Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale Civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Eloisa da Bari: visto il freddo di questi giorni alcuni condomini della palazzina ove abito vorrebbero realizzare dei lavori di riqualificazione energetica, mi conferma la proroga della detrazione fiscale? Sì e lo abbiamo anche scritto recentemente. Per le parti comuni condominiali è stata confermata fino al 31 dicembre 2021 (per gli appartamenti invece scade alla fine di quest’anno), con percentuali e limiti diversi a seconda delle metrature coinvolte e del tipo di lavori (ad esempio l’installazione di pannelli solari termici “vale” 60mila euro). Ricordiamo che il risparmio fiscale viene spalmato in dieci anni previa esecuzione dei pagamenti tramite bonifico parlante (contenente cioè tutti i dati fiscali del beneficiario) e della successiva comunicazione all’Enea della fine dei lavori da parte del tecnico incaricato.

Filippo da Chiavari: volevo beneficiare della rottamazione (in costanza di un procedimento di rateazione) delle cartelle ma ho dimenticato di pagare quella che scadeva a dicembre, posso rimediare in qualche modo o mi è definitivamente preclusa tale possibilità? Allo stato dell’arte purtroppo le devo confermare che non potrà godere di tale agevolazione. Le consiglio quindi di pagare anche se in ritardo la rata di dicembre (e le altre) al fine di non perdere almeno la dilazione in essere.

Filiberto da Monza: sono un dentista, mi conferma che devo inviare i dati delle fatture emesse ai miei pazienti entro il 31 gennaio? Sì e questo per mettere in condizione il ministero delle Finanze di poter predisporre per tempo i modelli 730 precompilati. Ricordo, se mai ce ne fosse bisogno, che dal 1° gennaio 2016 l’obbligo è stato esteso anche agli psicologi, ottici e veterinari tanto per citare alcune categorie più “gettonate”.

Luisa da Trani: sto vivendo una vicenda a mio avviso “kafkiana”. Nel 2010 ricevo un avviso di accertamento di maggior reddito (con relative maggiori imposte, sanzioni, interessi e contributi pensionistici). Nel 2014 vinco il ricorso in Commissione Tributaria Regionale (che annulla il tutto) e che diventa definitivo per mancata impugnazione da parte dell’Agenzia (che procede quindi allo sgravio totale). Ora apprendo che l’Inps ha provveduto ad attuare le procedure esecutive a tutela del suo “credito”, ma non doveva tener conto dello sgravio fiscale? Sì e no. Come amo ripetere la logica fiscale non sempre coincide con quella umana. Sembrerà strano ma gli uffici comunicano tra loro solo in caso di emissione di atti di accertamento ma non anche il contrario. In altre parole lei doveva comunque, una volta ottenuto il provvedimento di annullamento, portarlo a conoscenza degli uffici previdenziali corredandolo della copia della sentenza. Al di là delle perdite di tempo lo può fare anche adesso, si allungheranno i tempi ma il risultato sarà lo stesso.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:26