La voce degli scrittori, “E nel cielo brillano le stelle”

sabato 13 febbraio 2016


Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il romanzo “E nel cielo brillano le stelle” di Pietro Moros (Leone Editore). L’autore ha scritto diversi romanzi per bambini e ragazzi.

La Storia

Un racconto inquietante sui demoni di una generazione notevolmente a rischio. Un’opera dalle tinte forti in cui si denunciano i contorni sbiaditi di una vita svuotata. La storia di Ambra, studentessa sedicenne, commuove e appassiona ogni singola fascia di lettori, grazie a sfumature variegate e mai eccessivamente forzate. La protagonista si sente tradita dalla vita, a causa di un contesto famigliare turbolento e ad una mancanza di affetti sinceri. L’adolescenza viene incorniciata come uno di quei lassi temporali sospesi nel vuoto, in cui gioie e dolori si accavallano costantemente, alimentando un torpore isterico difficilmente rianimabile. Inizia così una sorte di corsa contro il tempo, acuita da una narrazione ritmata e tortuosa. Ci troviamo dunque di fronte ad un plot che verte su un climax ascendente, grazie all’alternanza del racconto di Ambra con quello del padre. Un papà distratto e preoccupato, sconvolto dalle rivelazioni ottenute dal diario di sua figlia, caduta nel vortice degli stupefacenti e dell’alcol. Una situazione dura da digerire, resa ancor più pericolosa da amicizie sbagliate e da nemici difficili da scovare. A volte però, quando il buio ci avvolge, sono gli occhi dell’anima a guidarci, tratteggiando linee invisibili sulle quali potersi muovere e da cui poter ripartire. Un padre vede il proprio figlio come uno splendido aquilone da far volare sempre più in alto, senza perdere mai di vista i riflessi dei sui colori. Pietro Moros riesce dunque a squarciare cieli tempestosi, disegnando arcobaleni di speranza e indicando la strada per un nuovo principio.

La “Voce” dello Scrittore

“Avevamo l’impressione di essere la nota stonata, ci sentivamo estranei, come se ci trovassimo in una realtà parallela, più grigi. Avremmo voluto con tutto il cuore tornare a far parte di quel mondo colorato che era stato anche nostro fino a qualche tempo prima”.

Ricordiamo a tutti i lettori anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

 


di Michele De Angelis