Da oggi in sala il ritorno di Clint Eastwood

L’ultimo film del 91enne Clint Eastwood è a metà tra road movie e un romanzo di formazione. Cry Macho, in sala da oggi, è una sorta di postilla al testamento spirituale di uno dei maggiori cantori dello spirito americano al cinema. Protagonista del lungometraggio è lo stesso Clint nei panni dell’ex campione di rodeo Miko, ormai ritiratosi in scontrosa solitudine. Quando il suo ex capo gli chiede di superare il confine col Messico per salvare suo figlio, Rafa, tenuto prigioniero dalla madre alcolista, il vecchio texano dapprima fa resistenza, per poi accettare. Il lungo viaggio verso casa è l’occasione di una singolare educazione del giovane ai valori del vecchio, ma anche un fuoco d’artificio di incontri e peripezie che cementeranno l’amicizia tra i due.

Cry Macho è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1975 scritto da N. Richard Nash, autore della sceneggiatura insieme a Nick Schenk. Il film racconta una storia che inclina verso la favola. Miko/Eastwood, nonostante non sia più giovane, è uno che non si arrende mai. “Il machismo – dice il vecchio Miko a Rafa – è sopravvalutato quando si è giovani. Lo capisci solo troppo tardi. Quando sei vecchio e tutte quelle cose che riuscivi a fare prima diventano impossibili”.

Per quanto riguarda le critiche al film, gli esperti americani e inglesi non ci sono andati troppo leggeri, ma sempre con il rispetto dovuto alla leggenda Clint. Quasi tutti hanno messo in evidenza l’età di Eastwood – neppure troppo nascosta dallo stesso attore-regista – davvero molto avanzata per essere credibile anche solo per le relazioni instaurate rispettivamente con due donne di 50 e 40 anni. Ma Eastwood è Eastwood. Non ha età.

 

Aggiornato il 02 dicembre 2021 alle ore 17:26