L’albero genealogico con la guida di Mary

La genealogia è senza dubbio una parte importante del modo in cui un gran numero di italoamericani si rapportano con le loro radici italiane. Col passare del tempo, la distanza con l’epoca della emigrazione di massa tra il XIX e il XX secolo diventa sempre più grande. Ciò significa che i nonni e genitori stanno lasciando questa terra, ed i ricordi di coloro che sono ancora con noi diventano più importanti che mai. Ma i dati sono difficili da trovare e le nuove generazioni spesso desiderano conoscere la storia dell’arrivo dei loro antenati negli Stati Uniti. Quando arrivarono? Da dove venivano? Perché scelsero di lasciare il loro Paese? Chi erano? Come giunsero negli Stati Uniti? L’America è una terra di immigrati, quindi questo tema è grande non solo tra gli italoamericani. Ecco perché la televisione pubblica Pps ha uno show dedicato a questo tema. Una conduttrice della trasmissione è italiana. Ringraziamo Mary Tedesco (nella foto) per essere la protagonista della nostra intervista e per aiutare decine di italoamericani a riconnettere la loro vita con le loro radici.

Mary, dato che parleremo di genealogia, la nostra prima domanda è ovviamente su di te e sulle tue origini. Sono curioso anche perché tu sei italiana, ma il tuo cognome è… Tedesco! Qual è la storia della tua famiglia?

Ironia della sorte, mia madre è in parte tedesca! Mio padre, dal quale prendo il mio cognome, Tedesco, è italiano al 100 per cento. Sono un’italoamericana di seconda generazione. La mia famiglia da parte di padre proviene da un piccolo paese della Calabria chiamato San Pietro a Maida. Mio nonno arrivò da ragazzo negli Stati Uniti nel 1929; mia nonna è nata a Rovereto, in Trentino Alto Adige, e arrivò negli Stati Uniti nel 1946. I miei nonni si incontrarono a Roma durante la Seconda guerra mondiale, quando mio nonno era di stanza lì nell’esercito americano. Ho anche qualche ascendenza toscana da parte della mia bisnonna che nacque a Sarteano, e abbiamo ancora alcuni familiari a Roma e in Calabria. Mi sento molto legata a loro e appena posso vado a trovarli.

Tu sei una dei tre esperti di genealogia che conducono la serie televisiva “Genealogy Roadshow” (giunta alla seconda stagione) che va in onda sulla Pbs; e hai anche fondato “Origins Italy”. Dicci qualcosa in più...

“Genealogy Roadshow” è una serie televisiva della Pbs che descrive una delle più importanti caratteristiche dell’America, la grande diversità del nostro patrimonio culturale. Ho il privilegio di essere conduttrice ma anche parte del processo di ricerca. Lo show riguarda la diversità dei gruppi etnici in America, e nella seconda stagione abbiamo avuto anche un paio di storie italoamericane. Tutti gli episodi di Genealogy Roadshow sono disponibili anche su iTunes. La mia azienda, “Origins Italy”, è una società specializzata in ricerche genealogiche dedicate agli italiani e agli italoamericani. Una delle componenti della nostra attività sta nel condurre ricerche sul posto, in Italia; siamo specializzati nell’ottenere record non accessibili on-line o dagli Stati Uniti. Siamo molto felici di poter collegare le famiglie al loro patrimonio genealogico italiano, permettendo loro di riscoprire e preservare le loro storie per le generazioni a venire.

Tu sei anche co-autrice di “Tracing your italian ancestors”, una guida di 84 pagine alla ricerca genealogica in Italia, pubblicato da Moorshead Magazines. Qual è la domanda più comune che ti viene richiesta da quegli italiani che ti contattano per fare una ricerca sulla loro famiglia?

