Parigi è un desiderio di Andrea Inglese

Esistono città che i poeti e gli scrittori hanno eletto a luoghi dell’anima per la loro storia culturale e artistica, come Parigi. A questa città è dedicato il libro di uno scrittore e studioso di letteratura, Andrea Inglese, pubblicato dalla casa editrice Ponte Alle Grazie con il titolo Parigi è Un Desiderio. Recensendo questo libro, che ha ricevuto giudizi lusinghieri dalla critica italiana, un critico sul quotidiano il Foglio ha osservato che la scrittura che lo compone, oltre ad essere elegante e poeticamente raffinata, è attraversata da pensieri profondi sul mondo contemporaneo, colto e descritto da angolazioni e prospettive diverse.

Andy, l’io narrante, è un giovane appassionato di letteratura che sperimenta, nel periodo della adolescenza, l’insensatezza del vivere nella città di Milano, da cui desidera andare via. Assistendo alla proiezione del film Fino all’ultimo Respiro di Godard, il protagonista comprende che l’altrove, in cui ricercare la libertà e la felicità, si trova nella città di Parigi. In questa sua ricerca, per spiegare le cause della sua inquietudine esistenziale, che lo spinge a coltivare la ricerca di un luogo onirico e l’altrove paragonato alla Gerusalemme Celeste da contrapporre alla triste e noiosa città di Milano, il giovane Andy è aiutato dalla lettura dei libri di Celine Viaggio al Termine della Notte e di Antonin Artuad il Viaggio al Paese Tamahurama.

Visitando con i suoi amici Parigi, ed arrampicandosi di notte sulla torre Eiffel, Andy si accorge che la dimensione mitica e onirica di Parigi è ingannevole, poiché ogni città è una credenza illusoria, sicché ogni tentativo di afferrarne la intima essenza si rivela vano ed inutile. La lettura dei diari di Tolstoj, nei quali compaiono pensieri profondi sull’amore, come quello secondo cui bisogna sopprimere l’amore eccessivo di se stesso per sviluppare il sentimento d’amore verso la persona di cui si è innamorati, induce Andy a vivere varie storie con donne avvenenti dell’ambiente parigino, ognuna delle quali è paragonata a Oriane de Guermantes, la signora aristocratica decritta da Proust.

Nel libro è indimenticabile la descrizione della storia d’amore vissuta dal protagonista con Andromeda, una donna di Parigi dallo sguardo innocente e disarmato. Dopo una lunga convivenza, durata dieci anni, il rapporto tra Andy e Andromeda si incrina e si spezza. Il dolore per la fine della storia è così profondo e doloroso che per rappresentare il suo stato d’animo, angosciato e inconsolabile, Andy fa riferimento al quadro rinascimentale di un grande pittore manierista, Piero di Cosimo, intitolato la liberazione di Andromeda e conservato agli Uffici di Firenze. Nel quadro Andromeda è legata ad una roccia, di fronte a lei c’è un essere mostruoso, al di sopra del quale compare Perseo mentre è in procinto di decapitarne la testa, per liberare Andromeda. Il mostro nel dipinto, nella interpretazione che ne dà l’autore del libro, simboleggia il male di vivere e la disperazione, condizione esistenziale in cui sono rimasti prigionieri entrambi, Andy e Andromeda, la quale ha causato la fine della loro storia d’amore.

Osservando i dipartimenti di Parigi multietnici, la città degli scrittori naturalisti e dei pittori impressionisti, la sua struttura urbanistica disegnata dal Barone Haussmann, e pensando ai registi della Nuvelle Vague e ai Nouveaux Philosophes, aiutato dalla lettura del libro di Bianciardi La Vita Agra, Andy contrappone la vita degli uomini attivi, impegnati a promuovere lo sviluppo economico, a quanti si godono in libertà la loro attività estetica e letteraria, spesso priva di risultati economici. Il protagonista, oltre alla delusione d’amore, ne vive una seconda non meno dolorosa e drammatica. Divenuto professore di letteratura alla Sorbona di Parigi, scopre che anche nel mondo accademico francese il merito conta poco, e che per divenire cattedratici di valore bisogna essere disposti ad assumere atteggiamenti compiacenti nei riguardi di chi detiene il potere dentro le blasonate e celebrate università francesi. Per questo, in preda alla amarezza e alla tristezza, abbandona Parigi e si rifugia nell’isola di Procida, un luogo in cui Andy ritrova la voglia di vivere, scrivere e leggere. Questo d i Andrea inglese è un libro notevole che merita di essere letto.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:28