Ritorna puntuale anche questa settimana la rubrica con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Speriamo d’andà da Fazio” di Carlo Bolli e Lorenzo Castellano (Il Seme Bianco).

Carlo Bolli, regista, sceneggiatore e scrittore, è nato a Roma 67 anni fa, ha collaborato a lungo con la Rairealizzando tra gli altri: Odeon, Variety, Mr Fantasy, Immagina, Il tempo delle scelte, ecc..

Lorenzo Castellano, autore televisivo, sceneggiatore e regista, è nato a Roma 54 anni fa, “figlio d’arte” (Castellano e Pipolo), lavora da 35 anni nel mondo dello spettacolo, dedicandosi principalmente alla televisione dove ha firmato, tra i moltissimi, programmi di intrattenimento come Domenica in 92 con Pippo Baudo, Fantastico 97 con Enrico Montesano, La talpa e cinque edizioni del Grande fratello.

La Storia

Un racconto verosimile capace di narrare i dubbi, le debolezze e le speranze di due uomini che si muovono all’interno della gabbia dorata del mondo dello spettacolo. Un’opera singolare e densa di vita, in grado di trascinare i lettori al centro di un’esistenza frastagliata da vicende amorose e lavorative difficilmente interpretabili. In mezzo all’eccitante mosaico dei percorsi dei due protagonisti, Edoardo e Francesco, spunta l’idea di un libro che possa narrare le loro vicissitudini professionali e non solo, con la speranza di poter risollevare un morale ormai ridotto al lumicino.

Durante uno dei loro pranzi “rigeneranti” conoscono una bella e vistosa signora dai capelli rossi, Agata, la quale si presenta come una gallerista d’arte, lasciando trapelare anche un certo interesse per Edoardo, la cui vita sentimentale rasenta però il caos più assoluto. Questo incontro scatena una sorta di effetto domino ma lo strappo narrativo avviene grazie ad un movimentato viaggio in Australia, realizzato per completare un documentario meraviglioso.

A contatto con la realtà australiana gli occhi dei protagonisti sembrano schiudersi veramente per la prima volta, portandoli a rigenerare le loro priorità e a ridisegnare i propri obiettivi. Così, tra scoperte e rivelazioni, aumentano le convinzioni di pubblicare il loro libro. La vera certezza che emerge sembra tuttavia una sola, quella di non poter poi sfondare nel campo editoriale, senza la possibilità di presentare e promuovere la propria opera nel salotto televisivo di Fabio Fazio.

Bolli e Castellano non intrecciano solo le loro mani per comporre questa storia, ma anche le loro coscienze, dando luce a un’opera che profuma di vita.

(*) La voce degli scrittori

Aggiornato il 06 aprile 2018 alle ore 21:43