“Il libro blu”, caso letterario

Esistono due categorie di opere letterarie ed estetiche, quelle che colpiscono il lettore per il flusso incalzante con cui una storia è raccontata e rappresentata, e quelle nelle quali l’ordito narrativo è basato su una mirabile combinazione tra il racconto e i pensieri in esso disseminati. Appartiene a questa seconda categoria di opere letterarie il libro di A.L. Kennedy, una delle maggiori scrittrici inglesi del nostro tempo, intitolato Il Libro Blu, pubblicato in Italia dalla Bompiani.

Il libro per la bellezza poetica delle immagini e la inarrivabile profondità dei pensieri, che sono presenti nella narrazione, è divenuto un caso letterario internazionale. Il romanzo nella prima parte descrive il momento nel quale un uomo e una donna sono in procinto di salire su di una nave per compiere un lungo viaggio, che li dovrà condurre dall’Inghilterra e da Southampton a New York. L’uomo e la donna sono Elisabeth Barber e Derek. Non sono ancora sposati. Tuttavia Elisabeth è convita che il suo compagno abbia intenzione di chiederle di unirsi a lui in matrimonio al più presto, proprio durante il viaggio in mare.

Prima che la coppia salga sulla nave, compare un signore elegante e stravagante. Parla con disinvoltura, emana un fascino straordinario e dà la impressione di essere in grado di soggiogare le persone con la forza delle sue parole e le sue improvvise e sorprendenti affermazioni. In un primo momento nella narrazione l’identità di questa persona non viene svelata e rivelata. Una volta che Elisabeth e Derek si trovano sulla nave, il romanzo assume uno sviluppo imprevedibile. Infatti l’io narrante si abbandona a lunghi monologhi nei quali riflette in modo lucido e profondo sulla condizione umana. Basta osservare le persone in viso con attenzione per scorgerne le ferite, i dolori, le sofferenze e le angosce irrimediabili. La nave, un transatlantico di lusso dotato di ogni tipo di servizio per i passeggeri, viene descritta mentre ondeggia in modo assurdo sospinta dalla furia del mare e dal caos dei flutti. Derek, non abituato a viaggiare in mare, è sopraffatto dal malessere.

Per questo è costretto a rimanere chiuso in cabina. Elisabeth, invece, è incuriosita dalla presenza dei passeggeri e con alcuni di questi instaura rapporti di amicizia. In particolare, incontra un uomo elegante che sta facendo il viaggio in compagnia della moglie, malata e in procinto di morire. Al crepuscolo, mentre la nave attraversa il mare nella notte oscura e misteriosa, su di un ponte Elisabeth incontra Arthur, l’uomo dalla personalità prorompente che era apparso prima che il viaggio avesse inizio. Lei si scusa se la sua amica, per un improvviso malore, all’ultimo momento ha rinunciato al viaggio. Durante questo dialogo tra Elisabeth e Arthur emerge la verità. Arthur è stato il compagno di Elisabeth per molti anni, prima che la loro storia d’amore avesse termine.

Dialogando e conversando Elisabeth e Arthur, di fronte al mare in una notte con il cielo sormontano dalla luce sublime emanata dalle stelle e dalla luna, comprendono che la loro passione si sta risvegliando e sta con prepotenza riaffiorando. In questo libro gli eventi raccontati e rappresentati sono pochissimi ed esigui, poiché a prevalere è un flusso narrativo che si configura come un lungo monologo interiore dell’io narrante, che evoca la struttura narrativa del grande libro della letteratura inglese La vita e le opinioni di Tristram Shandy di cui è autore Laurence Sterne. Con immagini di rara perfezioni letteraria, la verità sulla vita di Arthur viene progressivamente svelata e mostrata.

Arthur è una sorta di mago e di medium, che è riuscito a guadagnare molto denaro presentandosi agli occhi delle perone sole e angosciate come dotato di un potere straordinario che gli consente di avere un rapporto con i morti. La morte, oltre ad incutere terrore nei vivi per la sua forza distruttiva e misteriosa, viene vista nel libro come la più grande ingiustizia, poiché ci priva delle persone amate, le quali con la loro dipartita ci sottraggono un lato della nostra esistenza e il lato buono della nostra personalità. Infatti la Kennedy scrive che con il tempo per ognuno di noi la morte arriva.

In seguito il tempo oltrepassa ogni cosa, ponendosi al di là della morte degli altri. In questa parte del libro sono indimenticabili le pagine in cui si medita in modo straordinario sui sensi di colpa che a volte provano i vivi nei riguardi di chi a causa della morte, sopravvenuta per le più diverse cause, è scomparso dal mondo. Siamo abituati, per educazione o per la condizione debole e fragile che ci accomuna come esseri umani dotati della capacità di pensare, a far dipendere la nostra vita da entità superiori e indipendenti dalla nostra volontà umana: Dio, il Caso, la fortuna, la provvidenza, il destino imponderabile e imperscrutabile. Con questo pensiero, questa grande scrittrice ci invita a coltivare di più e meglio il valore della responsabilità personale.

In un altro punto della narrazione filosofica, durante uno dei consueti monologhi alternati al racconto, l’io narrante osserva lucidamente che è triste e malinconico constatare che l’universo non è né intelligente né affettuoso, giacché il mondo in cui viviamo non si è mai dimostrato propenso a somigliare a questo alto ideale concepito dalla mente umana. La storia del novecento con i fatti terribili e tragici, che ne hanno scandito lo sviluppo, dimostra quanto sia illusorio pensare di vivere in un mondo dominato dal bene e dalla giustizia, basti pensare al genocidio degli Armeni avvenuto in Turchia agli inizi del novecento, oppure a quello degli anni novanta in Ruanda dove gli Hutu massacrarono i Tutsi con una brutalità sconvolgente.

Elisabeth viaggia sulla nave elegante, che ondeggia sul mare agitato, e riflette sulla forza del male che devasta il mondo e genera dolore e sofferenza nell’animo della persone umane. Alla fine di uno spettacolo tenuto nel teatro situato all’interno della nave da Arthur, Elisabeth confesserà a Derek che lei non lo ama più. La conclusione di questo libro, indimenticabile per la forza espressiva della scrittura e i pensieri che scorrono in parallelo con il flusso del racconto, sorprenderà il lettore.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:35