Arriva oggi in tutte le librerie l’ultimo libro di Carlo Nordio, intitolato Giustizia (Liberilibri). È il volume che inaugura la nuova collana “Voltairiana”, ispirata all’autore che più di ogni altro ha incarnato lo spirito dei Lumi e ha speso la propria vita combattendo a favore della tolleranza, e rivendicando la libertà di pensiero contro ogni fanatismo e contro ogni genere di dispotismo, politico e culturale: Voltaire. Come una sorta di piccola enciclopedia, la collana raccoglierà degli agili volumetti di sessanta, massimo settanta pagine, dedicati ognuno a una singola voce e a un singolo tema.

Nella prima parte del testo l’autore guida il lettore in un viaggio storico-filosofico attraverso l’idea di Giustizia, dalle sue radici nelle diverse tradizioni giudaico-cristiana e greco-romana, mostrando con esemplare chiarezza l’evoluzione di questo concetto che riveste un ruolo cardinale per la convivenza degli uomini.

Nella seconda parte, Nordio si cala nella contemporaneità, e in particolare nella realtà del nostro Paese, e tratteggia una riforma radicale dei codici penale e processuale penale richiamandoci ai principî informatori dei sistemi anglosassoni e illuministico-liberali. In armonia con tali direttrici, auspica l’adozione di un sistema autenticamente accusatorio, la separazione delle carriere dei magistrati inquirenti da quelle dei magistrati giudicanti, l’abolizione della obbligatorietà dell’azione penale, l’eliminazione degli sconci della carcerazione preventiva, la reale applicazione del principio di presunzione di innocenza, e conseguentemente la cancellazione della Giustizia etica che si propone di perseguire i “peccatori” anziché limitarsi al rispetto delle regole di legge.

Quella prospettata dall’ex magistrato e neo ministro della Giustizia Carlo Nordio è un’impresa riformatrice difficile, indilazionabile e coraggiosa, che dalle pagine di questo libro si troverà a dover trasferire e concretizzare nella sua azione di Governo.

(*) Carlo Nordio (Treviso, 1947), magistrato fino al febbraio 2017, ha sempre esercitato le sue funzioni a Venezia, prima come giudice istruttore, poi come pubblico ministero e procuratore aggiunto della Repubblica. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni giuridiche e di narrativa storica. Per Liberilibri ha tradotto e curato Crainquebille di Anatole France (2002/2017); ha firmato l’introduzione alla seconda edizione del Discorso sul libero pensiero di Anthony Collins (2019) e a Sogno e realtà dell’America Latina di Mario Vargas Llosa (2019). Dal mese di ottobre 2022 è ministro della Giustizia.

Aggiornato il 03 dicembre 2022 alle ore 10:24