“Quattro Erre” per le pmi emiliane in Albania

Il “Progetto Quattro Erre” destinato alle aziende emiliano romagnole interessate a intraprendere percorsi di internazionalizzazione in Albania o Bosnia-Erzegovina ha riscontrato notevole successo. Il progetto, realizzato dalla Fondazione Flaminia in collaborazione con Eurosportello, Camera di Commercio di Ravenna, la società italo-albanese Italian Network e co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna, si rivolge alle piccole e medie imprese che operano nei settori del restauro, recupero, riuso e risparmio energetico. L’obiettivo di Quattro Erre è facilitare la creazione di nuove opportunità di crescita delle imprese partecipanti, offrendo un percorso strutturato, chiaro e personalizzato. Il progetto prevede un affiancamento costante, durante tutte le fasi del percorso, per definire in modo strategico le opportunità di penetrazione nel mercato estero.

Durante i lavori, l’Ambasciatrice della Repubblica di Albania Anila Bitri ha ribadito l’importanza per un sano sviluppo ecologico in Albania e i rapporti con l’Unione europea: “Vorrei sottolineare l’importanza dell’Albania e dei Balcani nello spazio europeo. Noi vogliamo e insistiamo nella presenza e partecipazione dell’Unione europea nella Regione balcanica, una presenza non importante, ma fondamentale, soprattutto, per le politiche ambientali. Se stiamo soffrendo ancora delle problematiche ambientali è anche perché alcuni cittadini europei considerano l’Albania un luogo dove poter far ciò che non è consentito nelle proprie nazioni. L’Europa deve essere attenta e deve tutelare il nostro territorio”.

Roberto Laera, amministratore di Italian Network ha relazionato sulle opportunità offerte dal Fondo di Sviluppo Albanese: “Il Fondo di Sviluppo Albanese gestisce circa 100 milioni di euro all’anno e dedica la propria attenzione al buon governo locale con infrastrutture, fornitura di assistenza finanziaria per investimenti e attuazione di politiche di sviluppo locale e nazionale. A breve si aprirà un nuovo bando, finanziato dalla Banca Mondiale e dal governo albanese, di 60 milioni di euro per incentivare il turismo e i servizi legati ad attività di restauro e recupero”.

Laera, inoltre, ha ribadito: “Le imprese in Albania sono più 2500. L’Albania è un polo attrattivo: ci sono voli e porti che permettono di poter raggiungere il paese facilmente. Il Governo di Edi Rama sta incentivando molto il turismo con agevolazioni fiscali per gli imprenditori interessati al settore. Si può aprire una società in sole 24 ore e sono presenti numerose banche europee. I settori strategici sono l’energia rinnovabile, il settore enogastronomico e le infrastrutture. Un vantaggio importante per gli imprenditori italiani è quello del costo del lavoro, basso e qualificato e per la conoscenza dell’italiano da parte dell’80% dei cittadini albanesi”.

Elisa Bonaccorso della Fondazione Flaminia ha concluso i lavori sottolineando l’importanza di tale progettualità con le imprese dell’Emilia per il futuro, per poter avviare collaborazione programmata, finalizzata alla crescita delle relazioni economiche e politiche tra Italia e Albania. La Fondazione Flaminia è un ente di diritto privato nato con l’obiettivo di sostenere il decentramento dell’Università di Bologna a Ravenna e in Romagna. La Fondazione è l’incontro di realtà pubbliche e private locali che hanno deciso di investire risorse per promuovere lo sviluppo dell’università sul territorio.

(*) Analista dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)

Aggiornato il 10 febbraio 2018 alle ore 10:59