Ciro “L’immortale” è morto davvero, fan di Gomorra in lutto

Marco D’Amore resusciterà in “Gomorra 4”, ma solo come regista degli ultimi due episodi che sta già girando sotto la supervisione di Francesca Comencini, che peraltro aveva già diretto “Gomorra 3”. Lo “scoop” è de “Il Mattino” di Napoli che oggi metteva la notizia addirittura nella pancia della prima pagina spiegando ai lettori che devono ormai rassegnarsi alla morte in scena del personaggio di Ciro Di Marzio, “l’immortale”, deceduto nell’ultima scena della serie andata in onda lo scorso novembre ucciso dall’amico-rivale Genny Savastano “costretto” a compiere l’omicidio dalla banda di “Sangue Blu”, cioè la new entry camorristica della scorsa stagione.

I fan di Ciro Di Marzio per mesi si sono aggrappati ai troll del web che postavano deduzioni speculando sulle bollicine emesse da Di Marzio in acqua dopo essere stato ferito a morte sullo yacht. Ora però arriva la conferma ufficiale: Marco D’Amore semplicemente non voleva rimanere incollato a quel personaggio, e che deve molto del proprio successo anche alla non casuale somiglianza con lo stesso Roberto Saviano, dal cui omonimo libro la serie “Gomorra” ha tratto un buon 50 per cento delle proprie fortune. Poi bastava vedere come era finita la serie “Gomorra 2” per capire che quella morte era “inappellabile”: anche in quel caso nell’ultima scena il padre di Genny, Pietro Savastano, viene ucciso proprio da Ciro mentre esce dalla cappella in cui aveva appena pregato sulla tomba della moglie, uccisa a sua volta durante la prima stagione della serie.

È una sorta di gioco di matrioske e insieme un reality-fiction sulla malavita organizzata o anche disorganizzata di Napoli: ogni tanto qualcuno viene chiamato fuori dalla casa del grande fratello camorristico.

 

Aggiornato il 10 aprile 2018 alle ore 11:36