Fisco, tasse, tributi: l’esperto risolve

Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Giovanni da Mestre: mio figlio frequenta una scuola per diventare osteopata, posso portare in detrazione le rette pagate? A mio avviso no a meno che non si tratti di una università, ma non mi sembra questo il caso concreto.

Giovanni da Barletta: posso portare in diminuzione dal reddito le spese sostenute per la gita scolastica di mio figlio? Sì, conservandone le relative ricevute. Tra le spese detraibili ricordo vi rientrano anche quelle per la mensa e le canoniche tasse di iscrizione e frequenza.

Federico da Pavia: con la mia società dovrò fare dei lavori alla locale università, è vero che non mi verrà pagata l’Iva esposta in fattura? Purtroppo per lei sì. È la classica operazione rientrante nello “split payment”, perverso meccanismo che fa sì che il destinatario del documento versi direttamente all’erario l’imposta sul valore aggiunto. Ciò sta creando non pochi problemi alle aziende che finiscono per ritrovarsi a “credito” e nella condizione o di chiederlo a rimborso (e qui ci sarebbe la buona notizia che dovrebbe avvenire in un lasso di tempo di sessanta giorni) oppure di portarlo in compensazione con altri tributi. Anche in questo caso le novità negative non mancano in quanto già dal trimestre in corso per importi superiori a cinquemila euro è necessaria, oltre all’istanza, anche l’apposizione del visto da parte di un professionista. Rimangono fermi tutti gli altri obblighi di presentazione tramite i canali Entratel. Insomma, pur condividendo le finalità antievasive ritengo che troppo spesso ci si dimentichi che le aziende avrebbero bisogno di meno burocrazia e magari maggiore liquidità, specie nel caso si abbia un diritto certo a percepire le somme.

Francesco da Civitavecchia: gestisco un circolo sportivo e giorni fa la Guardia di finanza mi ha contestato la presenza all’interno di persone non socie, è giusto il rilievo? Per me hanno ragione, né si può ricorrere al vecchio espediente di tesserarli al momento. Consiglio quindi in questi casi (se previsto nello statuto) di fargli pagare il biglietto all’ingresso e versare le relative imposte.

Luisa da Napoli: mi sono vista comunicare da Equitalia un importo diverso da quello da me ipotizzato nella istanza di rottamazione, in particolare una cartella non è stata presa in considerazione per me erroneamente, posso rimediare? Sì, ma deve compilare l’apposito modello per ora solo cartaceo e comunque effettuare il primo versamento entro la scadenza stabilita, altrimenti si decade dal beneficio.

Adele da Terni: una curiosità, spesso sugli scontrini dei supermercati trovo la dicitura “non fiscale”, cosa è? Evasione legalizzata? Ovviamente no e la stampa se ne è ampiamente occupata. È solo che la grande distribuzione invia telematicamente gli incassi giornalieri direttamente all’Agenzia delle Entrate e quindi l’obbligo sarebbe superfluo.

Aggiornato il 23 giugno 2017 alle ore 10:44