Il suono della voce di Tosca

Tosca ha ideato un appassionante documentario sulla contaminazione musicale. Il suono della voce è un film diretto da Emanuela Giordano e prodotto da Rai Cinema, Leave e Officina Teatrale. Si tratta di un miniconcerto che la cantante propone in trio con Giovanna Famulari al pianoforte e violoncello e Massimo De Lorenzi alle chitarre, per raccontare sul palco questa sua esperienza internazionale. Nato da tre anni di una lunga tournée partita dall’Algeria e Tunisia e terminata a luglio 2018 tra Brasile, Francia e Portogallo, Il suono della voce è un road movie senza frontiere che si è arricchito di collaborazioni illustri: Cyrille Aimée, Maria Anadon, Lotfi Bouchnak, Aline Calixto, Alice Caymmi, Salim Dada, Mariene De Castro, Thiago Delegado, Evandro Dos Reis, Ivano Fossati, Ivan Lins, Awa Ly, Marisa Monte, Rogê, Vincent Segal, Luisa Sobral.

Tosca in prima persona documenta per immagini un viaggio nato dal desiderio di contaminare la musica italiana con altre lingue. Tunisi, Algeri, Rio de Janeiro, Brasilia, San Paolo, Belo Horizonte, Parigi, Lisbona e infine Genova. Ogni città è un concerto, una scoperta umana, un incontro inaspettato, un ospite che svela qualcosa di inedito della sua cultura, un duetto musicale che incanta alla prima nota. Il documentario prende il titolo da una canzone che Ivano Fossati ha scritto per Tosca. “Un brano – sottolinea la cantante – che io considero la mia canzone della maturità ed è il cuore di questo progetto. Il suono della voce mia e il suono della voce di tutti i posti che ho visto. Il suono della voce di tutte le persone che ho incontrato, tutto qui. Ho deciso di farmi accompagnare nella tournée internazionale da un operatore, volevo registrare, fermare quello che avrei fatto. Ho incontrato artisti che stimavo e che mi hanno fatto conoscere tanta musica, di cui a volte non sapevo l’esistenza. Incredibile, attraverso la musica ho conosciuto tutto, ho mischiato, ho incontrato, ho rubato. Quando ti avvicini a un’altra lingua, a un altro suono, cerchi te stesso, cerchi l’accoglienza, cerchi di sentirti a casa. E trovi sempre un frammento che ti appartiene, volti e voci che ho incontrato in giro per il mondo dalla Tunisia al Brasile, da Lisbona a Parigi e che, in parte, ho portato a casa con me, nel mio nuovo disco Morabeza, parola creola usata per definire un sentimento a cavallo tra saudade e alegria, un luogo spirituale in cui le radici di chi è partito si intrecciano con altre di cui si è persa memoria”.

Il suono della voce è una ricerca, un incontro di idee e di sensibilità diverse, unite dalla musica, dalla voglia di sperimentare, di scoprire, di meravigliarsi senza essere prigionieri di vincoli, mode e tendenze discografiche. Il documentario è stato presentato in anteprima assoluta alla Festa del Cinema 2019, nella sezione Panorama di Alice nella Città. Per Il suono della voce a Tosca è stato assegnato il premio protagonista dell’anno “per la sua performance, nel film finalista dei documentari ai Nastri d’argento 2020”.

Aggiornato il 27 luglio 2020 alle ore 12:10