Ritorna anche in questo 2019 appena iniziato la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che vuole dare voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Sperando che il mondo mi chiami” di Mariafrancesca Venturo (Longanesi).

Mariafrancesca Venturo nella vita fa la maestra. Vive a Roma insieme al marito e alla sua inseparabile cagnolina Babette. Ha scritto libri sul poeta Edoardo Sanguineti, sulla sindrome dello shopping e sul metodo Montessori. Ha pubblicato “Sperando che il mondo mi chiami” (Longanesi 2019).

La Storia

Una storia dalle tinte cangianti e dai toni appassionati. Pagine che esaltano le gesta di eroi quotidiani, in attesa dello squillo del telefono e della chiamata decisiva. In un mondo come quello degli insegnanti precari, fatto di supplenze che possono durare un mese, un anno o un giorno, solo l’amore sconfinato per l’insegnamento può far muovere gli ingranaggi di una macchina che altrimenti si incepperebbe, con spiacevoli conseguenze per tutti.
Carolina il concorso l’ha vinto da anni, ma aspetta ancora il passaggio di ruolo e vive in attesa che il cellulare squilli per “completare la tessera punti e vincere un tesoro che chiama lavoro”. Ma ciò che la protagonista accumula, oltre al punteggio in una graduatoria infinita, sono i volti di bambini che, con i loro piccoli mondi, entrano a far parte di lei, nella certezza inesorabile di doversene distaccare nel bel mezzo di un cammino, scolastico ed umano, intrapreso insieme.

“Carolina Altieri ogni mattina si sveglia all’alba per andare al lavoro. Indossa abiti impeccabili, esce di casa, sale su un autobus e accende il cellulare sperando che una scuola la chiami. Carolina fa il mestiere più bello del mondo, ma è ancora, e non sa per quanto, una maestra supplente, costretta a vivere alla giornata senza poter mai coniugare i verbi al futuro, né per sé né per i suoi allievi. Attraverso ore che scorrono in un continuo presente, scandito solo dalle visite a una tenerissima nonna e dall’amore travolgente e imperfetto per Erasmo, Carolina racconta il rocambolesco mondo della scuola, popolato da pendolari speranzosi e segretarie svogliate, e la sua passione per i bambini, che tra sorrisi impetuosi, inaspettate verità e abbracci improvvisi riescono sempre a sorprenderla e a insegnarle qualcosa. E sarà proprio questa passione a costringerla a imprimere una svolta alla sua vita eternamente sospesa e a cambiarle il destino”.

Mariafrancesca Venturo, armata della propria esperienza nel campo e con una straordinaria sensibilità e spontaneità, regala al lettore pagine che trasudano passione e speranza. Al di là delle attese logoranti e delle difficoltà apparentemente insormontabili, si cela infatti tutta la bellezza di un mestiere dalla fondamentale valenza sociale, fatto di empatie profonde e di conquiste quotidiane che arricchiscono l’anima.

“Sperando che il mondo mi chiami” parla di passioni che muovono il mondo, fungendo da ago della bilancia per il futuro. Posto fisso oppure no.

Aggiornato il 18 gennaio 2019 alle ore 14:20