“Venezia 72”, il Festival ritorna a settembre

Come di consueto accade negli ultimi giorni di luglio, anche quest’anno in quella che per molti rappresenta l’ultima settimana prima delle agognate ferie agostane, a Roma, in una gremita conferenza stampa, è stato reso noto il programma della settantaduesima edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, che prenderà il via il prossimo 2 settembre animando il Lido fino alla serata conclusiva del 12.

Tra le tante rassegne cinematografiche in giro per il mondo, quello di Venezia rimane, anche a distanza di decenni, un appuntamento di prim’ordine per gli appassionati della Settima Arte. Da sempre vanta ospiti di primo livello, basti pensare che nel 1954 il Festival ospitò in concorso, tra gli altri, Luis Buñuel, Renato Castellani, Alfred Hitchcock, Luchino Visconti, Akira Kurosawa e Federico Fellini.

Questi i numeri della competizione di quest’anno – la quarta dal ritorno di Alberto Barbera – 21 pellicole in concorso, 16 fuori concorso (di cui 9 cortometraggi), 18 nella sezione Orizzonti. L’Italia, dopo la disfatta di Cannes che aveva ospitato “Mia madre” di Nanni Moretti, “Youth” di Paolo Sorrentino e “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, ritenta, questa volta alzando ancora la posta. Saranno nove i registi italiani al Lido: 4 in gara, 3 fuori concorso e due nella sezione Orizzonti. Inutile dire che l’attenzione ricadrà sui registi che cercheranno di aggiudicarsi il Leone d’Oro, ovvero Marco Bellocchio che presenterà “Sangue del mio sangue”, Giuseppe Gaudino con “Per amor vostro”, Luca Guadagnino con “A bigger splash” e l’esordiente Piero Messina – già assistente alla regia di Paolo Sorrentino – con “L’Attesa”.

Uscendo fuori dai confini peninsulari, molti sono i nomi conosciuti: da Amos Gitai, che presenterà “Rabin, the last day” a Tsai Ming-Liang, già vincitore del premio della Giuria con “Stray Dogs” nel 2013, che torna a Venezia con “Na ri xiavu” (Afternoon), a Xavier Giannoli con “Marguerite”, Atom Egoyan con “Remember”, Alexandr Sokurov con “Francofonia” o Pablo Trapero con “El Clan”. Il Festival aprirà con il film fuori concorso “Everest”, di Baltasar Kormákur, con Keira Knightley e Robin Wright, reduce dal successo mondiale di “House of Cards”, chiudendo l’edizione con “Lao pao er” (Mr Six), di Hu Guan sulla vecchia e nuova Cina.

Il concorso ospita anche un corto di animazione, “Anomalisa”, scritto da Charlie Kaufman e diretto da Duke Johnson che racconta la storia di un motivatore che, girando per il Paese, cambia la vita di innumerevoli persone. Nel corso di queste trasformazioni finisce per smarrire il senso della propria esistenza, che appare ormai vuota, grigia e monotona. Improvvisamente, l’arrivo inatteso di una ragazza lo riempie di vitalità tanto da suggerirgli di abbandonare tutto alla ricerca di una vita migliore.

Tra i titoli in concorso anche il documentario del cinese Zhao Liang, “Behemoth”, sul dietro le quinte del progetto della nuova grande capitale che da Pechino arriverà al mare. Il Festival si preannuncia ricco. E che vinca il migliore!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:33