“Premio Dante Alighieri 1321”

Fino al 13 dicembre, alla Galleria d’arte “La Pigna” (a Palazzo Maffei Marescotti, sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi, in via della Pigna, in pieno centro storico di Roma) da sempre storico punto di riferimento dell’Ucai, Unione cattolica artisti italiani, è aperta (lunedì-venerdì, 15.30-19.30) la mostra d’arte legata al “Premio Dante Alighieri 1321”. Manifestazione in occasione del 700mo anniversario della morte del poeta. Poeta che – è il caso di ricordare – ha influito potentemente anche sule arti figurative (basti pensare alla sua amicizia con Giotto, o alla successiva “passione dantesca” di Michelangelo Buonarroti); venendone, al tempo stesso, anche influenzato (il mosaico sul pavimento della monumentale cattedrale di Otranto, ad esempio, secondo vari studiosi – come Don Grazio Gianfreda, parroco della cattedrale, scomparso nel 2007 – avrebbe direttamente ispirato alcune scene della Divina Commedia, come il supplizio del goloso Ciacco nel VI Canto dell’Inferno).   

Col patrocinio della “Società Dante Alighieri”, e di Regione Lazio e Roma Capitale, la mostra è stata inaugurata ufficialmente. Alla “Pigna”, dalla presidente Ucai di Roma, Letizia Maria Cavallo Orefice, con la responsabile della galleria, Anna Maria Borsatti, alla presenza della stampa e d’un pubblico fatto soprattutto di appassionati d’arte e di dantisti convinti. Si tratta d’un’esposizione di pittura, scultura (anche lignea), ceramica e fotografia, con artisti della più varia estrazione, ma tutti accumulati, diremmo, da un “comune sentire dantesco” che li porta ad esprimere, ognuno nel suo campo e a suo modo, la stessa riattualizzazione del “folle volo” dell’Alighieri oltretomba. Abbiamo così, nella mostra, sia opere direttamente ispirate alla Divina Commedia” che altre. Su temi d’attualità: solo apparentemente lontane dalla sensibilità di Dante. Perché sempre evidenzianti la capacità di questo poeta (così come, del resto, per altri grandi scrittori cristiani, da Manzoni a Tolstoj) di parlare ben al di là del suo tempo, ma a tutta l’umanità, accompagnandola nel quotidiano “Cammin di nostra vita”, costantemente in bilico fra commedia e dramma.

Aggiornato il 08 dicembre 2021 alle ore 12:40