Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

venerdì 20 gennaio 2017


Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale Civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Gianna da Como: come è da intendersi il limite “quantitativo” previsto per i lavori di ristrutturazione, in senso assoluto o riferito alle singole unità immobiliari? Come ho già avuto modo di scrivere, l’importo massimo su cui calcolare la detrazione si riferisce all’anno in cui è stata sostenuta la spesa ed alla singola tipologia immobiliare, quindi possono tranquillamente convivere risparmi legati a lavori condominiali ed al proprio appartamento.

Luca da Salerno: fra gli oneri deducibili vi rientrano anche quelli di natura contributiva per soggetti fiscalmente a carico? Sì, così come previsto dal Dpr 917/1986 tali spese possono essere portate in diminuzione dal proprio reddito anche se sostenute per altri. L’importante è rispettare i limiti di reddito (ed i legami di parentela) per essere considerati fiscalmente a carico.

Serena dalla provincia di Massa Carrara: è vero che nel nuovo “regime per cassa” non troveranno più spazio le rimanenze? Sì ed è anche logico; se si dà importanza al momento finanziario le rimanenze influiranno nella misura in cui le merci sono state pagate. Solo per il 2017 troveranno spazio il valore delle vecchie giacenze. Di fatto con questa riforma (e fermo restando la possibilità di passare volontariamente al regime ordinario) anche gli imprenditori saranno tassati come i liberi professionisti. Ciò potrebbe causare una varianza nei redditi dichiarati nei singoli anni legata alla dinamica dei pagamenti sia in entrata che in uscita, ma sarà fisiologico.

Annalisa da Termoli: ho una piccola Srl che gestisco con una mia amica. Purtroppo gli affari non vanno molto bene ed abbiamo deciso di chiudere, quale è la procedura? Purtroppo non è molto semplice né indolore da un punto di vista economico. La società andrà prima “messa in liquidazione” con un atto notarile e poi una volta esaurite tutte le procedure andrà cancellata presentando un piano di riparto ed un bilancio finale; procedure che richiedono sempre l’assistenza del professionista. Stesso discorso se anziché essere Srl si trattava di una Snc, insomma la pubblica fede richiede l’atto pubblico.

Laura da Ponza: ho presentato in questi giorni domanda per “rottamare” alcune cartelle, come mi devo comportare con le rate che scadranno a fine mese, le dovrò pagare? No, aspettate la risposta di Equitalia e pagatele solo nel caso la richiesta venisse respinta.

Alessandro da Terni: sono un geometra libero professionista e mia moglie mi fa da segretaria. Vorrei assumerla con busta paga ma il mio commercialista sostiene che la relativa spesa è indeducibile, mi sembra tanto assurdo, che mi dice? Che il collega ha ragione. Probabilmente la norma ha finalità anti-evasive, ma ad oggi è così (art. 54 Dpr 917/86). Rimane fermo a mio avviso l’obbligo di busta paga per regolarizzare il tutto ai fini previdenziali.


di Alfredo Annibali