Cinecittà muore, festa  per Film Commission

Stridono le notizie per contraddittorietà. Le notizie attorno al cinema, settore che la Regione Lazio vanta come seconda industria del territorio. Un’affermazione che dipende da come si calcolano fatturati ed addetti. Anni fa l’industria audiovisiva laziale fatturava 3 miliardi con 2.500 imprese e 80mila lavoratori, contando sul fatto che il 63 per cento dei film europei viene da 4 capitali: Parigi, Londra, Roma e Berlino. L’audiovisivo europeo fattura 107,4 miliardi per 1,2 milioni di posti di lavoro concentrati in Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e Germania.

La Cna che ha costituito recentemente il suo coordinamento del cinema e dell’audiovisivo (Industria Roma) affiancandolo al distretto Ict audiovisivo di Confindustria, parla ora di 1.500 imprese, 55mila addetti e 200mila di indotto, cumulando però cinema, tv con il web. Ad inizio aprile la Fondazione Lombardia Film Commission ha annunciato che l’industria cine-tv lombarda ha superato con quasi 6 miliardi quella laziale, che manterrebbe però più occupazione, ricalcolata a solo 15mila lavoratori. L’audiovisivo laziale è secondo, nel contesto del crollo delle attività produttive; vale a dire che cala meno di altri settori.

Le recenti produzioni “Spectre” (della serie 007), “Ben-Hur” e “Zoolander 2” dimostrano che Roma resta un sito di grande attrazione. A tal riguardo la Regione Lazio, nel convegno del 24 scorso, ha enfatizzato il ruolo positivo dei 15 milioni di contributi annui (legge regionale 2/2012 e 7/2013) e della sinergia tra la Fondazione Roma Lazio Film Commission e gli assessorati Sviluppo Economico, Formazione e Cultura.

La Film Commission ha il suo quartier generale nella storica sede di Cinecittà a Tuscolana, proprio il luogo dove tutte le belle speranze scompaiono. Qui la Italian Entertainment Group di Luigi Abete, tra lavoratori cassintegrati in via di licenziamento, altri di ritorno dalla multinazionale Deluxe e destinati alla cassa e cento in solidarietà, ha ribadito al ministero dei Beni e delle Attività culturali l’intenzione di procedere al progetto alberghiero che due anni fa provocò l’occupazione degli Studios. Abete, mentre cerca 2500 nuovi addetti per il Cinecittà World, costruito sui terreni dei vecchi studi cinematografici Dinocittà, ritiene indispensabile licenziare almeno 50 lavoratori.

In “soldoni”, il settore tira, i film si fanno ma il lavoro viene meno. Non sembrano utili a fermare l’emorragia nemmeno gli sforzi ministeriali che si traducono in nuovi favori all’Ieg, come 7 milioni d’investimento, la rateizzazione in 8 anni del debito di 5 milioni nei confronti dell’Istituto Luce ed i contributi Inps a fronte di 110 contratti di solidarietà. “Salviamo Cinecittà” sembra non finire mai. Pochi giorni fa l’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) si è affiancata ai sindacati per chiedere chiarimenti alla competente commissione parlamentare. In particolare sul progetto, presente in un indirizzo Mibact, della Rai che avrebbe dovuto entrare nei Cinecittà Studios, durante il periodo della bonifica di altre sue sedi. In realtà anche questo progetto “non avanza, né se ne formulano altri”. La Roma Lazio Film Commission del presidente Luciano Sovena, dei consiglieri Francesco Siciliano e Valerio De Nardo e della direttrice Cristina Priarone, gli assessori, la Fondazione Cinema per Roma della presidentessa Piera Detassis dovrebbero verificare quale sia l’esito di tanti sforzi e buoni progetti.

Oltre a felicitarsi per il buon esito degli incentivi, per i progetti formativi di “CineCampus”, “Masterclass” e “Torno Subito”, per l’“Abc Arte Bellezza Cultura”, per l’“Italian Film Boutique”, per il “Crc Coproduction Meetings” (piattaforma di coproduzione con le film commission d’Ile de France Parigi, Berlin-Brandenburg e Comunidad de Madrid), per il “Casa tua diventa un set”, per i set ecologici e le missioni in Marocco, Brasile, Cuba e Argentina; potrebbero verificare chi sia meritevole di una targa commemorativa.

Il presidente Sovena, appena premiato dal B.A. Film Festival 2015, potrebbe doverne consegnare una all’ultimo lavoratore professionale di Cinecittà, futuro animatore dell’omonimo luna park.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:31