ognipromessaèdebito

mercoledì 14 febbraio 2018


Fino al 4 marzo, il contatore del debito pubblico dell’Istituto Bruno Leoni sarà presente sui maxischermi nelle stazioni di Milano Centrale, Roma Termini e Roma Tiburtina. È il modo attraverso cui il nostro Istituto vuole contribuire alla campagna elettorale. Proviamo a mettere, quotidianamente, sotto gli occhi di centinaia di migliaia di persone la questione attorno a cui dovrebbe ruotare l’intero dibattito politico e di cui, invece, i partiti preferiscono dimenticarsi. Certo, alcune forze politiche menzionano di sfuggita la montagna del debito pubblico nei loro programmi, per prometterne la riduzione se non addirittura “l’abbattimento”. Ma, mentre lo fanno, propongono più spesa e più deficit. Purtroppo la matematica non è un’opinione: per ridurre il debito bisogna tagliare la spesa e portare il Paese in una condizione di pareggio di bilancio strutturale, come peraltro imporrebbe, almeno in teoria, non qualche segreto accordo fra il Bilderberg e gli gnomi di Zurigo ma la Costituzione più bella del mondo.

Sui social network, abbiamo utilizzato l’hashtag #ognipromessaèdebito. Non c’è bisogno di spiegare il gioco di parole: ogni rigo dei programmi dei partiti che contenga l’impegno ad aumentare la spesa o tagliare le tasse senza contestualmente trovare adeguata copertura andrà a ingrossare il debito pubblico. Ogni promessa fa debito. E il messaggio che il debito lancia agli italiani così come agli osservatori stranieri è semplice: ogni euro di maggiore debito, che si vada ad aggiungere agli oltre 2.280 miliardi già accumulati, è un euro di maggiori tasse domani. La consapevolezza che prima o poi il debito andrà ripagato è il principale vincolo alla crescita italiana, il più forte freno agli investimenti e la più pesante eredità per le generazioni future. È singolare che sia anche il tema più trascurato della campagna elettorale.

(*) Editoriale a cura dell’Istituto Bruno Leoni


di Istituto Bruno Leoni