Trip: fino a dicembre fotografia in viaggio

sabato 18 ottobre 2014


Promossa e prodotta da "The Trip Magazine", la mostra fotografica "T.R.I.P. - Travel Routes In Photography" (a cura di Arianna Rinaldo) è un itinerario attraverso la fotografia che ha come tema il viaggio. Il viaggio inteso come esperienza in cui il viaggiatore è protagonista e percorso necessario per conoscere se stessi prima che il mondo. "T.R.I.P. - Travel Routes In Photography" si reinventa nella sua seconda edizione con l’implementazione di nuovi linguaggi espressivi, offrendo allo spettatore inaspettate modalità di fruizione e una sempre più coinvolgente immersione nel viaggio. Con l'inaugurazione di sabato 18 ottobre e fino al 18 dicembre, all’interno del Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano, sarà possibile ammirare la rassegna fotografica con in mostra le opere di Pieter Hugo, Narelle Autio e Alessandro Rizzi

I tre fotografi, noti nel panorama internazionale di fotografia contemporanea, forniscono allo spettatore le chiavi d’accesso a nuovi mondi e nuove esperienze di viaggio all’interno degli spazi del più grandioso impianto termale mai costruito a Roma, un tempo centro di aggregazione che accoglieva fino a tremila persone in un percorso che si snodava tra palestre, biblioteche e una piscina da 3500 metri (la mostra è promossa dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, prodotta e organizzata da "The Trip Magazine").

La selezione degli scatti, a cura di Arianna Rinaldo, propone in questa seconda edizione di T.R.I.P. un viaggio alla ricerca dell’identità, propria e dell’Altro. L’investigazione e l’arte fotografica diventa così un mezzo di definizione e di studio di una cultura, di un Paese, rivelandone stereotipi, contraddizioni, segreti, senza la pretesa della documentazione fotogiornalistica, bensì attraverso la decodificazione emotiva e intima di un sistema di valori e stili di vita. I tre autori proposti quest’anno “viaggiano” con il loro obiettivo in luoghi familiari e non: Pieter Hugo nel suo contraddittorio Sudafrica, Narelle Autio nella sua Australia blu e Alessandro Rizzi lontano da casa, in Giappone. Ciascuno con un’intenzione e uno stile differente, scoprono e ci svelano qualcosa di sé nella scoperta dell’Altro.

Travel Routes In Photography è un viaggio attraverso i viaggi.

Pieter Hugo (Sudafrica) - THERE IS A PLACE IN HELL FOR ME AND MY FRIENDS

Molti dei progetti di Hugo sono volti a indagare specifiche realtà sociali in diversi paesi africani, soffermandosi spesso sui temi dell’identità. In Hell, egli ritrae amici, tutti nativi del Sudafrica, in ritratti ai quali il colore è stato portato via con una tecnica complessa. Il lavoro mette in discussione l'idea standardizzata di bellezza insieme alle distinzioni di razza in base al colore della nostra pelle, storicamente e fortemente presente nel suo paese d'origine.

Narelle Autio (Australia) - WATERCOLOURS

Per Narelle immergersi nelle acque australiane significa immergersi nelle sue origini, riscoprire le proprie radici, riportare alla luce reminiscenze della propria infanzia. I colori e le sfumature del mare d’Australia la fanno sentire a casa, le fanno toccare la punta estrema della propria identità senza innestare in lei il bisogno di riemergere per prendere aria.

Alessandro Rizzi (Italia) - TOKYO DAYS

Emiliano doc, ma influenzato dalla fotografia americana contemporanea, Alessandro Rizzi, esce dal proprio paese per scoprirne un altro: il Giappone. Percorrendo le strade di Tokyo ci offre uno scorcio del Sol Levante intriso di poesia e romanticismo. Le sue immagini riflettono la sua visione del mondo come set, come palcoscenico in cui i gesti e i dettagli assumono significati universali. Senza costruire le immagini, secondo la tradizione della street photography, Rizzi ci lascia come sospesi in un mondo da decifrare, che lui stesso sta ancora esplorando.

Arianna Rinaldo, curatrice della mostra, è una professionista indipendente e opera nel campo della fotografia su vasta scala. È direttrice della rivista "OjodePez", trimestrale di fotografia documentaria pubblicato da "La Fabrica" di Madrid. La carriera di Arianna comincia a New York nel 1998 come direttrice dell’archivio dell’agenzia "Magnum Photos". Nel 2001 assume il ruolo di photo editor di "Color Magazine". Dal 2004 al 2001 lavora come curatrice indipendente e come consulente fotografica per "D", il supplemento del quotidiano nazionale "La Repubblica". Nel 2009 fa parte della giuria del "World Press Photo" e di "Fotopres" nel 2012. È inoltre il direttore artistico di "Cortona on The Move", festival di fotografia internazionale che si tiene in Toscana. Quest'anno è stata nominata direttore artistico invitato per "DOCfield", un nuovo festival di fotografia documentaristica a Barcellona.

 


di Redazione