La prima domanda è, probabilmente: “Dove posso trovare i dati italiani di cui ho bisogno per fare ricerca sulla storia della mia famiglia?”. Questo argomento, insieme a molti altri, è ampiamente trattato in “Tracing your italian ancestors”. Un modo ideale per iniziare la ricerca genealogica è andare sul sito www.familysearch.org. Hanno una collezione unica di documenti italiani on-line e su microfilm.

Quali sono le fonti che usi qui in Italia?

In Italia conduco le mie ricerche genealogiche utilizzando ogni tipo di record si possa immaginare: documenti catastali, registri parrocchiali, civili, cimiteriali e notarili, pagelle scolastiche, e tanti altri. Consultiamo ogni risorsa necessaria per raggiungere gli obiettivi del cliente.

Preservando la privacy di tutti, ci puoi raccontare un aneddoto, qualcosa di curioso o peculiare che è successo mentre stavi facendo una ricerca genealogica in Italia?

Ci sono tante storie. Umberto, devo dire! Questa è una. Vorrei iniziare il racconto dicendo che questa conversazione è avvenuta in italiano. Una volta un signore ha pensato che poiché venivo dagli Stati Uniti allora non ero in grado di leggere l’italiano e che dunque non sarei stata in grado nemmeno di leggere i dati sui documenti italiani. Al contrario, naturalmente io parlo (e leggo) italiano. Così, dopo che gli spiegai gentilmente che la lettura di documenti italiani era in realtà quello che facevo e faccio tutto il giorno, tutti i giorni, lui rimase molto sorpreso. Da allora iniziò a riferirsi a me come a “l’italoamericana”. Questo è il mio aneddoto preferito.

In quale parte di Italia si fa più ricerca?

I nostri progetti di ricerca genealogica si svolgono ovunque in Italia. Una volta un viaggio di ricerca in particolare iniziò a Genova e terminò a Palermo. Naturalmente c’è una particolare concentrazione nel Meridione, ma in realtà i nostri clienti italoamericani provengono da ogni parte d’Italia.

Ti sei fatta un’idea sul perché gli italoamericani abbiano un così grande interesse sulle loro radici?

Questa è un’ottima domanda. Io credo che molti italoamericani stiano perdendo la loro connessione con l’Italia: il ché significa che i loro genitori o nonni nati in Italia ora non ci sono più. Così, essendo italoamericani, stanno cercando di recuperare il legame emotivo. Fare ricerca sulla storia della loro famiglia italiana è un modo fantastico per iniziare a riattivare il contatto con le loro radici italiane.

Tra gli altri gruppi etnici, come ad esempio gli americani di origine polacca o irlandese, accade lo stesso? Dal punto di vista delle ricerche genealogiche c’è differenza tra loro e gli italoamericani?

Penso che ogni gruppo etnico abbia una connessione di tipo diverso con le sue radici. Per gli italoamericani, in particolare, credo che molto abbia a che fare con l’istituzione della famiglia in relazione con le città dei nostri antenati, un qualcosa davvero molto caro per i nostri genitori e i nostri nonni. Per gli altri gruppi etnici è una combinazione di tanti motivi. Per molti potrebbe includere l’importanza della famiglia e degli altri speciali tipi di legame con il proprio patrimonio di tradizioni culturali.

Che cosa potrebbe fare l’Italia per facilitare questo tipo di legame con i suoi cittadini che vivono lontano?

Sarebbe interessante vedere città italiane dedicare una settimana all’anno ai “loro” italiani in tutto il mondo, dando modo di ritornare e abbracciare le loro radici e celebrare il loro legame con la cittadina di provenienza delle loro famiglie. So che alcune città in Italia lo fanno in modo informale, magari d’estate in date vicine a quella della loro festa patronale. Personalmente, tornare alle mie radici in Italia ha cambiato il corso della mia vita, e mi ha aiutato a sviluppare l’interesse verso la genealogia italiana.

Quando è successo?

