Il ritrovamento di un copione inedito di Kubrick

mercoledì 18 luglio 2018


“Burning Secret” è una sceneggiatura inedita di Stanley Kubrick. Il copione è un adattamento di un racconto del 1913 dello scrittore viennese Stefan Zweig. Il cineasta riprende la storia di adulterio e passione ambientata in una stazione termale, dove un uomo fa amicizia con un ragazzo di dieci anni e lo “usa” per sedurre la madre. La sceneggiatura viene firmata nel 1956, in collaborazione con Calder Willingham, il romanziere con il quale Kubrick, l’anno successivo, collabora alla realizzazione dell’apologo antimilitarista “Orizzonti di gloria”. Il testo di Kubrick è stato ritrovato da Nathan Abrams, docente di cinema alla Bangor University. “Non potevo crederci – ha detto – è così eccitante. Si pensava che fosse perso. I fan di Kubrick sanno che il regista voleva scriverla, ma nessuno ha mai pensato che fosse completata. Ora ne abbiamo una copia e questo dimostra che aveva fatto una sceneggiatura completa”.

Il dattiloscritto ritrovato reca il marchio del dipartimento di sceneggiature della Metro Goldwyn Mayer. È datato “24 ottobre 1956”. Il regista americano è reduce dal magistrale “Rapina a mano armata”. Si ipotizza che la Mgm abbia cancellato il progetto dopo aver appreso che Kubrick sta lavorando a “Orizzonti di gloria”. In buona sostanza, il regista non può filmare il film per un’ipotetica violazione contrattuale. L’altra ipotesi risiede nel soggetto del lungometraggio: l’adulterio. Secondo il produttore James K. Harris, “la trama dell’adultero che coinvolge un bambino nelle vesti dell’intermediario, potrebbe essere stata considerata troppo rischiosa nell’era del codice di produzione di Hollywood”. Secondo Abrams, a differenza di “Lolita”, altro capolavoro targato Kubrick, tratto dal romanzo di Vladimir Nabokov, “in “Burning Secret” il personaggio principale fa amicizia con il figlio per arrivare alla madre. In “Lolita”, invece, sposa la madre per raggiungere la figlia. Penso che con il codice di produzione del 1956 sarebbe stato complicato realizzare un film del genere”. Inoltre, Abrams sostiene che la sceneggiatura si estenda ad oltre cento pagine digitate: “È una sceneggiatura completa che potrebbe essere completata dai cineasti di oggi”.


di Eugenio De Bartolis