Festa di Roma, ovazione per Verdone e Baglioni

Carlo Verdone torna al cinema, ma presenta una serie tivù. L’attore-regista romano è uno dei protagonisti più acclamati della Festa del cinema di Roma. Nella Sala Sinopoli, all’Auditorium Parco della Musica, viene mostrato il suo ultimo lavoro, Vita da Carlo, una serie in dieci puntate (quattro presentate in anteprima alla kermesse capitolina) prodotta da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che andrà in streaming su Prime Video il 5 novembre. “E se avrà successo forse si farà anche una seconda stagione”, sottolinea Verdone, che lavora anche a un nuovo film, finalmente per la sala cinematografica. “Il progetto – chiosa l’autore – è nato come una sfida, una novità, e mi è piaciuta. Mi piaceva tanto raccontare la mia vita privata, quello che mi capita e però avere più libertà rispetto ai film, non essere ossessionato dai tempi comici, sapere di poter raccontare con un tempo lungo in cui può accadere tutto. Ho vissuto una bella esperienza, piena di verità e con meno ansia. Abbiamo scritto in soli due mesi dieci puntate. Sono felice di un cast bellissimo con tante opportunità per i giovani. A questa età avere giovani accanto, indirizzarli è una bella soddisfazione”.

In Vita da Carlo, Verdone sogna di vincere la Palma d’oro al Festival di Cannes, di avere la sua faccia sulla copertina della celebre rivista cinefila Cahiers du cinema, di girare un film drammatico che sia di svolta nella sua filmografia ma non ci riesce. È “condannato” a far ridere. Proprio questa autenticità, al di là delle trovate della sceneggiatura scritta con Nicola Guaglianone, Menotti, Pasquale Plastino, Ciro Zecca, Luca Mastrogiovanni, è la cosa originale e interessante della serie che ha diretto insieme al fedele direttore della fotografia Arnaldo Catinari. Oltre a Verdone, del cast fanno parte Max Tortora, Anita Caprioli, Monica Guerritore, Antonello Venditti, Alessandro Haber, i giovani Antonio Bannò, Caterina De Angelis (figlia di Margherita Buy al suo debutto, qui figlia di Carlo), Filippo Contri. Nei primi episodi di Vita da Carlo a Verdone viene proposto da un certo presidente della Regione Lazio Signoretti di diventare sindaco di Roma e la notizia prima ancora che il regista risponda qualcosa viene diffusa sui social e arriva su Dagospia

C’è molto di Verdone nella serie tivù Vita da Carlo: l’ipocondria, l’idea di dedicarsi al cinema autoriale, l’amore per Roma e per la Roma, il rapporto con i figli, ma, soprattutto, la relazione sentimentale con il pubblico che non lo ha mai abbandonato. Vita da Carlo diverte fino alle lacrime. Il pubblico applaude spesso per sottolineare le battute irresistibili di Verdone. Situazioni comiche, ma anche tragiche, gag dal sapore retrò e molta, molta autoironia. Tra rielaborata autobiografia e finzione pura, Verdone torna a far ridere, dopo l’ultimo passo falso di Si vive una volta sola.

 Incontro ravvicinato con Claudio Baglioni

Tifo da stadio per Claudio Baglioni alla Festa del cinema. Le fan popolano l’Auditorium capitolino per omaggiare il cantautore settantenne. Baglioni racconta al direttore artistico Antonio Monda la sua passione per il cinema, attraverso la visione e il commento di una serie di frammenti. Il musicista comincia dall’opera-concerto tratta da suo ultimo album di inediti, In questa storia che è la mia. Un concerto che arriverà nelle sale, grazie a Medusa, per tre giorni: il 2, il 3 e il 4 novembre. “Il mio primo film visto?”, ricorda Baglioni. “Se ricordo bene a Centocelle, nel 1957, in uno di quei cinemini parrocchiali che noi romani chiamiamo pidocchietti, vidi Zorro contro Maciste di Umberto Lenzi. Strano che questi due personaggi così lontani nel tempo si incontrassero e sfidassero, ma allora succedeva così e nessuno ci faceva caso”.

Il cantautore romano cita poi tra i film amati: Il mago di Oz di Victor Fleming, Colazione da Tiffany di Blake Edwards e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti. Ma il film preferito è “sicuramente Blade Runner di Ridley Scott, anche per l’amicizia professionale che ho avuto con il suo musicista greco Vangelis, fondatore degli Aphrodite’s Child. E poi è un film straordinario, l’ultimo fatto con effetti speciali non digitali’. Il cantante mostra anche lo spot, ideato e diretto da Giuseppe Tornatore con la sua musica per Medicinema, la campagna a sostegno della costruzione della prima sala cinematografica integrata in una struttura ospedaliera in Italia: “Gli artisti – sostiene – è bene che si facciano scusare per il loro successo. Molti dicono che si fanno queste cose per farsi belli, ma non è così. Bisogna essere in guerra contro le disgrazie’.

Oggi, alle 17, è previsto l’Incontro ravvicinato con Tim Burton. Si conclude domani la sedicesima edizione della Festa del cinema di Roma.

 

Aggiornato il 23 ottobre 2021 alle ore 13:31