Germania e Bce all’assalto dei conti correnti

sabato 18 novembre 2017


È la Germania, guarda caso, ad aver proposto i prelievi della Banca centrale europea dai conti correnti dei cittadini europei in caso di banche discrezionalmente ritenute a rischio. Il blocco dei nostri conti correnti è “targato”, dunque, Europa tedesca. E non è certo un caso. La direttiva europea, la cosiddetta Bank recovery and resolution directive, prevedendo la procedura che disciplina le crisi bancarie, attribuisce infatti alle autorità competenti e, in ultimo, alla Banca centrale europea, la possibilità di congelare i conti correnti dei cittadini europei sospendendo i pagamenti per cinque giorni nel caso di banche sull’orlo del fallimento.

La proposta è tedesca, ma la firma apposta in calce è di Mario Draghi, attuale presidente della Bce. Bisognerà a tal proposito richiamare severamente la Bce all’ordine istituzionale necessario della democrazia e delle scelte democratiche, le quali stabiliscono che sia la politica a decidere per tutti e non i burocrati mai eletti né rappresentanti alcuno in Europa. In pratica, con l’ultima trovata tedesca, si è previsto il congelamento dei nostri depositi cui seguirà, a ruota, il prelievo forzoso. Come è già successo a Cipro, con i drammatici risultati che ben conosciamo.

Oggi a una crisi bancaria segue il bail-in, cioè il salvataggio della banca la quale mette le mani nelle tasche, prima degli azionisti, poi degli obbligazionisti, e poi anche dei correntisti con depositi oltre i centomila euro. Domani, con l’approvazione della nuova direttiva europea, ci sarà, in aggiunta, la possibilità da parte delle autorità bancarie mai elette e rappresentanti nessuno, oltre che da parte della Bce, di sospendere i pagamenti di qualunque conto corrente e a prescindere da qualsivoglia importo depositato.

Ci saranno inevitabilmente interventi decisi in base ad arbitrarietà e discrezionalità, e saranno interventi coatti e forzosi. Ci spolperanno, ci spoglieranno, ci deprederanno, dopo aver garantito, già con questa direttiva tedesca europea, la distruzione di qualsivoglia fiducia nel sistema bancario nazionale ed europeo, e la totale instabilità finanziaria cui seguirà quella economica. Davvero una bella trovata, l’ennesima idiozia dei burocrati europei.

Bisogna stare attenti perché, una volta recepita la direttiva, la Germania coronerà le proprie mire di governo tedesco economico e finanziario uber alles dell’intera Europa, e non si potrà tornare indietro. La Germania farà come con Cipro, ci spolperà vivi, mantenendoci senza la possibilità di prelevare i nostri soldi depositati in banca, al contrario facendoli prelevare lei stessa in nostra vece, forzatamente. La Francia annuirà, mettendo al sicuro i propri conti. Ora è necessario stabilire, con determinazione, l’impossibilità di poter emettere e aderire a direttive che non siano politiche, cioè avallate, votate e decise dall’intero popolo europeo, in base alla maggioranza dei cittadini europei rappresentati politicamente. Bisogna fermare la Germania dal disastro comune inevitabile, che si materializzerà presto avallando oggi tale direttiva capestro. L’Europa diventi politica e blocchi non i conti correnti, ma i burocrati europei.


di Francesca Romana Fantetti