Fondazione De Ferrari: patrimonio culturale

mercoledì 3 settembre 2014


La Fondazione De Ferrari è un soggetto no profit di Genova nato nel 2001 per iniziativa dell’editore Gianfranco De Ferrari e della moglie Maria Grazia. Essa si preoccupa di raccogliere e custodire fondi culturali e di metterli a disposizione degli studiosi e di tutti gli interessati, organizzando nel contempo una coerente attività pubblica. Conta su un ampio locale adibito a postazione di lettura, a sala di conferenze e a contenitore di mostre ma si adopera altresì nell’organizzazione di eventi in sedi diverse dalla propria.

Un patrimonio culturale disponibile anche on-line, soprattutto grazie al lavoro di Carlo Romano, che ha reso disponibile a tutti i fruitori centinaia di opuscoli che trattano delle più svariate tematiche dalla poesia, storia dell’arte, storia della letteratura, illuminismo fino all’analisi dei pensieri politici eterodossi. Si trovano articoli e saggi sul liberalismo classico, il marxismo eterodosso, socialismo libertario, anarchismo e anarcocapitalismo.

La Fondazione pubblica anche una rivista chiamata “Fogli di Via” in cui sono presenti oltre che numerosi saggi, molte recensioni di pubblicazioni che vanno dalla storia politica, storia della musica, del cinema e dell’arte. Dalla sistemazione dei fondi archivistici acquisiti dalla Fondazione nascono gli “Archivi del ‘900” i quali constano di diverse sezioni: “Il Fondo Edward Neill”, cronologicamente il primo acquisito, è costituito dal vasto archivio del grande critico ed etnomusicologo anglo-genovese, nonché biografo ed esperto paganiniano. Consta di una biblioteca specializzata in musica, una ricchissima discoteca (circa 8mila titoli dai 78 giri ai Cd), e una preziosa nastroteca inedita di registrazioni originali attualmente in corso di digitalizzazione, dalla quale sono scaturiti brani inediti di De André e Tenco. L’attività musicale è curata da Fabrizio De Ferrari con la collaborazione del maestro Josè Scanu.

La “Biblioteca del ‘900” è ricca di circa quarantamila volumi, oltre a riviste, documenti, fotografie, manifesti, manoscritti e materiale “grigio” di vario tipo (ritagli, volantini, inviti, dépliant, brochure). Il principale fondo librario (oltre trentamila volumi) è quello dei fratelli Carlo e Mario Romano. Gli Archivi del ‘900 conservano anche fondi minori ma non meno interessanti: Il “Fondo Cineclub Lumière” (circa 3000 rare riviste internazionali di cinema degli anni Cinquanta-Ottanta, raccolta cartacea dello storico cineclub genovese che ha cessato recentemente l’attività).

“Il Fondo Mortara” (400 titoli dedicati a Garibaldi). Il “Fondo del Museo Ligure dello Sport” (libri, cimeli, documenti raccolti da Riccardo Grozio) già nello stadio Luigi Ferraris. Il “Fondo Dondero” che raccoglie una collezione di editoria popolare orientata su storia e romanzo storico. Il “Fondo Ghisalberti”, vasta collezione di 78 giri la cui digitalizzazione è coordinata dallo stesso Franco Ghisalberti, musicofilo e storico della riproduzione sonora.

La videoteca con circa 10mila film e documentari in attesa di conversione ai supporti digitali, tra cui oltre 150 documentari e filmati industriali della Elettrafilm, storica casa di produzione genovese fondata nel 1952. Ritornando al materiale online, che è possibile scaricare e conservare in formato pdf, ritroviamo numerosi titoli interessanti tra i quali il “Discorso per il bicentenario della Società Economica di Chiavari (1791-1991)” a cura di Salvatore Rotta, “Il Revisionismo e la promozione della pace” di Harry Elmer Barnes, “Lo sciopero degli elettori” di Octave Mirbeau, “Dai paesi dell'anarchia. Impressioni sui moti del 1894 nel Carrarese” di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi.

Inoltre, per gli amanti della storia e delle opere del situazionismo e del movimento avanguardista artistico e culturale del lettrismo l’archivio on-line della Fondazione De Ferrari conserva numerosi articoli e saggi. 

 


di Domenico Letizia