“The Offer”, la miniserie che racconta i retroscena de “Il Padrino”

La storia della lavorazione del film Il Padrino di Francis Ford Coppola. Così nasce The Offer, la miniserie in dieci puntate che ha appena debuttato negli Stati Uniti, su Paramount+. Un racconto che si basa sui ricordi del produttore del film, il premio Oscar, oggi 92enne, Albert S. Ruddy che, nella finzione, ha il volto di Miles Teller.

Sono narrati numerosi retroscena. Molti dei quali, già noti alla critica. Un esempio su tutti: i dubbi della produzione sull’opportunità di scritturare Al Pacino (interpretato da Anthony Ippolito). Secondo il capo della Paramount Robert Evans (Matthew Goode) il grande attore non era abbastanza carismatico e fin troppo basso per il ruolo di Michael Corleone

Il timore che l’allora 47enne Marlon Brando (Justin Chambers), già diventato un personaggio provocatorio, confermasse la sua fama di attore problematico. Il delicato equilibrio tra genio e crisi umorali di Coppola (Dan Fogler) e, soprattutto, l’aver ottenuto lo stop alle proteste contro il progetto del film della Italian American Civil Rights League (guidata dal boss mafioso Joe Colombo, che è interpretato da Giovanni Ribisi) concedendo che nella sceneggiatura non fosse mai scritta la parola “mafia”. Sono solo alcuni fra i tanti dietro le quinte raccontati dalla miniserie con un tono tra commedia ironica e gangster comedy.

Il creatore di The Offer Michael Tolkin ha tratto lo script da una lunga intervista realizzata con Albert S. Ruddy (anche coproduttore esecutivo dalla miniserie, ndr). “Ciò che raccontiamo – sostiene la showrunner Nikki Toscano – è molto vicino alla realtà. Cogliamo l’essenza di ciò che è realmente successo. The Offer come Il Padrino, è una storia su una famiglia, sulla lealtà, l’onore, l’impegno. Volevamo che il dna di The Offer riflettesse almeno i temi del film di Coppola”. Nel cast, fra gli altri attori, figurano anche Juno Temple, Burn Gorman, Colin Hanks e Patrick Gallo nei panni dello scrittore Mario Puzo.

In realtà, altri componenti del team creativo de Il Padrino, come Gray Frederickson, supervisore alla produzione o il casting director Fred Roos hanno contestato parte della ricostruzione di Ruddy, negando ad esempio che ci siano stati episodi di violenza o minacce da parte della criminalità per fermare il progetto. “Ho parlato a lungo con Al”, racconta il protagonista Miles Teller. “I suoi aneddoti sono leggendari. Hai la percezione che una persona carismatica come lui possa aggiungere alle storie un po’ di pepe. Al è una persona molto divertente. Quando parlavamo mi diceva: Se questa cosa va male, ho già pronti altri due progetti per te. È un produttore nell’anima. Si è creato un legame molto forte tra noi che durerà per tutta la vita. È un uomo straordinario”. Per la storia “i ricordi di Al sono stati la nostra stella polare. Ma abbiamo usato anche altre fonti – sottolinea Nikki Toscano – come il libro di Robert Evans o quello di Peter Bart per essere sicuri che avessimo un’onestà di fondo e per creare un racconto il più veritiero possibile”.

Aggiornato il 02 maggio 2022 alle ore 17:25