Come ogni venerdì torna la rubrica settimanale con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Il gatto che insegnava a essere felici” di Rachel Wells (Garzanti).

Rachel Wells vive nel Devon con la sua famiglia. a sempre desiderato scrivere e ha sempre amato i gatti. Ha combinato queste due passioni nei suoi fortunatissimi romanzi, per adulti e per bambini, che hanno come protagonista l’intraprendente e simpatico gatto Alfie: “Il gatto che aggiustava i cuori” (2015); “Il gatto che insegnava a essere felici” (2016) e “Il gatto che regalava il buonumore” (2017).

La Storia

Chissà cosa succederebbe se potessimo conoscere i pensieri del nostro gatto domestico. Un animale per natura emblematico e misterioso, dal fascino magnetico, la cui natura, spesso indecifrabile, lo ha da sempre reso uno dei compagni privilegiati dell’essere umano.

Alfie osserva i suoi amici umani e ne intuisce i desideri più nascosti. Ogni vicenda descritta nel romanzo è filtrata attraverso lenti feline, in una serie di episodi dove si incrociano vecchi e nuovi protagonisti, tutti raccontati da questo curioso gatto domestico che instancabilmente cercherà di rendere felici le famiglie incontrate sul proprio cammino.

Una storia dalle tinte rasserenanti, che pur senza consistenti strappi narrativi riesce ad affrontare numerose tematiche sociali ed umane, dal bullismo nelle scuole alla frustrazione di non riuscire ad avere un bambino, ai problemi economici. Il punto di vista di Alfie permette di sollevare, con simpatia e leggerezza, interrogativi dal grande valore esistenziale, come la ricerca della felicità e l’importanza di amare.

Per un gatto come Alfie non esiste niente di meglio che scorrazzare per i giardini di Edgar Road. Solo lì si sente a casa. Gli abitanti del quartiere lo accudiscono come una vera famiglia. Hanno imparato ad amarlo e non possono più fare a meno di lui. Perché Alfie ha un dono unico: è in grado di ascoltare i bisogni inconfessati. Solo lui ha capito che Claire vorrebbe tanto avere un figlio e che il piccolo Alesky ha problemi a scuola. Alfie è lì per aiutarli e insegnare loro a cercare di nuovo la felicità. Ma all’improvviso nella via arrivano dei nuovi vicini i cui movimenti appaiono sospetti: hanno traslocato di notte e non fanno amicizia con nessuno. L’armonia del quartiere è in pericolo e Alfie deve fare qualcosa. Eppure loro provano di tutto per tenerlo lontano. Soprattutto Snowball, la loro affascinante gatta diffidente e dispettosa, blocca ogni suo tentativo di capire cosa sta succedendo. E ogni suo tentativo di avvicinarsi a lei. Alfie è convinto che dietro quegli strani atteggiamenti si nasconda solo una richiesta di aiuto, dietro quelle facce tristi solo la voglia di trovare conforto”.

Rachel Wells, servendosi di una scrittura semplice e di capitoli brevi, torna ad incantare il lettore con un romanzo melodioso e pieno di sentimenti positivi, che insegna a trattare il prossimo con gentilezza e a guardare al futuro senza paraocchi.

“Il gatto che insegnava a essere felici” è il libro perfetto sia per gli amanti di questi straordinari felini che per chi ha bisogno di ricredersi sul loro conto e sulle loro misteriose doti.

Aggiornato il 29 marzo 2019 alle ore 12:27