Sanremo 69 conferma le incertezze: stasera i duetti

La terza serata di Sanremo 69 conferma, purtroppo, le impressioni della prima. Gli ascolti tornano a calare: sono stati 9 milioni 409mila, pari al 46,7 per cento di share, gli spettatori che hanno seguito il festival. L’audience, che tiene rispetto alla seconda serata, sconta un calo se paragonata alla terza serata del festival 2018, che vantava però una media record di 10 milioni 825mila telespettatori, con il 51,6 per cento, lo share più alto dal 1999.

Nella terza puntata della rassegna canora si sono esibiti 12 dei 24 “big” in gara. Naturalmente, alla seconda esibizione, qualche canzone è risultata più accettabile. È il caso di Enrico Nigiotti, The Zen Circus e Simone Cristicchi, omaggiato da una commossa standing ovation. Ma un fatto è ormai acclarato. Il festival targato Claudio Baglioni sembra “Anima mia” (trasmissione di Fabio Fazio del 1997), in tono minore. Si respira un’atmosfera vintage anni Ottanta. Un Sanremo sul filo della nostalgia. Anche perché, i momenti migliori sembrano proprio i duetti “amarcord” tra gli attempati Umberto Tozzi e Raf o tra lo stesso Baglioni e Antonello Venditti. Anche se la prima coppia funziona, incredibilmente, meglio della seconda. Infatti, il medley che va da “Gloria” a “Battito animale” rassicura maggiormente rispetto al canto a due sulle note di “Notte prima degli esami”.

Ma è il filo della comicità che è mancato, finora, in questa edizione numero 69. C’è poco da fare e da dire. Bisio e la Raffaele, insieme, non funzionano. Non sono riusciti a trovare lo spazio adeguato e la misura necessaria. Non a caso, quando l’attore ha incontrato sul palco dell’Ariston la sua storica partner, Michelle Hunziker, ha ritrovato se stesso. A questo punto, sarebbe stato meglio chiamare i due e affidare il festival al gruppo di autori e attori di “Zelig”. Ma tant’è. Virginia, in altri contesti bravissima, è risultata perennemente bloccata. Anche quando è apparsa al suo fianco, la splendida e autoironica 84enne Ornella Vanoni. Ebbene, la straordinaria cantante, in versione comica, è risultata irresistibile ed è riuscita ad oscurare l’attrice. “Sono venuta gratis. Non sia un’abitudine”, ha chiosato sarcasticamente Ornella. Già. Così, sul versante delle risate, Sanremo 69 ha alzato, definitivamente, bandiera bianca.

Va detto anche con franchezza, una volta per tutte, che l’esperimento Baglioni conduttore è da dimenticare. Il Claudio nazionale sembra la caricatura immobile di se stesso. Il cantautore avrebbe dovuto dedicarsi, con maggiore applicazione, alla direzione artistica e ai duetti con gli ospiti musicali, lasciando il palco ai presentatori di mestiere.

Una parentesi felice della serata è stata l’interpretazione che Serena Rossi ha fatto di Mia Martini, con l’omaggio di “Almeno tu nell’universo”. La Rossi ha chiesto scusa a Mimì per le umiliazioni che la grande cantante ha dovuto subire in carriera. Così, Loredana Bertè ha abbracciato commossa la Rossi, dietro le quinte. Anche se pare che il monologo dedicato a Mia sarebbe stato censurato. Non si sa bene per questioni di tempo o di temi. In ogni caso, al di là dell’emozione sincera, la Rai si è assicurata un lancio strepitoso della messa in onda del film biografico “Per sempre Mia” di Riccardo Donna, in cui, ovviamente, la Rossi dà il proprio volto a Mimì. La prima visione, su Rai Uno, è prevista il 12 febbraio.

Stasera, la quarta serata del festival, è dedicata ai duetti. La vera cifra espressiva di questo festival. Tra le esibizioni più interessanti si segnalano Daniele Silvestri e Rancore con Manuel Agnelli, Simone Cristicchi con Ermal Meta, Achille Lauro con Morgan, i Negrita con Enrico Ruggeri e Roy Paci, The Zen Circus con Brunori Sas, Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni, Loredana Berté con Irene Grandi.

Le altre performance canore vedono impegnati: Federica Carta e Shade con Cristina D’Avena, Motta con Nada, Irama con Noemi, Patty Pravo e Briga con Giovanni Caccamo, Il Volo con il violinista Alessandro Quarta, Arisa con Tony Headley e Kataklò, Mahmood con Gué Pequeno, Ghemon con Diodato e Calibro 35, Francesco Renga con Tony Bungaro e le due étoile Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel, Ultimo con Fabrizio Moro, Nek con Neri Marcoré, Bomdabash con Rocco Hunt e i musici cantori di Milano, , Paola Turci con Beppe Fiorello, Anna Tatangelo con Syria, Ex-Otago con Jack Savoretti, Einar con Biondo e Sergio Sylvestre, Nino D’Angelo e Livi Cori con i Sottotono.

L’unico super ospite della quarta puntata sarà Ligabue. Domani, la serata finale.

Aggiornato il 08 febbraio 2019 alle ore 18:59