Milano, Tempo di libri ovvero la Fiera delle donne

Tempo di Libri ha un obiettivo: diventare autenticamente internazionale e molto femminile. Una Fiera delle donne che guardi alla tradizione, provando a richiamare i lettori che hanno disertato, in massa, la precedente edizione.

Da domani a Milano è Tempo di Libri. In una nuova sede, la storica Fieramilanocity, più vicina alla città. È una fase complicata. Piena di lacerazioni. L’arduo compito di ricucire il rapporto tra autori e lettori è affidato a Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione italiana editori. Ma le defezioni si registrano, soprattutto, nella piccola e media editoria.

Un fatto è certo: i grandi editori, in aperta polemica con il Salone del libro di Torino, hanno imposto Milano. Ma, va detto senza ombra di smentita, che la scelta sia stata infausta perché nasce in un’ottica di mera contrapposizione.

Anche per queste ragioni, la fiera milanese prova a caratterizzarsi. A cercare una fisionomia altra, un’identità più definita. Da qui, la scelta di un salone di libri che punti sulle donne. Non solo perché l’apertura coincide con l’8 marzo, ma perché le indagini di mercato parlano chiaro: la lettura di libri è un primato quasi esclusivamente femminile. Non solo. Le donne sono le più assidue frequentatrici delle biblioteche, nonostante l’editoria resti, soprattutto, in mani maschili.

Aggiornato il 02 maggio 2018 alle ore 15:34