Christo si è fermato a Londra

mercoledì 18 luglio 2018


Christo è tornato. Dopo il successo del “Floating Piers“, la passerella galleggiante sul lago d’Iseo, l’artista bulgaro torna a far parlare di sé.

“The London Mastaba”, questo il nome della sua ultima opera monumentale site-specific, situata nella terra della Regina Elisabetta II. Christo Yavachev, in coppia con la moglie Jeanne-Claude Denat de Gullebon, morta nel 2009, ha formato il duo artistico “Christo”, celebre per le installazioni che modificano aspetto e percezione del paesaggio. I due sono infatti considerati fra i maggiori rappresentanti della “Land Art”.

Nato in Bulgaria nel 1935, Christo è conosciuto anche per i famosi “impacchettamenti” di opere. Celebri quelli del Pont Neuf, il ponte più vecchio di Parigi nel 1985 con un tessuto giallo ocra e quello del Reichstag di Berlino, con un tessuto argento nel 1995. Il Mastaba londinese segna invece il suo debutto inglese. Galleggerà nel lago Serpentine, all’interno di Hyde Park, proprio alle spalle del Kensington Palace. Si tratta di una mastodontica struttura formata da 7506 barili di benzina colorati e accatastati a formare un tronco di piramide. La silhouette dell’installazione prende ispirazione dalle tombe dell’antica civiltà egizia, ideate “a tumulo” con lo scopo di proteggere le salme dei defunti dagli assalti degli animali in cerca di cibo.

Con i suoi mosaici dai colori rosso, blu e malva, creano un effetto in stile impressionista dando riflessi scintillanti alle acque del lago. Visibile dall’ingresso del parco è alta 20 metri, larga 30 e lunga 40, copre l’1% del lago, pesa 600 tonnellate ed è tenuta ferma da 32 ancore. Tanti numeri che fanno capire meglio la vastità e l’importanza di questa scultura temporanea.

Il progetto, visibile fino al 23 settembre 2018, è costato oltre 4 milioni di dollari, a totale carico di Christo. È possibile osservarla dalla terra ferma ma per chi ha voglia di avvicinarsi, a distanza di sicurezza sempre, basta noleggiare un pedalò o una piccola barca a remi.

Non è la prima volta che l’artista americano di origine bulgara si cimenta con questo tipo di rappresentazione culturale. Vicino al lago si trova la “Serpentine Gallery“ che fino al 9 settembre offre ai visitatori una retrospettiva, attraverso sculture, disegni, collage e fotografie delle maggiori opere di Christo e della moglie Jeanne-Claude.

Sei decenni di produzione artistica che evidenziano tutta la creatività avanguardista dei due artisti. Tra le note curiose, si scopre che già dal 1977 era in progetto “The Mastaba” per il deserto vicino ad Abu Dhabi in una versione ancora più grande e permanente composta da 410mila botti di alluminio multicolore. Un lavoro faraonico non ancora realizzato, ma che se dovesse essere portato a termine renderebbe Christo un mito immortale dell’Arte contemporanea.


di Cristina De Palma