Festa del Cinema di Roma, il bilancio della tredicesima edizione

lunedì 29 ottobre 2018


La Festa del cinema di Roma premia “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis. Il film ottiene il Premio del pubblico. Lo ha annunciato il direttore artistico della kermesse capitolina Antonio Monda, nel corso della conferenza stampa conclusiva. La targa è stata consegnato ai produttori Giampaolo Letta e Pierpaolo Verga. Il film, interpretato da Pina Turco, racconta la storia di Maria, che vive in una terra di confine, dove non c’è differenza tra italiani e immigrati, nel degrado e nell’abbandono di Castel Volturno. Si prende cura della madre e si guadagna da vivere traghettando al di là del fiume prostitute incinte, che si disfano dei bimbi in cambio di denaro. Edoardo De Angelis ha appreso della vittoria mentre si trovava in Giappone, dove ha partecipato al 31esimo Festival del Cinema di Tokyo. “Questo film contiene un desiderio – ha affermato – è il desiderio di fare un regalo a chi lo guarda. Ora se chi l’ha guardato lo ha anche amato, è il premio più importante. E lo vogliamo dedicare a chi - nonostante tutto - non riesce mai a togliersi, completamente, il vizio della speranza”.

Monda, insieme alla presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli, ha tracciato il bilancio di un’edizione che ritiene “straordinaria”. “Ma – ha avvertito –occorre un budget superiore ai 3 milioni e 419mila euro a disposizione quest’anno”. Nelle parole del direttore artistico si avverte un tono rivendicativo. “In passato – ha sottolineato – ci hanno detto che avevamo una bassa percentuale di film “accompagnati”. Quest’anno sono 35 su 39, con attori, registi, produttori, persino dagli Studios: Claire Foy e il cast di “Millennium”, Thomas Vinterberg, John C. Reilly, Steve Coogan e anche Cailee Spaeny”. Secondo Monda, alcuni film della Festa “potrebbero essere in concorso a Cannes”: “Si tratta di opere straordinarie. Da “Three Identical strangers” di Tim Wardle a “Fahrenheit 11/9” di Michael Moore, da “They shall not grow old” di Peter Jackson a “Ether” di Krzysztof Zanussi”.


di Eugenio De Bartolis