“Hungarian Rhapsody”: I Queen oltre la Cortina di ferro

Il 27 luglio del 1987 è una data importantissima per la storia contemporanea. Indica un avvicinamento sociale e culturale tra i due “blocchi” che allora influenzavano la vita di ogni uomo: quello occidentale e quello sovietico. I Queen in quella sera di mezza estate diventano il primo gruppo musicale di fama internazionale a suonare oltre la Cortina di ferro. Il live viene filmato dal regista János Zsombolyai in Ungheria, a Budapest. Oltre alle immagini del leggendario concerto, nel documentario si possono osservare i membri della rock band che visitano la città, come un’incursione di colore dentro il grigio sovietico.

Il live viene distribuito in Vhs, titolato Hungarian Rhapsody, riprendendo il nome della famosa composizione del pianista Franz Liszt. Oltre a essere l’esibizione più iconica e trionfale del quartetto britannico (forse seconda solo al Live at Wembley del 1986), è anche una delle ultime del compianto Freddie Mercury, leader del gruppo. Il suo carisma, la sua voce, l’amore per il pubblico e per i riflettori l’hanno reso un mito della cultura pop. Freddie ha camminato cosicché i frontman del futuro potessero correre. Ha unito la lirica alla musica rock, riscrivendo le regole della pop music, distruggendo i canoni per costruirne di nuovi, che durano ancora oggi.

Non è un caso che proprio i Queen siano stati i primi a suonare oltre la Cortina di ferro, cercando di adattare il loro rock ‘n’ roll al gusto dell’Europa dell’Est. Difatti, un matrimonio tra due mondi così radicalmente diversi può essere officiato solamente dal linguaggio universale della musica. L’esibizione di Budapest è un ingrediente importante della ricetta della notorietà del quartetto d’Oltremanica. A distanza di 36 anni i Queen siedono ancora nella tavola rotonda delle leggende del rock, insieme a quei gruppi che vengono apprezzati da quattro generazioni (Beatles, Rolling Stones, Black Sabbath e pochissimi altri).

Dieci anni fa, Hungarian Rhapsody è stato restaurato in digitale, così che tutti possano gustarsi ancora una volta i Queen nell’ambiente che più gli rendeva giustizia: sul palco.

Aggiornato il 27 luglio 2022 alle ore 12:59