Visco: “rafforzare crescita, ma occhio ai conti”

lunedì 23 aprile 2018


La crescita italiana va irrobustita “tenendo conto del limite importante che abbiamo sul fronte dei conti pubblici”. È il messaggio del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che constata comunque la ripresa dell’occupazione, che è una “grande notizia”.

In un’intervista ai Tg della Rai al termine delle riunioni del Fondo Monetario Internazionale, Visco ribadisce di essere “convinto che ci siano le condizioni” affinché prevalga il senso di responsabilità nella politica economica italiana nei prossimi anni. È necessario continuare “lungo il sentiero che è stato intrapreso e anche tenendo conto del limite importante che abbiamo sul fronte dei conti pubblici” dice il governatore. Da qui l’invito a mantenere sotto osservazione i conti pubblici. “Abbiamo un debito accumulato negli anni Settanta e Ottanta e con il quale dobbiamo fare i conti. Per portarlo giù rispetto al prodotto da un lato è necessaria la crescita, forse da irrobustire, dall’altro non bisogna deviare dal sentiero dal contenimento delle uscite pubbliche e di un mantenimento delle entrate” spiega Visco. Un rafforzamento della crescita in questo contesto è essenziale, così come è importante dissipare l’incertezza che c’è in questo momento. Il rallentamento dell’economia italiana all’inizio del 2018 “era qualcosa che avevamo previsto. Lungo questo sentiero di previsioni su cui ci stiamo muovendo sarebbe auspicabile che ci fosse un po’ più di capacità anche di far crescere la domanda” osserva Visco. La Banca d’Italia ha stimato una crescita del pil italiano “attorno allo 0,2%” nel primo trimestre.

Nota positiva è l’occupazione che è in ripresa, nonostante un tasso di disoccupazione che resta - secondo le ultime stime del Fmi - al 10,9% del 2018 e al 10,6% del 2019. “L’occupazione è in ripresa e questa è una grande notizia. Stanno nascendo una serie di nuove imprese, anche sul piano tecnologico piuttosto avanzate Bisogna favorire questa crescita e bisogna far sì che a questa crescita delle imprese corrisponda la disponibilità di competenze adeguate al secolo in cui viviamo - spiega Visco - Quindi bisogna continuare a investire in conoscenza e non deviare dal fronte di cambiamento sia a livello di politiche economiche sia di decisioni di impresa che è stato intrapreso negli ultimi anni”.

La ripresa in atto in Italia accompagna quella che l’interno mondo sta sperimentando e sulla quale incombe la minaccia di un scontro commerciale, con l’ipotesi di dazi americani. “Vi sono rischi indubbiamente” di una guerra commerciale. “Gli annunci possono creare molta incertezza sul fronte commerciale e quindi rallentare se non far tornare indietro l’attività di investimento in varie parti del mondo” spiega Visco, ritenendo comunque che il braccio di ferro commerciale in atto fra Stati Uniti e Cina non si traduca in una rottura. “Io penso di no ovviamente, ma è importante evitare anche questo stato di incertezza”.


di Redazione