La Voce degli Scrittori, “A tempo di tango, Scatto matto a Buenos Aires”

venerdì 4 dicembre 2020


Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “A tempo di tango. Scatto matto a Buenos Aires” di Mario Abbati (Bookabook).

Mario Abbati è nato a Roma nel 1966. Laureato in Ingegneria e in Filosofia, con Terre Sommerse ha pubblicato La donna che ballava il tango in senso orario e Il paradiso delle bambole; con Alter Ego ha pubblicato Vado a comprarmi le scarpe da tango, Decimo piano, interno quattro e TanguEros - Storie di ballerini tormentati.

La Storia

Un’opera innovativa e sorprendente in ogni sua piega, densa di passione e di sviluppi conturbanti ed emozionanti. Un romanzo in cui dolcezza e amarezza si alternano incessantemente nell’eterna corsa alla felicità che anima la nostra esistenza. Da Roma a Buenos Aires alla ricerca di un’essenza non completamente definita, tra sprazzi di entusiasmo e attimi di oblio.

“Il Tempo che governa i passi del tango e il corso ordinato degli eventi, all'improvviso, inizia a prendersi gioco del maestro di ballo Toni de Mastrangelo: la sua vita perde ritmo e logica, trascinandolo in una caotica partita a scacchi di cui lui non conosce le regole. La sua fidanzata, la sua auto, la sua scuola di tango danno infatti segni di cedimento sospettosamente sincronizzati, spingendolo a trovare finalmente il coraggio di volare verso il luogo mitico per ogni tanghèro: Buenos Aires”.

Elemento rilevante diviene il pangioco, un oggetto a metà tra un’opera d’arte e un gioco di società, simile agli scacchi solo per alcuni aspetti. Pagina dopo pagina si viene trascinati in una storia unica, in cui esoterismo e magia animano personaggi fortemente umani, inducendo profonde riflessioni, stimolando ad andare oltre ogni apparenza. Ad un tratto le certezze di Toni si dissolvono bruscamente, facendo scivolare via le convinzioni relative al presente, alimentando enormi punti interrogativi sul futuro.

Mario Abbati crea un ritratto intimo di un personaggio fascinoso, iniziatore di un effetto domino a dir poco avvincente.


di Michele De Angelis