Protocollo d’intesa fra l’Adsi e il Miur

È stato recentemente firmato un protocollo d’intesa, tra l’Adsi (Associazione dimore storiche italiane) ed il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), il cui obiettivo è quello di rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro e di offrire agli studenti opportunità formative di alto e qualificato profilo, ai fini dell’acquisizione di competenze specifiche, in riferimento al tema dell’alternanza “scuola-lavoro”, punto di maggior rilievo della legge 107 del 13 luglio 2015. Il Miur e l’Adsi, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, intendono promuovere la collaborazione, il raccordo ed il confronto tra il sistema di istruzione e formazione e quello dei beni culturali di proprietà privata, rappresentato appunto dall’Adsi, per favorire essenzialmente lo sviluppo delle competenze degli studenti nel settore specifico, attivando congiuntamente iniziative di informazione rivolte alle istituzioni scolastiche interessate e concordando l’organizzazione di attività di orientamento a livello territoriale.

“Non sta a me – ha scritto il presidente dell’Adsi, Gaddo della Gherardesca – sottolineare quanto, tale accordo, rappresenti sicuramente un’eccellente opportunità sotto molteplici aspetti; innanzitutto, avvicinare i giovani al mondo del lavoro nel settore dei beni storico/artistici e culturali, rivalutando anche in tal modo antichi mestieri e professioni estremamente qualificanti, ma altresì offrire alla nostra associazione una rilevante opportunità per sensibilizzare, con sempre maggiore incisività ed attraverso una forma alternativa di comunicazione, l’opinione pubblica e le istituzioni competenti riguardo l’operato che i proprietari di dimore storiche – fedeli custodi del più bel paesaggio antropizzato del mondo – portano avanti da sempre, non solo per la salvaguardia e la valorizzazione del proprio patrimonio, ma altresì per sottolineare la pubblica utilità dei nostri beni finalizzata, nel contesto specifico, alla formazione giovanile”.

(*) Presidente Centro studi Confedilizia

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:19