Quando avevo 16 anni ho fatto il mio primo viaggio in Italia. Siamo andati a Roma e ho conosciuto i cugini Tedesco per la prima volta. In quel momento non parlavo più di tre parole di italiano. Questa esperienza mi ha spinto ad imparare la lingua italiana e ha piantato i semi per il mio viaggio circa la storia della mia famiglia italiana che avrebbe cambiato il corso della mia vita per sempre e mi avrebbe portato alla mia carriera di professionista in ricerche genealogiche.

La lingua italiana è importante, vero?

Molto importante. I miei cugini a Roma non parlano inglese, quindi se io non parlassi italiano non avrei il meraviglioso rapporto che ho con loro. È un privilegio essere in grado di mantenere questo rapporto e questa connessione con le mie radici e con la mia famiglia italiana. La famiglia è davvero tutto per me!

Sono sempre stupito dall’amore e dalla passione che gli italoamericani hanno verso l’Italia: io vivo a Roma e oggi, purtroppo, una passione così grande è rara da trovare qui. Anzi, spesso è proprio il contrario. Naturalmente gli italoamericani vivono negli Stati Uniti, e forse alcuni hanno un’idea dell’Italia che non è esattamente sempre aggiornata con quello che accade oggi. Ma secondo te è tutto qui, o forse c’è di più? Forse gli italiani hanno bisogno di andare via per apprezzare il loro Paese?

Beh, ovviamente non posso parlare per tutti gli altri membri della comunità italoamericana. A livello personale, quello che posso dire è che la mia famiglia pensa all’Italia in un modo molto nostalgico e positivo. Naturalmente ogni tanto torniamo in Italia, lo abbiamo fatto molte volte da quando i miei nonni emigrarono: ma c’è un sentimento di nostalgia, un senso di casa quando si è in Italia che ho visto solo nelle persone che la lasciarono tanti anni fa. So che è difficile da spiegare perché io non sono emigrata, mentre i miei nonni lo erano. Mio nonno pensa all’Italia in un modo meraviglioso: dimostra rispetto per la sua città natale, San Pietro a Maida, e per lui nessun’altra città italiana potrebbe essere migliore di quel luogo. San Pietro ha un posto speciale nel suo cuore: per la nostra famiglia tutto è iniziato a San Pietro a Maida.

Aiutaci a dare un piccolo aiuto a ciascuno dei nostri lettori che sono interessati ad avviare una ricerca sui loro antenati italiani. Dove e come possono iniziare? Voglio dire, all’inizio forse possono iniziare senza contattare un esperto, e farlo solo successivamente... in che modo possono raggiungerti o come possono venire da te già con qualcosa di concreto?

Pubblico regolarmente informazioni su temi di ricerca genealogica italiana e su come iniziare con la genealogia sul sito Origins Italy (www.originsitaly.com). Invito tutti ad iscriversi alla nostra mailing list. Anche in “Tracing your italian ancestors” ci sono informazioni su come iniziare il vostro viaggio nella genealogia italiana. Vorrei augurare a tutti i migliori successi nel rintracciare le loro radici italiane.

E se fossi un italoamericano che all’improvviso realizza di non aver mai cercato di capire chi realmente fosse, e poi per un motivo volessi iniziare... prima di venire da te, cosa dovrei fare? Dovrei parlare con i miei genitori o i miei nonni? Cos’altro?

Raccomando sempre a chiunque di iniziare la sua ricerca genealogica a casa. Quali documenti di famiglia avete? Siete in possesso di un vecchio certificato di nascita di vostra nonna, o qualcosa di simile? Molte delle fonti domestiche racchiudono le chiavi per rispondere alle prime domande genealogiche, come ad esempio: “Qual è la città italiana di provenienza della mia famiglia?”. L’altra cosa che consiglio è di intervistare i parenti delle generazioni più anziane, in particolare le persone che possono essere nate in Italia o sono strettamente collegate a un nonno o un bisnonno che era nato in Italia. Chiedetegli di raccontare le loro storie sulla loro e vostra città di provenienza, e altri dettagli circa l’Italia. Questo è un ottimo modo per iniziare.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:29