Comprendere il fenomeno delle lobby

La crescente capacità dei gruppi di interesse di influenzare le scelte dei governi, e della politica in generale, ha determinato una maggiore attenzione del mondo della ricerca, delle professioni e della comunità allo studio del fenomeno del lobbying, potenzialmente associato a fenomeni corruttivi o comunque degenerativi”, tale è la premessa della nuova pubblicazione di Antonio De Lucia, commercialista ed esperto di collaborazioni con multinazionali e fondazioni nel campo dell’internazionalizzazione e delle relazioni istituzionali, nonché primo italiano a essere eletto presidente del Demyc, Democrat Youth Community of Europe.

La “Demyc” è un’organizzazione internazionale di federazione giovanile dei partiti cristiano-democratici e conservatori della comunità europea. Attualmente conta più di un milione di affiliati nelle sue organizzazioni nazionali e rappresenta una delle organizzazioni politiche giovanili più forti in Europa. Un campo di azione dove poter comprendere profondamente il fenomeno oggetto di analisi. “Lobbying, aziende e amministrazioni pubbliche” è il titolo della pubblicazione del noto commercialista casertano, edito da Edizioni Scientifiche Italiane (Esi). Il volume raccoglie, descrive e sviscera la letteratura internazionale e nazionale sull’argomento dell’attualità e della funzione contemporanea delle lobby. “Negli Stati Uniti le lobby rappresentano uno strumento attraverso cui verificare l’effettivo conseguimento dell’obiettivo prefissato dal mandante in capo al lobbista, in Europa, invece, il termine lobbying fa spesso rima con la parola corruzione. Nei paesi dell’Ue, in sostanza, tale termine è utilizzato nel significato comune”.

Punto cruciale della pubblicazione è la regolamentazione dell’attività di lobbying a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti d’America. Il fenomeno viene inquadrato prima dal punto di vista etimologico e storico, poi vengono analizzati i tentativi legislativi di regolamentare le relazioni pubbliche e istituzionali, attraverso un excursus giuridico. La parte finale della pubblicazione è dedicata all’analisi concreta dei casi e alla presentazione di un multiple case study su due aziende, la Boeing e la Leonardo, che si presentano molto simili e che, tuttavia, sotto il profilo del lobbying operano in contesti regolamentati in modo completamente diverso. Il volume evidenzia in modo analitico le implicazioni organizzative, gestionali ed economiche del fenomeno del lobbying sulla Pubblica Amministrazione, soffermandosi sia sugli aspetti diretti alla lotta contro la corruzione, e a quelli relativi all’accrescimento della trasparenza, sia indicando in che modo eventuali interventi delle istituzioni statali, che istituiscono questa particolare categoria di operatori, possano contribuire a migliorare sensibilmente le performance delle istituzioni e delle aziende pubbliche.

L’assenza di una regolamentazione definita e improntata ad azioni trasparenti comporta molteplici e rilevanti conseguenze. Infatti, l’analisi dell’azione e del lavoro delle lobby sulle aziende e le amministrazioni pubbliche, valutando nella fattispecie gli strumenti per la trasparenza e per l’anti-corruzione nelle lobby, risulta evidente e concreta. In una prospettiva futura di sviluppo della ricerca ci si propone di indagare un numero maggiore di casi e indicare alcuni aspetti principali, come per esempio la dimensione culturale, il contesto geografico di riferimento, l’azione sui media e social, che possono costituire variabili importanti della forte relazione tra i gruppi di pressione e le economie nazionali con riferimento a specifici settori di attività.

(*) Presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)

Aggiornato il 18 maggio 2018 alle ore 13:33