Fisco: boom precompilata(+23%)

martedì 8 maggio 2018


Cresce il “popolo” della precompilata. Sono infatti sempre di più i contribuenti che scelgono di presentare la dichiarazione dei redditi tramite il sito dell’Agenzia delle entrate: nei primi cinque giorni sono stati 210mila i modelli 730 inviati, con una crescita del 23 per cento rispetto ai 170mila dello stesso periodo dello scorso anno.

Da ieri è poi scattata la possibilità di utilizzare la compilazione assistita, per le spese detraibili e deducibili: in questo caso la consegna telematica è possibile a partire dal 14 maggio. La modalità assistita è la novità di quest’anno. La nuova funzione consente di inserire o modificare singole voci delle spese detraibili e deducibili con benefici anche in termini di controllo. In questo caso, infatti, il fisco - se deciderà di fare una verifica - non controllerà i dati che aveva già inserito nel modello ma solo quelli che sono stati messi dal contribuente. Per accedere bisogna entrare nella sezione modifica e selezionare il quadro E - quello relativo alle spese detraibili e deducibili. Quindi bisogna cliccare su “cambia modalità di compilazione”.

In questo caso, l’invio telematico della dichiarazione sarà possibile a partire dal 14 maggio, contrariamente a chi decide di modificare il 730 senza essere assistito che può inviare il modelle già ora. Per chi compila il modello redditi, invece, la consegna on line scatta dal 10 maggio. Altra novità sul fronte fisco riguarda gli studi di settore. L’Agenzia spiega che da oggi il prospetto riepilogativo del cassetto fiscale, contenente le informazioni più significative degli studi presentati nei precedenti periodi d’imposta, viene integrato con i dati e le notizie relative al quinquennio 2012-2016. Ma, aggiunge l’Agenzia, aumentano anche le attività che saranno interessate dai nuovi Isa, gli indici di affidabilità del Fisco che sostituiranno i “vecchi” studi di settore. Questi Isa saranno applicati a partire dal periodo d’imposta 2018 e stabiliranno, in una scala da 1 a 10, il grado di “affidabilità” di circa 4 milioni di operatori economici interessati.


di Cesare Alfieri