“Thriller”, i quarant’anni di un capolavoro

mercoledì 30 novembre 2022


È l’album più venduto di tutti i tempi. Stime ufficiali parlano di più di cento milioni di copie vendute. Thriller, il più grande successo di Michael Jackson, esce il 30 novembre 1982. Pubblicato da Epic e Columbia Records esattamente quarant’anni fa. In questa speciale classifica Michael Jackson precede gli Ac/Dc che nel 1980 pubblicano Back in Black, i Pink Floyd, con il loro iconico disco The Dark Side of the Moon, Bat Out of Hell di Meat Loaf e il suo Bad, uscito nel 1987. L’album Thriller vince otto Grammy Awards, rimanendo per trentasette settimane in testa alle classifiche. Il dato curioso attiene proprio al titolo della canzone che dà il titolo all’album. Thriller, inizialmente, s’intitola Starlight Love e prima ancora Starlight Sun.

Numerose e di prestigio le collaborazioni presenti nel disco. Su tutte, vanno menzionate quelle di Eddie Van Halen, Stevie Wonder, Paul Mccarthy e Vincent Price, oltre alla produzione di Quincy Jones e alla colta regia del videoclip (un vero e proprio cortometraggio della durata di quattordici minuti), firmata da John Landis, che autocita il momento della “mutazione” del suo Un lupo mannaro americano a Londra, film horror del 1981. Il budget del video è clamoroso per l’epoca: più di 500mila dollari. Il risultato è uno straordinario successo nelle sue tre versioni: quella integrale da oltre 13 minuti e quelle trasmesse in televisione da 8 o 7 minuti.

Thriller è il sesto album solista in studio di Michael Jackson. Un disco che riscrive le regole del mercato discografico, grazie a un suono rivoluzionario che mescola generi e abbatte barriere, anche razziali. Il critico musicale Joseph Vogel lo definisce “l’album che ha cambiato la traiettoria della musica: il modo in cui suona, il modo in cui viene ascoltata, il modo in cui appare, il modo in cui è consumata”. Michael Jackson è reduce dal successo di Off The Wall, pubblicato nel 1979 con l’etichetta Epic Records, dopo il divorzio dell’artista con la Motown. Nella fase embrionale vengono selezionate 30 canzoni. La scrematura finale porta il disco a 9 canzoni, cinque delle quali scritte da Michael Jackson. Il risultato dell’album è una miscela unica di funk, soul, R&B, disco e rock.

L’album si apre con Wanna Be Startin Somethin’, pezzo funky con sfumature disco ereditata come canzone scartata dal precedente album e riarrangiata (con tanto di canto swahili, nel finale). Si prosegue con la ballad romantica Baby Be Mine e poi con The Girl is Mine, il celebre duetto con Paul McCartney. Nella fattoria in Scozia dell’ex bassista dei Beatles, Jackson rifinisce musiche e testo mentre guarda i cartoni animati. Poi ecco Beat It, un incrocio tra black music e hard rock, possibile grazie alla chitarra e al basso di Steve Lukather dei Toto e soprattutto al celebre assolo di Eddie van Halen. La traccia seguente è Billie Jean, una delle canzoni cult degli anni Ottanta, ispirata dalle esperienze con alcune stalker. È Jackson a imporre la lunga intro strumentale e passa alla storia come il primo brano abbinato all’iconico Moonwalk. L’album si chiude con il funk di Human Nature e Pretty Young Thing e con la ballata conclusiva The Lady in My Life.

L’immagine di copertina dell’album è minimalista: una fotografia realizzata da Dick Zimmerman, già collaboratore di Jackson e suo fotografo di fiducia. Il cantante appare indossando un completo bianco. Appena un anno prima dell’uscita del disco negli Stati Uniti viene lanciata Mtv. Fino a quel momento il canale tematico prevede solo la trasmissione di musica rock di artisti bianchi. Thriller rompe questo muro razzista. Nel 2020 la rivista Rolling Stone inserisce Thriller al 12esimo posto all’interno della lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. Versioni speciali del disco vengono pubblicate nel 2001 e nel 2008. Il 18 novembre 2022 viene pubblicata  l’edizione Thriller 40


di Eugenio De Bartolis