Guida per difendersi dai predoni del web

“Perché dovrei essere io il bersaglio?”. Sappiate che si tratta della domanda sbagliata, ma soprattutto inutile. Diciamo che non è diverso da chiedersi: “Perché dovrebbero scipparmi?”. Il solo fatto che esistiate è ragione sufficiente, visto che ogni giorno centinaia di persone vengono derubate in mezzo ad una strada.

In questo passaggio l’autore, Alessandro Curioni, sintetizza la ragione per cui “Come Pesci nella rete” (guida per non essere le sardine di Internet, edizioni Mimesis, 143 pagine) dovrebbe essere letto da chiunque sia un abituale frequentatore di Internet e utilizzatore dei sui servizi: dalla posta elettronica alla banca on-line, passando attraverso la messaggistica e il commercio elettronico. La lettura, rapida e piacevole, conferma che Alessandro Curioni ha ben presente di rivolgersi a un pubblico indifferenziato, a partire dal linguaggio. I termini tecnici sono banditi, i pochi utilizzati sono spiegati con chiarezza, e i capitoli sono brevi, per una lettura anche occasionale, e autoconclusivi. La scelta di abbandonare la classica impostazione manualistica a favore di un approccio narrativo, fatto di aneddoti e brevi racconti, alleggerisce la lettura con momenti assolutamente esilaranti (il paragrafo “Buongiorno sono Dio” è da non perdere). Curioni, che all’attività di consulenza affianca quella di formatore, mette queste competenze al servizio di una giusta causa: rendere fruibili temi, fino ad oggi avvolti da un alone di mistero, che per l’utilizzatore medio delle nuove tecnologie possono rappresentare la differenza tra una tranquilla vita on-line e una piccola apocalisse digitale.

I numeri dicono molto: in Italia si parla di 25mila furti d’identità e 11mila reati informatici denunciati ogni anno, oltre 100mila vittime di virus informatici, mentre un milione di nuovi malware appaiono su Internet ogni giorno. Forse non dobbiamo chiederci se potrebbe capitarci, ma quando. Utilizzando un linguaggio che mette in soffitta il gergo tecnico e informatico, l’autore affronta il tema dei rischi connessi all’utilizzo delle nuove tecnologie. Alternando brevi racconti a consigli pratici, il libro conduce il lettore attraverso un viaggio nel lato oscuro del Paese delle Meraviglie e nella mente dei nuovi criminali del web. Storie che aiutano ad evitare il peggio e ci preparano ad affrontarlo con il giusto autocontrollo.

Un libro unico nel suo genere, che rende comprensibile la sicurezza informatica ai non addetti ai lavori e potrebbe farvi sorridere degli altri e magari di voi stessi, cosa che accadrà di sicuro se per caso siete “del mestiere” e sapete perfettamente che potreste scoprire da un momento all’altro di essere diventati una vittima.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:29