La fisica contemporanea, Albert Einstein, la cosmologia

Personaggi della civiltà

Noi uomini consideriamo essenziale la Storia, le vicende in successione di cui siamo attori, spesso limitando lo sguardo a tale aspetto della realtà. Esaltandola. È comprensibile che gli uomini cerchino di rilevarsi. Ma, pur ammirando le civiltà, che sono le sculture visibili della Storia, se spostiamo l’occhio e la visuale alla Natura sgomentiamo a cogliere che nello stesso momento in cui animiamo le Città, le Società, nelle Savane gruppi di leoni cacciano, lottano per il territorio e gli accoppiamenti, stabiliscono il dominio, combattono le iene, le quali, a loro volta, osteggiano i leoni, fondano gerarchie, organizzano bande ordinatissime e ausiliarie, mentre il leopardo e la tigre sopravvivono solitari.

Leoni, tigri, iene, leopardi: le madri curano i figli con una dedizione insuperata dagli umani. I pinguini, le aquile fanno coppia l’intera vita fedelmente, il cavallo, la zebra, talune scimmie riconoscono un capo per molte femmine, in certe specie sono guida le femmine, tra le iene, gli elefanti, in altri i maschi, migrano gli uccelli, migrano i pesci, secondo le stagioni, acqua, cibo, unioni, lotte contro l’ambiente, contro gli altri animali, lo strazio delle madri che vedono i figli uccisi, perfino il coriaceo coccodrillo è tenero con il nuovo nato, il piccolo rinoceronte è leggiadro, ed il leone crestato si lascia sbeffare dai cuccioletti giocosi, la tigre non ha artigli ma linguate carezzanti per il tigrotto, lo sterminato regno degli insetti, ferocia, amore, tutto ciò che è umano è animale.

La madre sfama ed insegna, di solito lei e soltanto lei, le formiche guerreggiano a milioni, mai in sosta; i maschi combattono per le femmine che si danno al vincitore, quasi sempre in natura c’è un capo, il più forte, anche il più bello o il più adatto. Ma se alziamo gli occhi, anche e sopra tutto nei cieli la guerra è perpetua, stelle divorano stelle, galassie, ciò che esiste si difforma, e riforma. Niente che non muti e muoia, che non rinasca sotto altra forma, ogni minuzia ha in sé lo spirito del cambiamento, quanta vita, quante, tante “storie” per ogni grano di esistenza. Ben più che la Storia umana. Non è Storia, la Natura? È qualcosa di più, è Vita.

Ere si succedono ad Ere, specie appaiono e scompaiono, i milioni di anni sono un soffio, il Cosmo è inimmaginabile. Trovatosi sulla Terra non sapendo perché, la necessità e la curiosità, entrambe, suscitarono e suscitano nell’uomo la voglia di scoprire il perché sta sulla Terra. E vedendo gli artigiani tramutare il fango, l’argilla in oggetti o vedendo la donna partorire, l’uomo concepì le principali ideazioni sul perché esisteva ciò che esisteva. Era stato un sommo artigiano divino a formare dalla creta gli esseri, immettendovi sangue, respiro, animazione, con riguardo all’uomo, mentre per il Creato cosmico taluni lo ritennero concepito e fatto da un Dio, altri lo ritennero esistente per se stesso o disposto, ma non creato, dagli Dei o da un Dio. L’idea di una creazione assolutamente dovuta all’ azione di Dio e sorta dal nulla è peculiare del monoteismo ebraico e poi cristiano e islamico. Curiosamente, però, non è messo in rilievo che proprio l’uomo e la donna non sono creati dal nulla, bensì Adamo dalla creta, Eva dalla costola di Adamo, questa formulazione, la creazione di Adamo, è simile in altre religioni.

Le mitologie sulla formazione o creazione dell’Universo sono innumerevoli. Ogni popolo, addirittura raggruppamenti umani minuscoli, stabiliscono mitologie di formazione o creazione dell’Universo. Come detto, le religioni monoteiste, ebraismo, cristianesimo, islamismo, sono creazioniste, mentre tutte le religioni politeiste, pur stabilendo un Dio essenziale, ritengono increata la materia e suppongono un Dio artigiano, un Dio che dà forma all’Universo e agli uomini, non li crea. Limitandoci al Monoteismo, e in specie a quello ebraico-cristiano, Dio avrebbe creato l’Universo celeste e terrestre in sei giorni, in ultimo l’uomo e la donna. Su questo fondamento, nel tempo si stabilirono delle concezioni: che la Terra è al centro dell’Universo, che l’uomo è una entità costituita di corpo ed anima, che Dio governa gli accadimenti naturali. Rilevante è il credere la Terra il centro dell’Universo, che tutto è uscito compiuto da Dio una volta per sempre, che tutto è governato, ripeto, da leggi imposte da Dio. Insomma, non vi sarebbe alcuna autonomia della Natura, per il Monoteismo. Queste convinzioni rimasero per millenni e non furono disturbate al pari di un’altra convinzione anch’essa di millenni, che l’atomo costituisce la particelle elementare, non ulteriormente minimizzabile, indivisibile, pure tale convinzione restò, ferma, al sicuro.

