Fiordaliso, all’anagrafe Marina Fiordaliso, ha un aspetto raggiante. La si dovrebbe portare sui banchi di scuola come oggetto di studio contro la depressione e come monito per affrontare i problemi, quelli seri, quelli che la vita non ti risparmia. Lei che a soli quindici anni è diventata mamma, lei che ha affrontato tutto da sola comprendendo le ragioni di ogni soggetto che le girava attorno, lei che con forza e caparbietà ha portato avanti una carriera fatta di successi infilati uno dietro l’altro senza troppo clamore.

La splendida Marina preferisce far parlare i fatti. Sempre con il sorriso sulle labbra e gli occhi buoni di chi ha veramente affrontato tutto con la forza di una leonessa. Prima di sei figli, inizia da giovanissima a studiare pianoforte e canto. Il suo esordio artistico parte con la storica orchestra Bagutti, che per lei ha rappresentato una palestra per prepararsi a tutto quello che le succederà dopo. Partendo da Castrocaro, dove si piazza al primo posto a pari merito con “ZuccheroFornaciari e con il quale nasce una fruttuosa collaborazione.

Dall’anno successivo le sue canzoni hanno riempito diari e serate di giovani di tutto il Paese: come pure i suoi look, indiscussa icona di moda delle ragazzine degli anni Ottanta/Novanta. Alcuni tra i tanti successi: Una sporca poesia; Oramai; Non voglio mica la luna; Libellula; Accidenti a te; Senza una lacrima e molti altri. Fiordaliso ha venduto nella sua carriera sei milioni e mezzo di dischi ed è passata da trasmissioni come Domenica In e Piazza Grande a reality come La Talpa o Tale e quale show con la stessa semplicità, disinvoltura e professionalità. Non esiste manifestazione canora nazionale alla quale non abbia partecipato, non c’è Paese estero che non conosca i suoi successi.

Teatro, musical, musica da balera, piazze, televisioni. Fiordaliso c’è sempre, lavora senza mai fermarsi, senza voltarsi indietro. Una voce graffiante, sensuale, intensa, unita a una estensione notevole senza perdere quel colore che la contraddistingue. Numerose anche le collaborazioni: Fio Zanotti, Franco Ciani, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani e una lunga lista di nomi di questo calibro. La raggiungo tra un allenamento e una trasmissione televisiva, concentrata tra affetti e lavoro.

Preferisci essere chiamata Marina, Fiordaliso o Marina Fiordaliso?

La Fiorda.

Cosa rappresenta per te il Festival di Sanremo?

Credo quello che rappresenta per ogni cantante: prima un traguardo, poi un fidanzato che mi ha fatto la proposta per ben nove volte ma non mi ha mai sposato, e che oggi rappresenta di nuovo un traguardo. Mi piacerebbe ritornarci, magari nel 2022 per i 40 anni dal mio primo festival con Una sporca poesia e i 20 dall’ultimo con Accidenti a te.

Hai un aspetto raggiante e un fisico mozzafiato, qual è il tuo segreto?

Il tuo oculista in ferie! Scherzi a parte, faccio almeno una o due ore di sport al giorno e sto attenta con l’alimentazione. Quando sono a Piacenza faccio 60-70 chilometri in bici da corsa, oltre alla solita palestra (in casa per ora).

Hai raccontato più volte delle incomprensioni con la tua famiglia d’origine quando aspettavi il tuo primo figlio, anche se poi si vede un grande attaccamento ad essa. Le ragioni dei genitori vanno sempre comprese?

Col senno di poi ti dico di sì. Ma oggi farei la stessa cosa, ho voluto fortemente il mio bambino e sono andata dritta senza mai fermarmi e, alla fine, anche mio padre ha capito che era la cosa più giusta da fare.

Che mamma sei?

Sono una mamma che per i figli c’è sempre. Una mamma che però li ha sempre lasciati liberi di decidere, di sbagliare, pronta ad aiutarli se avessero poi avuto bisogno. Con i miei figli parlo tanto e oggi sono loro ad essere molto premurosi con me. Sono anche una nonna e gioco molto con Rebecca Luna, la mia nipotina.

Che momento è questo per la Fiorda?

Un brutto momento, siamo inchiodati. Io voglio tornare sul palco, ricaricarmi degli applausi della gente, poter tornare a fare il mio lavoro che amo tanto. Non capisco perché non siamo al passo con altre nazioni sulle vaccinazioni. Temo che non sarà così rapida la ripresa ma lo spero davvero molto.

Il periodo che stiamo vivendo ha sconvolto le vite di tutti, in particolare di chi fa spettacolo a livello minore. Quali strategie metteresti in campo per una ripresa veloce?

Come dicevo: velocizzare e concentrarsi con le vaccinazioni, così da poter far ripartire anche il settore spettacolo, riaprendo i teatri e i cinema o le sale da concerto per i vaccinati. Ma siamo ancora troppo indietro per arrivare presto alle fasce di età che più ne usufruirebbero.

Con quale mezzo di locomozione ami viaggiare e per quale motivo scegli proprio quello?

Dipende: per i concerti sempre la macchina. Per spostarmi ad esempio tra Roma e Piacenza, il treno perché avendo il mio Giò (il mio chihuahua) l’aereo è meno pratico e su ogni volo sono ammessi solo due piccoli animali domestici.

Il tuo fisico rock spesso cozza con i tuoi occhioni romantici. Come sei veramente?

Sono un po’ rock e un po’ romantica, da sempre. So di essere una donna molto forte, ma in fondo anche molto fragile, anche se tendo a nasconderlo. Avendo preso in mano la mia vita in età così giovane mi sono abituata a fare tutto da sola.

C’è un brano di una tua collega che avresti voluto fosse un tuo successo?

Uno è sicuramente Sei nell’anima di Gianna Nannini e l’altro, senza dubbio, Gli uomini non cambiano di Mimì.

Gli uomini vanno compresi o educati?

Non me lo ricordo più perché sono single da 10 anni e sono felicissima così.

Cosa consiglieresti ad un giovane che intende intraprendere il mondo della musica o dello spettacolo in generale?

Di imparare un mestiere e poi dedicarsi anche alla sua passione, avendo così un paracadute perché oggi è difficile vivere di solo musica. In questo periodo poi…

Il primo pensiero la mattina appena sveglia e l’ultimo prima di dormire?

Il primo, mi faccio un bel caffè. L’ultimo, speriamo di dormire tanto stanotte.

Progetti futuri?

È tutto congelato. Appena si potrà riprenderò con il teatro, ho tre spettacoli fermi. Il primo sarà Sul Lago Dorato che riprenderemo penso in autunno, con Gianfranco D’Angelo e Corinne Cléry, poi naturalmente i miei concerti. Ho dovuto rimandare quattro concerti in Australia, uno spettacolo a Toronto e poi tutti quelli nella mia bella Italia. Quest’anno sono 40 anni di carriera, vorrei capire se si potrà festeggiarli magari con un concerto evento come è successo per i 30. Oramai, non chiedo mica la luna…

Aggiornato il 08 marzo 2021 alle ore 11:52