate simpa-
tizzanti, con amici cari e parenti diventati im-
provvisamente “grandi penne”, dall’altro po-
litiche estremistiche dove, per coltivarne la
“democrazia” razzista, era necessario non
solo essere pro qualcuno, ma obbligatoria-
mente schierarsi contro qualcun altro. Ve-
dendo la mia frenetica voglia di comunicare
e radunando dei suoi validissimi amici, Ce-
sare mi propose di aprire
una giornale on-line, con
cadenza quindicinale. Il
30 agosto 2005, il Tribu-
nale di Roma registrò la
nuova testata “L’ideale”.
Dopo molto poco dovem-
mo cambiare in “pluriset-
timanale” (un quasi quo-
tidiano) l’uscita del
periodico. Da allora sono
state più di 150 le firme
pubblicate, tutte di eguale
valore perché – come ri-
chiesto sin dal primo nu-
mero – nessuna ha offeso
il prossimo. Il bene della comunicazione esige
la correttezza fra le parti, perfino quando
vengono sfiorate le forme di libertà o di su-
scettibilità di qualcuno. Se qualcosa non è
piaciuto, c’è sempre stata la pubblicazione
di una risposta o perfino di un intero dibat-
tito. Sono state aperte, anche recentemente,
A
diverse rubriche in vari campi culturali e pre-
sto vareremo l’atteso nuovo look del giornale.
Sebbene non abbia mai ricevuto sovvenzioni
né pubbliche né private, “L’ideale” ha conti-
nuato imperterrito a descrivere la società at-
traverso le sue mille sfaccettature. Ha poi
scritto di storia, di scienza, di umorismo, delle
diverse arti. Ha fatto viaggiare nella fantasia
e nella realtà creando un interesse inimma-
ginabile all’inizio di quest’avventura. Ringra-
zio chi sta aiutando “L’ideale” da sempre, chi
lo ha fatto e chi lo farà. Non è mai stata chiu-
sa una porta ed ogni nuovo arrivato verrà
sempre accolto con eguale emozione. Tutti
quanti assieme dobbiamo ora traghettare
L’ideale nelle incertezze e
nelle insidie del futuro.
Partirà tra breve, in colla-
borazione con la testata
www.allinfo.it
di Giovan-
ni Pirri, la web tv
www.arteinfo.eu
, nella
quale “L’ideale” troverà
una nuova collocazione
da telegiornaleradio. Non
per niente il sottotitolo
del periodico è “informa-
zione oltre le consuetudi-
ni”. Sappiamo che sarà
difficile farlo rimanere
sulla cresta della sua on-
da, ma la redazione on-line non demorde.
Devo ovviamente invitare a contattarci chi
voglia essere uno sponsor. Con il desiderio
di una comunicazione sempre più dolce, li-
bera ed onesta, vi ringrazio sentitamente.
ALAN D. BAUMANN
www.lideale.info
enso che l’Italia si trovi in uno stato
di difficoltà soprattutto a causa del-
l’evasione fiscale» (Dalla recente intervista
di Mario Monti a “Famiglia cristiana”).
Ma è concepibile che un presidente del
consiglio, per di più addottorato in economia,
rilasci simili dichiarazioni ad un paese mas-
sacrato dagli sperperi degli apparati pubblici,
rapinato dagli Enti impositori statali, regio-
nali, provinciali, comunali…, un paese lette-
ralmente schiacciato dal fisco, con una pres-
sione fiscale superiore al 50% e un
total tax
rate
sulle imprese di circa il 70%? Un paese
in cui i governanti, nel comunicare i dati re-
lativi alle tasse falsificano la realtà, conti-
nuando a presentare co-
me redditi evasi quelli
“accertati”, cioè quelli
“pretesi” dal Fisco, omet-
tendo di precisare che nel-
la maggior parte dei casi
questi “accertamenti” so-
no infondati perché solo
frutto di arbitrarie presun-
zioni? Ma è concepibile
che un presidente del con-
siglio individui in questa
pretesa evasione la prin-
cipale causa del dissesto
nazionale, ignorando il
fatto notorio e di senso
comune che è proprio l’abnorme livello di
pressione fiscale a determinare l’evasione?
Ma è concepibile che un presidente del con-
siglio non capisca che è irragionevole preten-
dere che tutti i cittadini assolvano l’obbligo
tributario perdurando questi livelli di tassa-
zione? E non sa il nostro presidente che anche
«P
l’obbligo tributario, come ogni norma impe-
rativa, per essere ed esser percepito come le-
gittimo deve rispettare il principio di “ragio-
nevolezza”, e ove questa ragionevolezza
manchi, esso finisce per perdere nella coscien-
za dei cittadini la sua legittimità sostanziale?
No: non è concepibile, perché solo una per-
sona ignorante di materia economica o un
politico in mala fede può dire cose simili. Ma
Monti non è certo digiuno di economia! La
politica tributaria di inasprimento invece che
di alleggerimento del carico è deleteria al-
l’economia e inaccettabile sotto il profilo eti-
co, tecnico e politico. L’attuale Guerra Santa
all’evasore (di cui la sentenza di Monti sigilla
icasticamente la ragione),
pur proclamata in nome
di principi etico-giuridici
ineccepibili su un piano
generale e astratto, nel ca-
so concreto del nostro
Paese è solo un espediente
demagogico: 1) fondato
sull’inversione della causa
con il suo effetto; 2) co-
struito su dati quantitativi
congetturali e falsificati;
3) sganciato totalmente
da due elementi essenziali:
a) l’abnorme livello della
pressione tributaria; b) la
consapevolezza dei cittadini che pagare le
tasse non significa dare il proprio denaro ad
uno Stato provvido e benefico, ma conse-
gnarlo a governanti disonesti e privilegiati
che lo spenderanno per se stessi.
ALDO CANOVARI
www.chicago-blog.it
Quella Guerra Santa
all’evasione fiscale
La politica tributaria
di inasprimento, invece
che di alleggerimento
del carico, è deleteria
per l’economia
e inaccettabile sotto
ogni profilo: etico,
tecnico e politico
Sette anni fa, nasceva
il periodico“L’ideale”
Oltre 150 le firme
pubblicate, tutte
di eguale valore,
perché nessuna ha offeso
il prossimo. Il bene
della comunicazione
esige la correttezza
fra tutte le parti
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L’OPINIONE delle Libertà
VENERDÌ 31 AGOSTO 2012
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