Addio al grande compositore Ennio Morricone

Ennio Morricone, il celebre compositore e direttore d’orchestra, è mancato a seguito di un aggravamento delle sue condizioni di salute, dovute ad una caduta che gli aveva provocato la frattura del femore. Nato il 10 novembre del 1928 a Roma, si era avvicinato al mondo della musica fin da giovanissimo per poi diplomarsi al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba ed in composizione con il Maestro Goffredo Petrassi; in seguito completa la sua formazione approfondendo anche la musica corale e la direzione di coro.

Ha composto più di 100 brani classici e oltre 500 colonne sonore. Celebre negli anni il sodalizio artistico con il regista Sergio Leone, suo compagno di scuola; la prima colonna sonora che scrisse per Leone fu per il film “Per un pugno di dollari!” del 1964, per poi proseguire con “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto e il cattivo” e “C’era una volta il west”. È del 1984 “C’era una volta in America”, film interpretato da Robert De Niro con il celebre “Tema di Deborah”. Nel 2007 riceve l’Oscar alla carriera per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film” per poi riceverne un secondo nel 2016 come migliore colonna sonora composta per il film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”.

Nel 2019 è stato insignito del prestigioso premio “Vigna d’Argento” oltre per la sua carriera nella musica, anche per il suo forte interesse per la cultura delle bande musicali italiane. Il patron del premio Pino Lagalle in questa occasione, ha donato al Maestro il libro “La storia della banda di Squinzano” di Ernesto e Gennaro Abbate. Nel gennaio 2020 ha diretto l’Orchestra Roma Sinfonietta a Palazzo Madama, in occasione di “Senato e Cultura”, il ciclo di eventi fortemente voluti dal Presidente del Senato Elisabetta Casellati. Grande giocatore di scacchi e tifoso romanista, Ennio Morricone è stato, oltre che un eccellente compositore, anche una persona umanamente e spiritualmente valida. Punto di forza della sua vita è stata la moglie Maria Travia, sposata nel 1956, matrimonio dal quale sono nati 4 figli: Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni.

Ho incontrato tantissime volte Ennio Morricone e mi è stato subito simpatico. Mi sorrideva sempre, ed ogni volta che mi vedeva esordiva con: “Noi ci conosciamo, vero?”. Era una persona che amava il silenzio, quel silenzio che è sempre stato dominante nella sua vita, un qualcosa che doveva portare ad ascoltare la sua musica. Definirlo “un grande della musica” a mio modesto parere è poco, perché la sua umiltà e purezza d’animo lo rendevano superiore. Ricordo, in una della tante volte che sono stata a casa sua, durante il periodo in cui curavo l’ufficio stampa e la segreteria artistica di cui sono anche autrice, per il figlio Andrea, che il Maestro Ennio iniziò a parlare di musica con il figlio, poi però si accorse che ero interessata ad un Pinocchio colorato di legno, posto su un divano di fronte al pianoforte a coda. Venne vicino a me e iniziammo a parlare di questo antico gioco, per me molto bello; era contento, perché la sua parte di fanciullo era stata da me notata e apprezzata. Un ricordo che non mi lascerà mai, come le sue musiche che mi hanno accompagnato nei momenti belli o tristi della mia vita, brani che, insieme a quelli composti dal grande Michel Legrand, a mio modesto parere hanno scritto la storia della musica per il cinema. Grazie Maestro Ennio Morricone per quello che hai donato al mondo.

Aggiornato il 06 luglio 2020 alle ore 15:51