“Non perdiamo la testa”, parola di Allam

Viviamo ancora in un'Italia dove la libertà d'espressione viene messa in discussione dalla dittatura del buonismo e della tolleranza a tutti i costi. Viviamo in un Paese dove c'è chi cerca di regolamentare le opinioni altrui, talvolta inventando reati. Grazie a Dio viviamo anche nel Paese di Cesare Beccaria e di tanti altri grandi, sullo stesso suolo dove sorse Roma c'è ancora chi combatte per la nostra civiltà e per la nostra sopravvivenza. La notizia è che c'è ancora chi ama l'Italia, l'intero Occidente, nonché l'Uomo libero e le sue conquiste. "Non perdiamo la testa" è un titolo forte, provocatorio, d'effetto, addirittura scioccante, ma è proprio quel che serve ad irrompere nel mondo in cui viviamo.

L'immagine reale, che rompe cruentemente gli schemi, è l'unico modo per far emergere nella società dei media e del bombardamento pubblicitario quei messaggi moralmente alti che si vuole restino nei cuori e nelle menti. L'intento degli autori dell'instant book ed in particolare dell'amico Magdi Cristiano Allam, è proprio questo, scuotere gli animi e risvegliare gli Uomini, aprire gli occhi a tutti coloro che ancora oggi credono nella bontà di ogni religione, per spiegare cos'è l'islam e in cosa consiste l'incompatibilità con i nostri valori. Il terrorismo islamico è il nemico dei nostri tempi e l'islam non è soltanto la religione di cui questi uomini si servono per commettere le loro atrocità.

L'islam è la religione basata sul Corano, niente meno che il libro delle istruzioni del terrorismo internazionale integralista. Non tutti i musulmani sono terroristi o violenti, non fraintendetemi, ma non lo sono probabilmente proprio perché non seguono tutte le prescrizioni del Corano e del Profeta, scegliendo di rinunciare a jihad e sharia. Ad avvalorare queste considerazioni, ben argomentate nel documento del quotidiano milanese, una decina di citazioni di grandi personalità, gente della statura di San Francesco, Churchill, Lutero, Dante, Montesquieu, Voltaire.

Oggi sensibilizzare ed informare è necessario e doveroso affinché si prenda tutti coscienza che un giorno le teste a cadere potrebbero essere proprio le nostre. Pensare che c'è chi si adopera per cercare di isolare, svilire, umiliare, richiamare e condannare chi combatte per la nostra civiltà è triste, e dovrebbe spingerci ancora di più a lottare contro la deriva italo-islamofila. Donne e uomini come la maltrattata e compianta Oriana Fallaci, non resteranno mai sole e le loro idee non svaniranno mai. Tale certezza mi è data dalla propensione dell'umanità intera a perseguire libertà e democrazia.

Nessuno di coloro che oggi verrà tacciato di islamofobia o di altre idiozie simili, si lascerà chiudere la bocca da risibili tentativi intimidatori, perché il valore della propria identità e della libertà supera qualsiasi timore. Non ci fermeremo mai, perché siamo in tanti ad aver scelto ed a scegliere quotidianamente di rispettare e difendere la vita, nell'assoluta convinzione, laica e cristiana, che sia sacra ed inviolabile. Consiglio a tutti "Non perdiamo la testa, il dovere di difenderci dalla violenza dell'Islam", una lettura per chi preferisce sempre conoscere la verità, anche se politicamente scorretta, da martedì scorso la troverete in tutte le edicole in supplemento alle edizioni de "Il Giornale".

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:25