Anche in questo venerdì torna puntuale la consueta rubrica con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Racconti italiani” di Jhumpa Lahiri (Guanda Editore).

Jhumpa Lahiri è nata a Londra da genitori bengalesi. Cresciuta negli Stati Uniti, attualmente vive e insegna a Princeton, dopo aver trascorso lunghi periodi a Roma. È autrice di sette libri, tutti pubblicati in Italia da Guanda: L’interprete dei malanni , L’omonimo , Una nuova terra , La moglie , In altre parole , Il vestito dei libri e Dove mi trovo, il primo romanzo da lei scritto direttamente in italiano. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio Pulitzer, PEN/Hemingway Award, Frank O’Connor International Short Story Award e Guggenheim Fellow – ship. Nel 2012 è stata nominata membro dell’American Academy of Arts and Letters.

Storia

Un cocktail di voci letterarie dai molteplici retrogusti, che va a solleticare la curiosità del lettore offrendo interessanti spunti di riflessione. La pluripremiata scrittrice di origini bengalesi Jhumpa Lahiri, innamorata della lingua italiana, ha deciso di regalare al Belpaese la gioia di riscoprirsi, in un viaggio che tratteggia alla perfezione il contorno della nostra società.

Da Moravia a Ginzburg, passando per Calvino, Vittorini e Deledda, sono quaranta gli scrittori che danno vita ad un'antologia ricca di soprese, frutto di ricerche e di scoperte interessanti al mercatino dell'usato. Non esiste una traiettoria stabilita, né tantomeno la volontà di tracciarla, ma piuttosto la libertà mescolare tutto e di approcciarsi in maniera del tutto personale al genere del racconto. Un genere, secondo l'autrice, in cui siamo maestri, ma che ha bisogno di scrollarsi di dosso ancora troppi pregiudizi.

Così la varietà di voci - da quelle di poeti, giornalisti, scienziati, musicisti - si unisce alla varietà di stili e temi trattati, con un'attenzione particolare a quelle femminili, agli autori trascurati e a quelli meno conosciuti. 

“Questa raccolta è frutto di un’immersione appassionata nella nostra letteratura contemporanea, in particolare in una tradizione radicata, quella del racconto, che ci ha consegnato risultati straordinari, unici. Spinta dall’amore per la lingua italiana, indissolubilmente legato alla sua identità di scrittrice e di studiosa, Jhumpa Lahiri ha dato vita a un’antologia personale, di forte valore autoriale, che riunisce una grande varietà di temi e di stili. Il suo approccio dinamico e vivo nasce da un atteggiamento di scoperta e riscoperta, da un’attenzione alle voci femminili, agli autori trascurati e a quelli che hanno interpretato con virtuosismo la forma breve. A nomi indiscutibili e tuttora presenti nel nostro panorama se ne accostano altri rilevanti ma che sembrano quasi usciti dal discorso letterario, fino a vere e proprie riproposte. Poeti, giornalisti, artisti, musicisti, insegnanti, scienziati, traduttori: gli scrittori che abitano queste pagine rappresentano tante sfaccettature della società italiana, raccontando, con le loro voci originali, paesaggi, emozioni, eventi diversi”.

Jhumpa Lahiri si scaglia contro ogni etichetta di genere, dipingendo un quadro dalle tinte brillanti in cui la letteratura può creare mondi fantastici ed aprire strade impossibili.

Aggiornato il 03 maggio 2019 alle ore 12:36