Enav, a Mef cedola da oltre 53 milioni

venerdì 27 aprile 2018


Il ministero dell’Economia e delle Finanze incassa una cedola di oltre 53 milioni di euro dall’Enav, dopo l’approvazione del bilancio e del dividendo da parte dell’assemblea degli azionisti. Via XX Settembre detiene il 53,28% di Enav, che ha proposto un dividendo di 0,1864 euro per azione (+6%), pari a 101 milioni di euro.

Si tratta dell’assegno più alto che il Tesoro abbia mai incassato nella storia della società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. Il bilancio 2017 si è chiuso con ricavi consolidati pari a 881,8 milioni di euro, in crescita dell’1,9% rispetto al 2016, e con un utile netto consolidato in rialzo del 32,9 per cento a 101,5 milioni di euro. E nei prossimi cinque anni Enav farà investimenti per oltre 650 milioni di euro in tecnologie ed innovazione, ha ribadito l’amministratore delegato, Roberta Neri, ricordando il piano industriale 2018-2022 della società. “L’obiettivo è rafforzare e consolidare il ruolo di leader in un settore molto complesso con tassi di crescita importanti ed in un contesto sempre più competitivo, cercando di rispondere in maniera proattiva allo sviluppo che il regolatore consente e ai limiti che lo stesso nostro regolatore in qualche modo pone”, ha sottolineato Neri, confermando poi la guidance per il 2018 sul dividendo, con un incremento del 4 per cento. Nel corso dell’assemblea è arrivato un richiamo dal ministero dei Trasporti, che vigila sull’Enav, circa un contenimento delle retribuzioni di amministratore delegato, presidente e dirigenti strategici della società, come avviene nella Pubblica amministrazione.

Il presidente dell’Enav, Roberto Scaramella, ha replicato spiegando che le remunerazioni sono state definite in base al benchmark di mercato, con un adeguamento alla fascia medio-bassa e di aver rispettato le sollecitazioni del Mef dell’anno scorso, ossia di basarsi di più sulla parte variabile di lungo periodo. “Come Consiglio siamo sereni e convinti di aver rispettato in pieno il mandato”, ha concluso Scaramella.

 


di Redazione