Stabilita, codificata da Democrito, confermata da Epicuro, per millenni, dicevo, la materia fu considerata attivata da innumerevoli particelle semplici, gli atomi, appunto. È recente la scoperta che l’atomo a sua volta ha, nel suo interno, componenti, un nucleo, elettroni, neutroni, protoni, e ci si spinge a ulteriori determinazioni. Anzi, ormai, addirittura, è quasi inafferrabile il concetto di materia, vi è una divisibilità fino a raggiungere qualcosa di presso che inesistente come materia, e pur tuttavia esistente. Ne diremo. Diciamo subito, però, che quanto noi conosciamo della materia, in ogni caso è ben minore di quanto non conosciamo della materia e di quanta materia non conosciamo. Solo un cinque per cento è materia conosciuta, il Novantacinque per cento della materia ci resta oscura. Bisogna scavalcare millenni per ridare importanza agli atomi, per discutere le leggi naturali, per dichiarare fallace la concezione della centralità della Terra e soprattutto, fondamentalissimo, per imporre l’autonomia della Natura da interventi extranaturali, dunque cogliere la Natura come un Tutto che non deve alcunché ad un Entità, che sia Dio o forze misteriose.

La particella singolare e il bing bang

Forse mai sapremo come sia esistita la particella singolare che, esplodendo, produsse, non creò, la realtà, l’esistenza degli esistenti. Quella “particella singolare” come mai esiste? Supporre che l’abbia creata un Dio sposta la questione e non la risolve. Infatti sorge la questione: come mai esisterebbe Dio? Quale certezza ne abbiamo? E Dio si è creato da sé, è eterno? Nessuno potrebbe rispondere provando quel che direbbe. D’altro canto, neanche l’esistenza della particella singolare ha spiegazione se non dalla sua esistenza. Esiste senza che sappiamo come mai e perché esiste. Increata, necessariamente, lo fosse dovremmo conoscere chi l’ha creata. E chi ha creato chi ha creato la particella? E chi ha creato chi ha creato chi ha creato la particella?

Meglio limitarsi a dire: la realtà esiste in quanto quattordici miliardi e oltre nel passato una particella detta singolare esplose e ne vennero gli elementi. Ma, torna la questione, insopprimibile: come mai esisteva la particella singolare? Essa non può venire dal nulla, la dobbiamo dare per esistente senza una spiegazione? Per millenni, nelle civiltà monoteiste, ebraico, cristiane, islamiche fu Dio il risolutore della faccenda, Egli avrebbe creato con specie eterne, con situazioni definite dall’inizio, con leggi stabili e per sempre. Ma quando l’evoluzionismo in campo biologico, gli studi geologici e cosmologici provarono che vi sono stati innumerevoli tentativi, mutamenti, formazioni e proprio niente era uscito dalla ipotetica creazione perfetto e durevole si ebbe una problematica diversa e le stesse certezze della fisica che ancora credeva in leggi rassicuranti e del tutto conoscibili deperirono. Al presente la maggior parte degli scienziati suppone che vi sia stata una particella detta “Singolare”, concentratissima, che esplose e nell’esplosione in successive fasi si formarono gli elementi, secondo il grado di calore che raffreddandosi impediva la fusione del nucleo. Ma, torno a dire, e ne parleremo ancora, questo è l’inizio dell’Universo non dell’esistenza. Avvenne l’esplosione perché già esisteva ciò che esplose.

Albert Einstein

Albert Einstein nacque ad Ulma, in Germania, nel 1869, da genitori ebrei, e in una famiglia benestante, le cui traversie economiche la indussero a mutare luoghi, finché si stabilì in Svizzera. Albert fece studi accidentati, anche in Italia, laureatosi, occupandosi in una società di brevetti, nel 1905. pubblicò dei testi tra cui uno riguardante la teoria della relatività parziale. Successivamente scriverà sulla relatività generale. Riceve il Premio Nobel. È sposato con una studiosa che lo sosterrà rinunciando alla propria carriera. Successivamente Einstein sposerà una cugina. Si era stabilito in Germania, l’avvento del nazismo lo induce a vivere negli Stati Uniti, insegna a Princeton. È un pacifista ammiratore di Gandhi, teme la guerra atomica, se ne fa ardente oppositore, si unisce a varie personalità a tale scopo, tra cui Bertrand Russel, è in amichevoli rapporti con Sigmund Freud, che sull’uomo ha convinzioni meno ottimiste di Einstein. Rinuncia a diventare presidente dello Stato di Israele. È totalmente ebreo ma non credente. Le sue idee pure scientifiche risentono dell’ebreo non credente Baruch Spinoza. Morì nel 1955. Le sue ceneri vennero sparse. Il suo cervello suddiviso per essere studiato. Onora l’umanità. Ne diremo.

Aggiornato il 21 ottobre 2021 alle ore 11:45