“Priscilla”, applausi a scena aperta al Brancaccio

Dimenticate la vena malinconica che attraversa l’omonimo film, vincitore di un Oscar e del Grand Prix Du Publique a Cannes venticinque anni fa: il musical “Priscilla la regina del deserto”, al Teatro Brancaccio da ieri fino a domenica, è puro, travolgente, entusiasmante divertimento. Solo quattro imperdibili giorni di repliche, a grande richiesta, dopo la più lunga programmazione dello scorso marzo, poi il tour proseguirà toccando numerose città italiane.

La trama è quella del film, ma serve soprattutto a dare il la alle spumeggianti esibizioni dei tre protagonisti e di strepitose coriste e un inappuntabile corpo di ballo. I nostalgici degli eighties hanno pane per i loro denti: è un bombardamento di Donna Summer, Madonna, Village People, Gloria Gaynor nei loro brani più indimenticabili. Stupefacenti i costumi – oltre 500 – e le scenografie, tutto a base dei lustrini e dei colori fluo di quell’epoca.

Due Drag Queen (Mitzi e Felicia, nomi d’arte di Tick e Adam) e una transessuale (Bernadette – Ralph), star di scoppiettanti spettacoli nei gay bar di Sydney, partono per un’avventura on the road a bordo di un camper rosa ribattezzato “Priscilla la regina del deserto”. L’obiettivo è attraversare il deserto australiano e raggiungere Alice Springs, dove sono attese per un’esibizione nel Casinò. Quel che Felicia e Bernadette non sanno è che la proprietaria del Casinò è legalmente coniugata con Tick e lo spettacolo non è che un pretesto per convincere il marito ad incontrare il loro figlio, ormai seienne.

Il trio dovrà vedersela con i pregiudizi e l’omofobia imperanti nelle sperdute località dell’Australia rurale in cui faranno tappa, creando scompiglio. Ma l’accettazione e, addirittura, l’approvazione delle loro diversità, arriverà da chi meno se lo sarebbero aspettato e il loro futuro prenderà una piega tutta diversa da quella che si prospettava all’inizio del viaggio.

Diretto da Matteo Gastaldo e prodotto da All Entertainment, lo spettacolo è la versione italiana del musical australiano di maggior successo di tutti i tempi, con oltre sei milioni di spettatori.

Ad interpretare i personaggi principali sono Cristian Ruiz (Tick), Pedro Antonio Batista Gonzalez (Felicia), dalla voce a dir poco sorprendente, e Simone Leonardi, nel ruolo di Bernadette. Quest’ultimo è stato chiamato a sostituire Manuel Frattini, morto in teatro, a Milano appena due mesi fa, a soli 54 anni. A lui va, al termine dello spettacolo, il commosso ricordo dei colleghi e la dedica “di ogni nota dello spettacolo”.

Il pubblico non può non rimanere travolto dal caleidoscopio di luci e colori, non riesce a resistere alla tentazione di cantare insieme agli artisti i brani disco più celebri di sempre. E, sotto le luci stroboscopiche, può anche capitare di essere chiamati sul palco a scatenarsi, mescolati al corpo di ballo. Alla riapertura del sipario, alla prima di ieri sera, una lunga standing ovation.

Aggiornato il 04 marzo 2021 alle ore 14:31